Esselunga polli strisce bianche white stripi

Se sui petti di pollo ci sono le strisce bianche, gli animali sono malati. Così scrivono i ricercatori che hanno fatto studi sul benessere animale. Aviagen, l’azienda che fornisce pulcini a 80 Paesi nel mondo in un’intervista che pubblicheremo sostiene che “il white striping (strisce bianche) può essere classificato come una miopatia, ma non ci sono prove scientifiche che sia associata ad alcuna condizione patologica o malattia. Pertanto, la sua presenza non comporta alcun rischio per la salute umana. Inoltre, non ci sono evidenze che il white striping abbia alcuna associazione negativa con il benessere dei volatili”. Detto ciò, vediamo cosa succede nei supermercati Esselunga. I petti di pollo targati Naturama costano 14,99 €/kg e provengono da animali allevati in Italia, macellati dopo 35-56 giorni e cresciuti “senza uso di antibiotici, alimentazione vegetale, uso di luce naturale, arricchimenti ambientali per favorire i comportamenti naturali, maggior spazio in allevamento rispetto ai limiti di legge”.

Nei banchi frigo c’è anche il petto di pollo Smart Esselunga riconoscibile per la tipica etichetta gialla, proposto a 7,98 €/kg. Anche in questo caso gli animali vengono macellati dopo 35-56 giorni, senza altre specifiche sull’allevamento che presumibilmente offre meno elementi di benessere. Esselunga polli strisce bianche white striping

I petti di pollo Esselunga Smart spesso presentano strisce bianche indice di malattia (infiammazione muscolare)Poi ci sono i petti di pollo con il marchio Top Esselunga venduti a 24,40 €/kg. Gli animali sono nati e cresciuti in Italia ma “provengono da una razza a lento accrescimento” e hanno “una maggiore libertà di movimento e luce naturale …”.

Che differenza c’è tra i vari tipi di pollo Esselunga?

La differenza tra pollo Naturama, Smart e Top è la velocità di crescita. I primi sono broiler a rapido accrescimento macellati dopo 5-8 settimane, quando arrivano a 2,5 -2,8 kg. I polli Top, invece, crescono più lentamente e raggiungono il peso ottimale dopo 10-12 settimane.

Si deduce che la differenza di prezzo sia dovuta ai maggiori costi di allevamento per portare i volatili al peso richiesto e alle condizioni di allevamento più o meno confortevoli. È lecito pensare che il pollo Top costi il doppio e il triplo degli altri perché cresce meno velocemente, consuma più mangime, ha più spazio a disposizione e gode di condizioni di vita privilegiate.

White striping anche nel pollo Esselunga

Probabilmente è così, ma c’è qualcosa di importante da aggiungere a questa narrazione. I polli Esselunga Naturama ed Esselunga Smart (non quelli Top) presentano spesso grossi problemi di benessere e di salute. Osservando attentamente le vaschette con il petto si notano spesso strisce bianche (white striping) tipiche di animali cresciuti troppo velocemente e in un modo squilibrato (vedi foto). Le strisce bianche (definite dai veterinari ‘miopatie’) indicano la presenza di infiammazioni muscolari. Le strisce si formano quando a causa del rapido sviluppo (50-70 g al giorno) le cellule dei muscoli si ingrossano e limitano la circolazione del sangue, determinando strisce di grasso e accumuli di tessuto fibroso visibili a occhio nudo.

Esselunga polli e hock burns
Nelle vaschette dei fusi Esselunga ci sono evidenti segni di ustioni del garretto (hock burns)

Sia chiaro, si tratta di una caratteristica genetica di questi polli (broiler) selezionati per sviluppare in 5-7 settimane un petto enorme, sorretto malamente da uno scheletro fragile tipico dei pulcinotti. Questo vuol dire che siamo di fronte ad animali che fanno fatica a muoversi e vivono in uno stato di sofferenza. Il problema si presenta oltre che nei petti di pollo Esselunga anche in quelli marchiati Aia in vendita nei banchi frigo degli stessi supermercati.

La questione delle ustioni

Ma questo è solo uno degli inconvenienti. C’è di più. Oltre alla formazione di strisce bianche nel petto questi animali sovente presentano vere e proprie ustioni alle zampe e al garretto. Questo problema è tipico dei polli che fanno fatica a camminare per l’esagerato peso del petto e si ‘siedono’ su lettiere sature di deiezioni ed escrementi. Le ustioni alle zampe non si vedono perché al supermercato i polli arrivano senza, ma quelle al garretto sì, e infatti abbiamo trovato cosce di pollo con ustioni anche nelle vaschette con l’etichetta blu Esselunga (vedi foto). Si tratta dello stesso problema rilevato da noi presso Aldi, Eurospin e Unes come abbiamo già scritto. Ma se le ustioni arrivano al garretto e si vedono nelle vaschette delle cosce di pollo in vendita al supermercato si può solo pensare quanto siano numerosi gli animali con bruciature alle zampe che arrivano al macello.

Sia chiaro, i veterinari vedono le bruciature, che però non vengono considerate patologie tali da impedire la commercializzazione. Nella letteratura scientifica, diversi studi considerano questi polli malati per via delle strisce bianche e delle ustioni.

L’interrogativo da porsi quando si compra carne di pollo è quanto sia etico consumare carne di animali squilibrati, con un corpo deforme, molti dei quali sono malati e presentano ustioni alle zampe. Abbiamo rivolto questi interrogativi a Esselunga che ha preferito non rispondere.

© Riproduzione Foto: Il Fatto Alimentare

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Paoblog
Paoblog
17 Maggio 2024 13:22

Credo che Esselunga non abbia mai risposto a domande scomode.

Fuel
Fuel
Reply to  Paoblog
23 Maggio 2024 12:09

Nemmeno gli altri…

Massimiliano Furlanis
Massimiliano Furlanis
17 Maggio 2024 17:01

Egregio dott. La Pira, perché non pubblicate un articolo evidenziando in quali supermercati non è presente il problema invece di segnalare a vostra discrezione quelli in cui sembra essere presente?

Grazie

Valeria Nardi
Reply to  Massimiliano Furlanis
29 Maggio 2024 09:56

Gentilissimo, il lavoro dei giornalisti spesso evidenzia ciò che si allontana dalla norma o che si rivela un’anomalia. Quando abbiamo iniziato questa indagine non sapevamo che la situazione fosse così diffusa nei supermercati, e volta per volta abbiamo approfondito la questione e allargato il campo.

Luisella cattivelli
Luisella cattivelli
17 Maggio 2024 18:54

Avete provato a fare un giretto alla Coop, Carrefour e altri supermercati?

Giuliano
Giuliano
Reply to  Roberto La Pira
19 Maggio 2024 10:50

Prima di scrivere un articolo andate a controllare tutti i supermercati e noterete che Esselunga ha comunque la qualità superiore a qualsiasi altro.
Quindi puntare il dito solo a Esselunga é falso e non equilibrato

AndreaC.
AndreaC.
Reply to  Giuliano
22 Maggio 2024 16:47

Cioè, anziché ringraziare chi fa inchieste, arrivano i “tifosi” . Esselunga avrà anche la qualità migliore dell’universo ma questo non la dispensa dall’esser oggetto di inchieste. E poi a me, consumatore, sinceramente cosa interessa se si parla di Esselunga, Conad, Coop ecc..? La domanda è , quello che è scritto , i riscontri sono VERI o no? Ci manca solo che noi consumatori difendiamo questi COLOSSI.

Avanti così !
E grazie per i vostri articoli

Paolo
Paolo
Reply to  AndreaC.
23 Maggio 2024 11:28

Giusta risposta

Maura
Maura
Reply to  Luisella cattivelli
18 Maggio 2024 19:28

Appunto!

Riccardo
Riccardo
Reply to  Luisella cattivelli
20 Maggio 2024 11:30

Io sì e potrei anche postare le foto che ho fatto presso Coop, Conad, Interspar e Lidl.
Se del Lidl ne ha già parlato e documentato abbondantemente Il Fatto, posso dire di essere rimasto molto deluso da Conad e Interspar, mentre tutti i petti che ho fotografato alla Coop non presentavano alcuna striatura, questo perlomeno nella mia zona.

Lorenzo
Lorenzo
18 Maggio 2024 11:16

Non sono polli “malati”. Sono polli allevati in cattive condizioni, selezionati per essere così, la loro carne è di cattiva qualità ma sicura per il consumo. C’è un problema etico, non sanitario. La scelta di dire che sono “malati” è puro clickbait per fare sensazionalismo giornalistico, un’altra scelta poco etica.

Massimo
Massimo
Reply to  Lorenzo
19 Maggio 2024 19:05

E chi lo dice che sono sicuri per il consumo?!?

Federico
Federico
18 Maggio 2024 13:39

Acquistiamo dai contadini che si riuniscono in piccoli mercatini nei giorni alterni …… Oppure dal contadino vicino di casa …… Chissà può darsi che riusciamo a sviluppare una nuova agricoltura che produrrebbe altresì posti di lavoro …. Benessere al corpo ed alla tasca ….. In ogni caso grazie per le info pubblicate.

luisa peris
luisa peris
18 Maggio 2024 19:04

Penso che allevare e commercializzare animali senza mettere al centro il loro benessere sia da condannare

Marco Gentili
Marco Gentili
Reply to  luisa peris
23 Maggio 2024 16:40

Gli allevamenti intensivi non possono guardare al benessere degli animali, tuttalpiù possono rendere meno crudele la loro condizione.

Andrea
Andrea
18 Maggio 2024 19:46

“Anche in questo caso gli animali vengono macellati dopo 35-56 giorni, senza altre specifiche sull’allevamento che presumibilmente offre meno elementi di benessere.”
Ok

Monica
Monica
18 Maggio 2024 20:54

Grazie per queste importantissime informazioni!!

Nicodemo
Nicodemo
19 Maggio 2024 08:24

Interessante argomento, grazie.

Gianluigi
Gianluigi
19 Maggio 2024 09:24

Io penso che ormai l’unica cosa che guardiamo quando compriamo sia il prezzo al kg e questo le grandi aziende lo sanno e se ne approfittano.
Questo su tutti i prodotti alimentari e sarà sempre peggio..

Simo
Simo
19 Maggio 2024 11:46

Penso che quando si matura una consapevolezza di quanto tutto questo sia contro noi stessi e contro ciò che natura vorrebbe, l unica via percorribile è al momento rifiutarsi di assumere carne prodotta in questo modo. La mia personale e silenziosa protesta è iniziata diventando vegetariana e poi col tempo estesa ad alte categorie, latte e uova ecc. Se non sono sicura che i prodotti sono di produzione etica e sicura mi rifiuto di comprarli. Basta con la scusa dell’economia, tutti noi siamo chiamati a prendere posizione, è ora di uscire da questo letargo.

Marco Gentili
Marco Gentili
Reply to  Simo
23 Maggio 2024 16:42

Ben detto, è l’unica arma che abbiamo ed è anche l’unica forma di rispetto nei confronti degli animali.

Angela De Cesare
Angela De Cesare
23 Maggio 2024 10:26

come ho già scritto vorrei sapere quando si parla di polli biologici cosa vuol dire, ad esempio quelli della Coop.

Donata
Donata
Reply to  Roberto La Pira
23 Maggio 2024 11:47

Buongiorno Sig La Pira, io acquisto pollo Fileni x mia nipote che rischia di svilupparsi troppo presto x via degli ormoni somministrati agli animali. Mi piacerebbe sapere se “la crescita lenta” prevede anche la NON somministrazione di ormoni e nn solo nei polli, ma nei tacchini, vitelli, conigli…
Molte grazie per queste informazioni importanti

Valeria Nardi
Reply to  Angela De Cesare
23 Maggio 2024 10:52

Il disciplinare del biologico interviene su mangime, spazi, giorni di vita, ecc. Qui trova un approfondimento: https://www.rivistadiagraria.org/articoli/anno-2017/la-certificazione-del-metodo-biologico-avicoli/

Maridina
Maridina
23 Maggio 2024 12:11

Io vi chiedo cosa si può fare x vietare questi allevamenti nocivi sia agli animali che agli umani. Vogliamo fare qualcosa perché finiscano sconcezze di questo genere.

Gabriele
Gabriele
23 Maggio 2024 14:33

Al di là delle aziende nominate, sapere cosa siano queste white striping e il perché esse si formino è, da un punto di vista scientifico, molto interessante.

Houston
Houston
23 Maggio 2024 14:33

Sono almeno 20 anni che questi argomenti sono entrati a pieno titolo nei programmi di studio delle Lauree infermieristiche di Sapienza e Tor Vergata (Sanità Pubblica) di cui sono docente, argomenti che sono parte integrante – necessariamente – per il contrasto al grave fenomeno della resistenza antimicrobica e delle infezioni sanitarie/comunitarie e da microrganismi emergenti.

Non si può prescindere dal benessere del Pianeta (aria, acqua, suolo, animali, piante) se si vuole salvaguardare il benessere degli umani. L’informazione, la formazione e la sensibilizzazione sono sempre la chiave di volta del cambiamento e del livello di una civiltà.

Sono polli malati di una umanità malata!

tiziana civera
tiziana civera
23 Maggio 2024 16:02

E’ corretto definirla una miopatia plurifattoriale, in cui è certo che si tratta di polli che hanno una maggior degrazione proteica, compensata con fibrosi e accumulo di lipidi -facciamo attenzione si tratta di passare da 1 a 2% di grassi nel muscolo pettarale. La miopatia è conosciuta e descritta almeno dal 2012 , e tra le cause di chiama in causa l’accrescimento rapido comune alla maggioranza del pollame, il genere e l’alimentazione. Il benessere mi sembra un argomento che qui sia enfatizzato contrariamente agli studi accreditati su tante e diverse riviste (e autori). Detto ciò è sicuramente un problema di definire il livello di gravità che separa il petto idoneo da quello che non lo è;, o definire cosa potrebbe essere avviato a diverso utilizzo (nei lavori scientifici vedete che spesso si parla di utilizzo nei nuggets). E’ altresì un danno economico ma detto questo mi sembra che sia stato sollevato un gran polverone, consultando anche studiosi che si occupano di altro, pur qualificati ma in diverso campo

Franco
Franco
26 Maggio 2024 17:51

Sono concetti sacrosanti ma troppo spesso dimenticati per questioni di mercato e di profitto. La filiera alimentare è una filiera che andrebbe rifondata partendo da premesse importanti ma il mercato incalza, purtroppo. Allevamenti, antibiotici, cicli produttivi, macellazione, trasporto, ceppi batterici adattati alle nuove filiere, stress…di PSS e PSE se ne parla da molti anni.Qualcosa si è fatto…ma la richiesta di alimenti è spaventosa e la politica, generalmente, sorda. Cmq è importante parlarne

Andrea
Andrea
27 Maggio 2024 15:09

Buongiorno, non si potrebbe pretendere che sulle etichette comparisse il termine corretto, ovvero “Petto di pulcinotto” anziché “Petto di pollo”?Dovrebbe essere per questioni di trasparenza. Come e’ vietato commercializzare cibo vegetale che “inganna” il consumatore con l’uso dei nomi carnei su prodotti a base di proteine vegetali (es. “Bresaola di grano” e’ una nomenclatura oggi vietata), analogamente secondo me si dovrebbe procedere con l’impiego della terminologia corretta che in questo caso dovrebbe essere “Petto di pulcinotto”.

Emilia
Emilia
3 Giugno 2024 13:42

Informazioni sempre utili, grazie

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