Nestlé Francia ha affermato che, l’esperienza dell’epidemia di Escherichia coli registrata in Francia causata dalle pizze crude surgelate Fraîch’Up a marchio Buitoni terrà impegnata l’azienda per ‘mesi e anni a venire’. Premesso che questo tipo di pizza non è venduto in Italia, i funzionari francesi hanno confermato 53 casi di E. coli collegati alle pizze Fraîch’Up Buitoni e stanno indagando su altre 26 infezioni. Secondo Food Safety News ,durante una telefonata in cui si discuteva dei risultati finanziari del primo trimestre di Nestlé, il Ceo Mark Schneider ha affermato che la società stava prendendo molto sul serio il legame tra le pizze surgelate e le malattie poiché la fiducia dei consumatori nei prodotti è fondamentale.
Per il momento sono state rilevate 51 infezioni da E. coli O26 e due da E. coli O103. Secondo Food Safety News le pizze vendute da giugno 2021 sono state ritirate e richiamate a metà marzo del 2022 dopo che Nestlé è stata avvertita della potenziale presenza di E. coli O26 nell’impasto. Dei 53 pazienti confermati, 52 sono bambini e uno è un adulto. Si sono ammalati tra il 18 gennaio e il 16 marzo. Due giovani sono morti ma non si sa se hanno mangiato le pizze. I bambini malati hanno un’età compresa tra 1 e 17 anni. Quasi la metà dei pazienti ha sviluppato la sindrome emolitico uremica (SEU), un tipo di insufficienza renale associata a infezioni da E. coli che può causare gravi problemi di salute per tutta la vita e morte. Buitoni ha sospeso la produzione e ha detto che non riprenderà fino a quando non sarà stata identificata la causa della contaminazione in modo da poter adottare le misure correttive necessarie.
Le pizze implicate sono state distribuite in diversi paesi africani oltre ad Andorra, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Slovenia. Schneider ha espresso solidarietà alle persone colpite e ha confermato che l’azienda darà tutto il supporto possibile alle persone malate e alle loro famiglie. “Lasciatemi dire – ha precisato Mark Schneider – che non appena siamo stati informati dalle autorità francesi del sospetto che nell’impasto della pizza ci fosse E. coli, abbiamo subito effettuato un richiamo volontario del prodotto per eccesso di cautela e abbiamo interrotto tutti consegne e produzione sospesa”. Al momento sono in corso indagini da parte di Santé Publique France, la direzione generale dell’Alimentazione, la direzione generale della concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi e la direzione generale della salute stanno proseguendo il lavoro epidemiologico, microbiologico e di tracciabilità.
In un comunicato, Buitoni invita le persone che detengono pizze Fraîch’Up a non mangiarle e a distruggerle. I consumatori che hanno dei dubbi devono fare una foto della confezione con i riferimenti del prodotto (da consumarsi preferibilmente entro il termine, numero di codice a barre, numero di lotto, tempo di produzione), e chiamare il numero di telefono per ottenere il rimborso: 0800 223242. Le persone che, entro 3-4 giorni dal consumo della pizza surgelata (10 giorni al massimo), presentano sintomi di diarrea, dolori addominali o vomito, sono invitate a consultare tempestivamente il proprio medico.
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Ma i contaminati si mangiavano la pizza cruda? Oppure è pericolosa anche dopo averla cotta in forno a 200/220 gradi per una decina di minuti, come di solito c’è scritto sulla confezione?
Probabilmente la gente si limitava a riscaldare la pizza quando in realtà andava cotta.
Il consumarsi previa cottura non significa infatti che il prodotto non debba essere in ogni caso non potenzialmente pericoloso.
Sarà interessante approfondire in merito all’autocontrollo relativo al prodotto/linea/azienda!
E sarà interessante avere informazioni si ceppi di E.coli rilevati e indicati come cause della malattia. Perché poi a tutti viene chiesto di dare ragionevole sicurezza in merito: metodi, rilevabilità, sensibilità.