Milano Ristorazione ha pubblicato la lista dei piatti preferiti e dei meno apprezzati dagli alunni delle scuole milanesi. La classifica – inclusa nel bilancio sociale 2015 – è stata compilata grazie al “Laboratorio dei sapori”, il progetto di Milano Ristorazione che permette a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di esprimere la propria opinione sulla qualità dei piatti. I giudizi sono stati raccolti sotto forma di questionari compilati in forma anonima. Il progetto ha coinvolto in totale 20 classi e un totale di 84 piatti e ricette.
La classifica di Milano Ristorazione
La classifica finale vede in prima fila i secondi piatti a base di carne. I più graditi sono gli straccetti di pollo gratinati, che piacciono al 94% degli studenti, seguiti dal gelato (con oltre il 90% delle preferenze) e dalla cotoletta di lonza di maiale alla milanese (poco meno del 90%). Nella top ten (Tabella 1) dei cibi preferiti figura un solo primo, il risotto allo zafferano, che si piazza al decimo posto con l’84% delle preferenze, mentre nell’anno scolastico 2014/2015 erano i quattro i primi piatti in testa alla classifica. In classifica figurano anche le mele e le banane, i frutti più graditi dai bambini.

All’estremità opposta della classifica (Tabella 2) troviamo i piatti vegetariani e a base di legumi e cereali, che essendo consumati poco in famiglia trovano più resistenze ad essere accettati dai bambini. Le tre ricette meno gradite sono le polpettine di ceci (92% di giudizi negativi), le crocchette con verdure (73%) e l’insalata di orzo, con il 65% di opinioni sfavorevoli. Quasi la metà delle ricette poco apprezzate riguarda i primi piatti, tra i quali figura il passato di verdura. Nella lista troviamo piatti a base di formaggi, una a base di pesce e un solo contorno di verdure, le zucchine al forno. Un trend opposto a quello dell’anno scolastico 2014/2015, in cui la metà dei piatti bocciati erano contorni di verdura.

© Riproduzione riservata
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
secondo me il piatto preferito è sempre stato la pasta in bianco.
Secondo me il piatto preferito è il “grana” 🙂
Proprio perché in famiglia si mangiano pochi piatti vegetali dovrebbe essere obbligatoria, nelle scuole, fin dalla più tenera età un alimentazione prevalentemente a base vegana. Sempre dalle statistiche risulta che consumiamo pochi vegetali, e se le famiglie non vogliono cambiare che il cambiamento parta dalle scuole. Un bimbo che si abitua e che ama mangiare piatti a base di verdura li chiederà anche a casa, durante le vacanze, portando così un cambiamento alimentare anche all’interno della famiglia e la cosa non può che essere positiva.
Ma hai visto le tabelle di gradimento? Credi davvero che facendo trovare ai bambini solo dei piatti vegetariani e imponendogli quindi la dieta vegana questi non solo inizieranno ad apprezzarla ma addirittura la pretenderanno a casa??? Forse è la mancanza di proteine animali che annebbia il raziocinio… Tra l’altro il mancato gradimento non è nemmeno per i vegetali in sè, ma addirittura per quelli elaborati sotto forma di polpette, zuppe e tortini.
Se l’obiettivo è far mangiare più vegetali e meno carne ai bambini (e in generale alla popolazione) l’atteggiamento che proponi può fare solo danni e causare reazioni di risentita opposizione.
Auorora, io credo sia il contrario: un bimbo che a casa viene abituato a mangiare correttamente anche a scuola mangerà correttamente…
Le corrette abitudini partono dalla famiglia, non vanno delegate alla scuola…
QUESTA CLASSIFICA LA DICE LUNGA SULLA QUALITÀ DEL CIBO DELLA RISTORAZIONE E DI CERTE FAMIGLIE.
VI INVITO A PROVARE LE MIE POLPETTE DI LEGUMI, IL MIO ORZO, IL MIO FARRO ETC… E POI A PARAGONARLO CON QLLO DELLA RISTORAZIONE…POI MI DITE…
TUTTI I PIATTI INDICATI NELLA LISTA “NERA” SAREBBERO I PREFERITI DEI MIEI FIGLI. NON ME NE VANTO, MA SONO NATI VEDENDO MANGIARE E MANGIANDO DI TUTTO E IL RISULTATO DI VEDE. ECCO PERCHÈ LA MENSA SCOLASTICA NON CI VA BENE.
Sono d’accordo con Alessandro, bisogna agire e sensibilizzare di più i genitori partendo con la diffusione di informazioni sulle linee guida aggiornate in base a nuove ricerche scientifiche, scoperte in ambito alimentare e buoni stili di vita, attui a migliorare la qualità della vita . Come dice un vecchio proverbio non è importante la quantità ma la qualità… in tutti gli aspetti.