In Francia, Terrena, secondo produttore di carne di polli del Paese, ha annunciato il proprio impegno a rispettare i criteri dell’European Chicken Commitment (ECC) entro il 2028 per due dei marchi dell’azienda. La decisione segue quella presa lo scorso luglio da LDC, primo produttore francese, e segna un cambiamento significativo nel settore avicolo europeo.
L’annuncio è frutto di un dialogo con l’organizzazione per la protezione degli animali L214 e riguarda fino a 120 milioni di polli ogni anno. Secondo uno studio del Welfare Footprint Project, l’applicazione degli standard ECC ridurrà del 78% il tempo in cui gli animali soffrono dolori intensi durante l’allevamento e la macellazione.

L’European Chicken Commitment prevede regole più severe sul benessere animale: riduzione della densità di allevamento (massimo 15 polli per metro quadrato invece che 20-22), accesso a luce naturale, posatoi e blocchi di beccaggio.
Di fronte a questi progressi, Animal Equality invita le aziende italiane ad assumersi le proprie responsabilità e ad aderire all’ECC. “Il treno del cambiamento è partito e non accetteremo promesse vaghe,” dichiara Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia. “Chi resta indietro dovrà spiegare ai propri clienti perché sceglie di mantenere pratiche superate e dolorose.”
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare


Bravi
scegliere bio o piccoli privati nelle nostre campagne è la scelta migliore.
Non mangiare più animali…ancora meglio. 😉