Gentile redazione, vi scrivo per segnalare un problema che riguarda alcuni rotoli di alluminio usati in cucina per avvolgere gli alimenti. Si tratta di piccole lacerazioni che si notano sulla superficie dei fogli mentre si srotolano (vedi foto). È come se il rotolo fosse stato colpito con un punteruolo, lasciando in superficie un segno che però arriva in profondità. La cosa è molto fastidiosa perché quando capita il rotolo ‘sbagliato’ la pellicola si lacera in corrispondenza del ‘puntino’ e il foglio si taglia in due parti.
A questo punto viene spontaneo cercare di rimuovere la lacerazione (il puntino) con un coltello ma è sempre abbastanza complicato perché bisogna incidere il foglio. In questo modo si buttano via diversi strati di pellicola e confesso che ci vuole una certa pazienza. Vorrei capire perché succede e se il problema riguarda solo le pellicole di alluminio vendute a minor prezzo, o anche quelle di marca che costano il doppio. Ne approfitto per chiedere se esiste una differenza sostanziale fra questi prodotti visto che dalla lettura delle etichette non emergono diversità
Rotoli di alluminio difettosi: cosa fare?
Il quesito del lettore è interessante ma prima di rispondere va detto che le pellicole di alluminio non sono tutte uguali. Ogni azienda utilizza una lega composta dal 90-95% di allumino miscelato con un altro metallo e stabilisce anche lo spessore, che in genere oscilla da 8 a 19 micrometri. Si tratta di dettagli che non sono riportati sull’etichetta, dove troviamo solo le modalità d’uso. La resistenza del film di alluminio dipende quindi da due fattori: lo spessore e la qualità della lega.
E ora veniamo al problema delle lacerazioni che i produttori conoscono bene. L’alluminio è infatti un materiale tenero e basta un colpo contro il piano cottura della cucina o contro una stoviglia, una pentola o un mobile per causare una lacerazione, visibile sotto forma di puntino, che poi determina la rottura del foglio.
La soluzione
Un’azienda leader ci ha spiegato che si tratta di un problema conosciuto. Nel gergo degli operatori vene definito ‘martellamento’ o ‘impaccatura’ e non è collegato alla fase di produzione. In genere si tratta di incidenti che avvengono in cucina durante l’uso della pellicola quando il rotolo viene a contatto con una posata appuntita oppure con degli spigoli o superfici dure e si lacera. Abbiamo riferito questa riposta al lettore che ha mostrato qualche perplessità e in effetti anche ad altri è capitato di riscontrare ‘puntini’ in rotoli che non hanno avuto contatto con posateria e altri oggetti appuntiti.
Siamo andati però oltre, e abbiamo chiesto all’azienda cosa fare. “In questi casi – riferisce l’esperto – non bisogna munirsi di coltello, forbici e altri strumenti per cercare di rimuovere il puntino. La cosa migliore è prendere un pezzetto di alluminio e fare una piccola pallina. Poi occorre sfregare la pallina sulla superficie in corrispondenza della lacerazione. Così facendo il puntino sparisce e il rotolo dovrebbe continuare a srotolarsi senza inconvenienti.”
Noi ci abbiamo provato e sembra funzionare (vedi video). Per superare il problema alcuni produttori hanno inserito nell’assortimento i rotoli di alluminio goffrato che non presenta inconvenienti.
© Riproduzione riservata Foto: inviata dal lettore Video: Il Fatto Alimentare
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Non c’è un nesso di causalità con l’uso di posateria o stoviglie; a meno di considerare tale la la lama seghettata in dotazione alla confezione per il taglio del rotolo.
Succede anche con la pellicola di polietilene.
“… lo spessore, che in genere oscilla da 8 a 19 micrometri. Si tratta di dettagli che non sono riportati sull’etichetta …”: e sarebbe ora che lo facessero; per favorire un acquisto adatto alle proprie esigenze.