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Una mandria di circa 3mila bovini da circa due mesi si trova sulla nave specializzata nel trasporto di animali vivi Spiridon II. L’imbarcazione, partita dall’Uruguay a metà settembre, è stata respinta dalla Turchia il 22 ottobre, dopo circa un mese di viaggio, per irregolarità documentali. Le autorità turche hanno negato l’autorizzazione allo sbarco a causa di documenti non corretti e discrepanze nelle marche auricolari (circa 469 animali non erano identificati correttamente). Alla fine, la nave, dopo essere rimasta bloccata per settimane ha (forse) deciso di tornare a Montevideo in Uruguay, stimando un arrivo per metà dicembre. Spiridon II, dopo un breve scalo a Bengasi (Libia) per rifornimenti, ora naviga con una destinazione finale incerta. Secondo gli esperti, un viaggio di ritorno così lungo mette a rischio la sopravvivenza della maggior parte degli animali.

Secondo le Ong che si occupano di benessere animale la situazione a bordo è insostenibile. Oltre 60 animali sono già morti e più di 140 mucche hanno partorito in stive insalubri, con i vitelli esposti a condizioni igieniche critiche. L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha scritto alla Commissione Europea per chiedere un intervento.

Spiridon II nel porto di Bandirma, Turchia, 09.11.2025 Foto: Animal Welfare Foundation / Animal Save Türkiye
La Turchia ha respinto la nave Spiridon II, proveniente dall’Uruguay, a causa di irregolarità documentali relative ai 3mila bovini trasportati

I precedenti

Il caso della Spiridon II non è isolato, nel 2020 le navi Karim Allah ed Elbeik, partite dalla Spagna con circa 2.600 tori, rimasero bloccate per oltre tre mesi nel Mediterraneo a causa di un sospetto focolaio di ‘lingua blu’. Dopo un estenuante calvario in mare, la stragrande maggioranza dei bovini fu abbattuta al ritorno in Spagna, un epilogo drammatico che sollevò un’ondata di indignazione internazionale. Nello stesso periodo le cronache registrano la tragedia della Gulf Livestock 1. L’imbarcazione affondò a causa di un tifone nel Mar Cinese Orientale: morirono 41 membri dell’equipaggio insieme a 6mila animali.

A seguito della tragedia della Gulf Livestock 1, il governo neozelandese nel 2023 ha vietato l’esportazione di animali vivi via mare. La decisione dimostra come sia possibile sostituire il commercio di animali vivi con l’esportazione di carne refrigerata e prodotti genetici (embrioni e sperma), tutelando al contempo la reputazione del Paese e la salute degli animali. Anche l’Australia sta eliminando gradualmente l’esportazione di pecore vive. L’attuale Regolamento (CE) n. 1/2005 non impone un limite massimo di tempo per i viaggi in mare. Anche se la Commissione Europea ha presentato una proposta di revisione della normativa che prevede una riduzione della durata e un miglioramento delle condizioni di trasporto, ma non propone un divieto totale all’esportazione di animali vivi via mare, come richiesto dalle ONG.

© Riproduzione riservata Foto: Animal Welfare Foundation / Animal Save Türkiye

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federico
federico
26 Novembre 2025 17:58

ma il senso di trasportare migliaia di animali vivi?

Maurizio
Maurizio
27 Novembre 2025 09:25

Solo negli ultimi anni sono state emanate leggi che regolano le ore di viaggio degli animali che provengono da paesi europei, I mezzi di trasporto su gomma si sono dovuti dotare di abbeveratoi ed impianti di ventilazione per periodi estivi o soste prolungate sulle strade. Si è , inoltre, cercato di abbassare il numero di capi per singolo trasporto per dare più spazio e meno sofferenza, ma su questo punto non c’è controllo in quanto è pratica comune mettere più capi di quelli indicati sui documenti di trasporto.

fede
fede
Reply to  Maurizio
2 Dicembre 2025 12:01

il più delle volte i mezzi utilizzati non sono idonei o malfunzionanti negli abbeveratoi ecc. o pericolosi perchè presentano parti ammalorate che possono fare male all’animale, inutile dire che di spazi sufficienti manco a parlarne, così come di pause durante il viaggio ecc. peraltro spesso viaggiano animali gravidi o malati (cosa non permessa), tanto non controlla mai nessuno, anche perchè è un controllo piuttosto difficile da fare e la normativa è assolutamente di difficile comprensione, che necessita di personale più che preparato che ovviamente non abbiamo

Allegra
Allegra
27 Novembre 2025 16:20

sono senza parole
speriamo che qualcuno si muova e intervenga .
e poi ci si stupisce delle scelte di vita nei boschi o in qualunque posto lontano da tutto questo schifo

Alessandro
Alessandro
28 Novembre 2025 10:11

Basta diventare tutti vegetariani per far scomparire queste cose. Chi mangia la carne favorisce di questi personaggi.

Francesco
Francesco
28 Novembre 2025 10:11

Criminali che agiscono indisturbati sulla pelle dei poveri animali

Sandro
Sandro
28 Novembre 2025 10:13

Sono anziano, e ho sempre mangiato carne e pesce, oggi con questo business, quando mi trovo davanti a un pezzo di carne o pesce faccio fatica a cibarmene, pensando alla sofferenza di questi esseri senzienti. Una società mondiale che merita una grave carestia. Sandro Dal Santo

Sandro
Sandro
28 Novembre 2025 10:18

Mi meraviglio ma non troppo che una ministra del governo italiano blatera tanto in TV per cani e gatti, ma non dica nulla su tutto il resto, allevamenti intensivi orribilmente vergognosi, non commento sui veterinari preposti al controllo, si può comprendere facilmente il motivo.

Federica 3
Federica 3
28 Novembre 2025 19:41

Sono profondamente addolorata per gli Animali. Solo noi umani riusciamo a concepire strategie inutili quanto crudeli.

Livia Lissner
Livia Lissner
Reply to  Federica 3
29 Novembre 2025 11:47

A me succede lo stesso…. mi distrugge e quante volte ci penso che ci vorebbe un altro S.Francesco che insegna al mondo di voler bene agli animali che sono creature di Dio eguali come noi e che sinceramente non sento da nessuna parte…. o molto poco.

Maura
Maura
29 Novembre 2025 19:11

Siamo alle solite, il benessere degli animali completamente ignorato! Senza contare che gli animali allevati in modo salubre possono fornire carni di qualità migliore, è comunque vergognoso dare peso soltanto alla redditività della catena di produzione della carne ignorando completamente il benessere animale e l’impatto degli allevamenti intensivi rispetto all’inquinamento.

Silvia
Silvia
30 Novembre 2025 07:53

Imbarazzante,ancora una volta l’unione europea non decide su fatti evidenti ,come ultimamente si è visto per il suo retromarcia x legge salvare le foreste, rimandato di un anno la votazione.accordi saltati con il WWF. Ma possibile che tutto il mondo politico e i grandi non riescono a vedere che stanno distruggendo il pianeta con le loro decisioni.tutto x il ” Dio denaro”.

Sonia
Sonia
30 Novembre 2025 16:25

Grazie per le vostre informazioni.per l vostro lavoro.siete molto importanti

Alessandra
Alessandra
1 Dicembre 2025 09:00

Un fatto intollerabile, uno sfruttamento animale senza precedenti. Ma dove è andata a finire l’umanità ed il rispetto per la vita? Come al solito il denaro viene prima di qualsiasi altra cosa. Molti animali sono già morti ed è stata fortemente consigliata l’eutanasia per i sopravvissuti. Non oso neanche immaginare cosa ci sia dentro quella nave, anzi ho osato e non ci ho dormito la notte. Poveri animali.

Patrizia
1 Dicembre 2025 19:12

È una vergogna è da persone incivili non si può nemmeno sentire una cosa del genere

Anna Maria Canton
Anna Maria Canton
2 Dicembre 2025 18:12

ma che senso ha far viaggiare animali via mare per settimane? Dal punto di vista nutrizionale che valore ha consumare una costata o una tagliata magari molto magra ?

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