Si conclude il 31 dicembre il triennio 2020-2022 entro cui i medici, farmacisti, biologi, dietisti e altri professionisti sanitari devono ottemperare agli obblighi di legge e acquisire i 150 punti Ecm (Educazione continua in medicina) di formazione obbligatoria. In realtà i 150 punti obbligatori di questo triennio sono stati ridotti a causa del Covid in quanto il carico di lavoro determinato dall’epidemia, soprattutto per i medici, infermieri e farmacisti non ha permesso loro di frequentare corsi di aggiornamento. Per quasi 2 anni tutti i congressi, convegni, meeting sono stati interrotti: non c’era tempo a disposizione ed erano vietati gli “assembramenti”.
Oggi è possibile acquisire i crediti anche con corsi Fad (formazione a distanza) online da casa, e diverse piattaforme web offrono dei percorsi Ecm gratis, ma l’organizzazione dei corsi e soprattutto il loro accreditamento a livello nazionale ha dei costi, quindi se i professionisti che li frequentano o le ASL Azienda Sanitaria Locale del Servizio Sanitario Nazionale non pagano, entrano in gioco gli sponsor che possono essere case farmaceutiche o aziende portatrici di altri interessi. La nutrizione è sempre stata il tallone di Achille nella formazione del medico, sia all’università che dopo la laurea, per questo sarebbe utile organizzare dei corsi in cui i messaggi che vengono veicolati non siano condizionati da chi paga o per lo meno ci sia una società scientifica che riesca a modulare l’influenza degli sponsor. Quando qualcuno paga, la formula che viene usata è sempre questa “con il contributo non condizionante di…”: un ossimoro in quanto il contributo è per definizione condizionante altrimenti nessuna azienda pagherebbe.
Questo è un esempio di corso ECM di alto livello molto utile per medici e nutrizionisti i cui moduli derivano direttamente da relazioni registrate in un congresso che si è svolto nella duplice modalità online e in presenza. Altri corsi nell’ambito della nutrizione destano perplessità… Abbiamo incontrato un corso ECM su “il Medico di Medicina Generale e l’uso di Alcol tra i suoi pazienti” per medici, biologi e farmacisti, sponsorizzato addirittura da Federvini (Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori… il cui scopo è la tutela degli interessi e l’assistenza della categoria…). Dato che i medici e tutta la popolazione non hanno sempre le idee chiare di quale rischio rappresenti l’alcol per la salute della collettività, era opportuno evitare uno sponsor di questo genere.
I corsi sulle diete chetogeniche non mancano mai nelle varie piattaforme Ecm e gli sponsor sono in genere aziende produttrici di prodotti per realizzare questi programmi che sono molto costosi per il consumatore. Si può trovare addirittura un corso sulla “Fitochetogenica: un nuovo approccio alla dieta chetogenica” 4 ECM con il contributo non condizionante di Gianluca Mech ideatore della famosa dieta Tisanoreica. Altro corso Ecm (8 crediti) è il Masterclass in Longevità e Nutrizione che si basa sugli studi fatti dal Valter Longo e che viene offerto con una scontistica particolare agli iscritti dell’Onb (Ordine nazionale biologi) grazie al contributo di una fondazione creata sempre dallo stesso Longo, fondatore tra l’altro della azienda Prolon che vende kit per la dieta mima digiuno.
Ma il corso che più ci ha colpito è una Fad sincrona di 3 giorni su la dieta Zona di ben 36 Ecm (!) che ha tra i partners: Equipe Enervit e Zone Academy. La dieta la Zona è una “moda dietetica” (fad diet) che rientra nell’ampio capitolo delle diete low carb a basso contenuto di carboidrati. Propone un apporto di un 40% di energia da carboidrati in contrasto con i Larn 2014 italiani o le linee guida Who. Abbiamo già avuto modo di scrivere in proposito Qui, Qui e Qui.
In Italia almeno il 70 % delle patologie sarebbero evitabili con un corretto stile di vita (ad es. le malattie cardiovascolari) ma in ambito sanitario la formazione su alimentazione e salute è trascurata: i corsi di aggiornamento per medici vertono quasi esclusivamente su argomenti di diagnosi e terapia. Nel contempo vari guru alla Vanna Marchi spopolano in Tv e nel web per vendere i loro libri e prodotti, addirittura alcuni autori medici in libri bestseller sostengono vari modelli di diete low carb contrari alla dieta mediterranea e alle linee guida internazionali. In questa situazione gli unici corsi di formazione continua in medicina nel campo della nutrizione e dietetica vengono organizzati da portatori di interesse che devono vendere qualcosa. Non è un caso se la dieta Mediterranea nel Belpaese sia diventata una chimera.
Non possiamo lasciare la formazione dei medici (biologi, farmacisti, dietisti…) in mano chi deve vendere qualcosa, perché in questo modo si danneggia la salute della popolazione e il Servizio sanitario nazionale. I corsi per i medici hanno il compito di aggiornare o consolidare le conoscenze, non di confonderle!
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medico nutrizionista
Sulla stessa falsariga ovviamente anche gli aggiornamenti in campo medico e farmacologico.
A un mese dalla presentazione dei vaccini Covid, sempre da FAD:
fad – Formazione a Distanza
Fad in programma
77 CONGRESSO NAZIONALE FIMMG METIS – LA MEDICINA GENERALE OLTRE LA PANDEMIA
Data pubblicazione : 05/10/2020
Accreditato per: Medico Chirurgo
Codice corso: 300504
Crediti ecm: 27
Ore formative 18
Data apertura: 5 ottobre 2020
Data chiusura: 10 ottobre 2020
Costo 500 €
Accreditato per: Medico Chirurgo
Razionale e programma
Con il contributo non condizionante di:DANONE, GSK, LABORATORI GUIDOTTI, MSD, PFIZER, PFIZER ESTABLISHED, PFIZER VACCINI, SANOFI, SEQIRUS, MENARINI, BRISTOL MYERS SQUIBB, ENI
Ormai in campo alimentare e farmacologico, i conflitti di interesse sono all’ordine del giorno e riguardano il grosso dell’occidente e dei suoi enti regolatori, Organizzazione Mondiale della Sanità inclusa.
Immaginiamo ora che nel mondo dello sport gli arbitri vengano finanziati con donazioni a vario titolo dalle stesse società sportive di cui dovranno arbitrare le partite.
Perchè è davvero di questo che stiamo parlando.
Un congresso od un corso di qualità in presenza ha dei costi piuttosto elevati da sostenere. Dal momento che le Aziende Sanitarie – con poche eccezioni -non offrono ai dipendenti un budget per la formazione, prediligendo la offerta interna a basso costo, ne consegue che senza sponsor che permettano di abbattere i costi o di invitare discenti la maggior parte degli operatori del SSN non potrebbe accedere ad una formazione esterna di buon livello. Sono – come giustamente dice il dott. Pratesi – le Società Scientifiche a dovere vigilare sulla correttezza dei messaggi trasmessi. Cosa che viene fatta nella grande maggioranza dei casi.
Personalmente penso che le Aziende Sanitarie debbano ripristinare la possibilità di accedere a fondi per la formazione, ma anche che noi come categoria dovremmo non disdegnare una maggiore sobrietà, come fanno peraltro in altre discipline più “povere”. Fare alloggiare in pensionati universitari od ostelli relatori e discenti, utilizzare spazi istituzionali low cost permette di ridurre molto i costi rispetto a utilizzare hotel quattro stelle, agenzie-provider, centri conferenze prestigiosi. Siamo davvero pronti a farlo?
Vi lamentate che la formazione sia in mano a chi vende qualcosa.. Non e forse il caso anche per la formazione dei futuri medici nelle università?
Chi finanzia gran parte della ricerca con conflitti di interesse stratosferici?
Leggetevi il rapporto sui Conflitti d’interessi nella ricerca biomedica e nella pratica clinica prodotto dal Comitato Nazionale per la Bioetica che è organo del parlamento.
Non vedete l’elefante nella stanza?
Ecco il link, buona lettura
https://bioetica.governo.it/it/pareri/pareri-e-risposte/conflitti-dinteressi-nella-ricerca-biomedica-e-nella-pratica-clinica/