Poultrynsect è un progetto sviluppato da esperti di agronomia, nutrizione avicola, entomologia e scienze alimentari e veterinarie con lo scopo di nutrire i polli biologici a lento accrescimento con larve d’insetto vive. Gli obiettivi sono tre: consentire una produzione di carne sostenibile, migliorare il benessere animale e incontrare la potenziale richiesta dei consumatori di prodotti più salutari, gustosi e naturali.
Le larve degli insetti saranno allevate su substrati biologici di scarto, consentendo la valorizzazione dei materiali in eccesso dalle industrie alimentari. Durante lo svolgimento del progetto saranno condotte sia analisi di Life cycle assessment e di Life cycle cost per definire gli effetti economici di queste produzioni, sia ricerche sensoriali volte a definire le abitudini alimentari, le aspettative e le preferenze dei consumatori. L’efficacia delle larve d’insetto vive saranno infine valutate per il loro potenziale nel migliorare le performance di crescita, il benessere animale, il microbiota intestinale e il sistema immunitario dei polli biologici a lento accrescimento.
Il team dell’Università di Torino, coordinato dal Achille Schiavone, docente di nutrizione e alimentazione animale al Dipartimento di scienze veterinarie, vede anche la partecipazione di Laura Gasco, Ilaria Biasato e Manuela Renna. Il gruppo di ricerca da anni si occupa dell’allevamento degli insetti e dell’utilizzo delle farine di insetti per l’alimentazione di diverse specie di interesse zootecnico. La squadra avrà il compito di svolgere, presso il Centro Sperimentale Tetto Frati di Carmagnola, prove di alimentazione in vivo utilizzando polli ad accrescimento intermedio e lento. Il team intende valutare gli effetti delle larve sulle performance di crescita degli animali, il loro benessere e lo stato di salute.
Le larve vive utilizzate nelle prove di alimentazione saranno fornite dal partner belga Inagro Vzw, il team tedesco del German Institute of food technologies (Dil) avrà il compito di valutare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della sostituzione della soia con le larve d’insetto, mentre il team norvegese di Nomina As effettuerà le analisi chimico-fisiche sulle carni avicole al fine di determinarne la qualità. Il Cnr coordinerà e supervisionerà l’intero progetto. Grazie a un approccio di tipo multidisciplinare, i risultati del progetto Poultrynsect, forniranno nuove conoscenze sull’impiego delle larve vive nell’alimentazione dei polli da carne in allevamento biologico contribuendo cosi allo sviluppo di diete per avicoli con una migliorata sostenibilità ambientale.
“Il progetto – dichiara Achille Schiavone, docente di nutrizione e alimentazione animale presso il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Torino – consente di promuovere l’utilizzo degli insetti nell’alimentazione del pollame al fine di migliorare il benessere animale (attraverso l’espletarsi del comportamento naturale dei polli di nutrirsi di insetti), la salute animale (poiché gli insetti posseggono interessanti proprietà nutraceutiche capaci di migliorare la salute intestinale) e la sostenibilità ambientale dei mangimi”.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24