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Noi italiani abbiamo il primato europeo dell’utilizzo di integratori alimentari. Assumiamo integratori per dormire, per dimagrire, per la salute della pelle e dei capelli e anche per supportare il sistema immunitario. Questi ultimi sono disposti ben in vista, nelle farmacie e parafarmacie, proprio in questo periodo autunnale, per aiutarci a contrastare mal di gola, raffreddore e gli altri malanni di stagione.

I principi su cui si basano sono diversi fra loro e comprendono, per esempio, vitamine come la C, considerata da oltre 50 anni un toccasana contro il raffreddore e dotata di un ruolo importante nell’attività del sistema immunitario. O la vitamina D, che in anni recenti è diventata sempre più centrale, non solo per il suo ruolo nel metabolismo delle ossa, ma anche perché pare coinvolta in funzioni come la regolazione dell’umore, la salute della pelle e, appunto, le difese immunitarie. 

Altri integratori proposti per potenziare le difese immunitarie contengono minerali come lo zinco e il selenio, per i quali, come per le vitamine appena viste, è dimostrata una funzione nell’attività del sistema immunitario. Sono disponibili anche prodotti a base di estratti di vegetali, come echinacea e papaya fermentata, o ancora probiotici, cioè ceppi batterici che sostengono la salute intestinale.

Sul sito dell’Istituto superiore di sanità, nella sezione Falsi miti e bufale si legge che “Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che assumere integratori alimentari prevenga l’insorgenza di malattie”. Quindi sono inutili? Oppure possono avere qualche efficacia?

Una mano regge capsule di farmaci o integratori su un tavolo con bicchiere d'acqua, limoni, blister di pastiglie, termometro, mascherina; concept: influenza, raffreddore, covid-19, coronavirus, sistema immunitario, vitamine
Nel periodo autunnale, farmacie e parafarmacie espongono in bella vista gli integratori per il sistema immunitario

Ne abbiamo parlato con Enzo Spisni, fisiologo della nutrizione presso l’Università di Bologna e autore del volume I magnifici 20 per le tue difese.

“Innanzitutto, distinguerei due gruppi di sostanze: – fa notare l’esperto – da una parte gli immunonutrienti, cioè vitamine e minerali che sono indispensabili per il funzionamento del sistema immunitario, e dall’altra sostanze come echinacea, sambuco o spermidina che secondo alcuni studi potrebbero avere effetti positivi sulle difese immunitarie o per contrastare specifiche infezioni. Le evidenze però non sono definitive e quindi investire in questi prodotti potrebbe essere una spesa inutile.”

“La vitamina C, la D e quelle del gruppo B sono necessarie per l’attività del sistema immunitario, – puntualizza Spisni – e in alcuni casi possono instaurarsi carenze. Per quanto riguarda la vitamina C, chi consuma ogni giorno due porzioni di frutta e tre di verdura, preferibilmente cruda, copre il proprio fabbisogno e non ha bisogno di integratori. Carenze di vitamine del gruppo B si possono manifestare in chi segue una dieta vegana, oppure in chi ha un’alimentazione troppo ricca di carne e scarsa di verdure. Per la vitamina D, non molto diffusa negli alimenti, le carenze non sono rare. In generale, le persone anziane, che spesso soffrono di malassorbimento, e quelle affette da intestino irritabile, che devono ridurre il consumo di frutta e verdura, vanno più facilmente incontro a carenze vitaminiche. In tutti questi casi gli integratori sono utili per sostenere l’attività del sistema immunitario.”

Con quali criteri e quale frequenza si dovrebbero utilizzare? 

“Per la vitamina D consiglierei un dosaggio con una semplice analisi del sangue, per individuare le eventuali carenze. – Dice l’esperto – Un eccesso di vitamina D, infatti, anche se è un evento molto raro, porta a una vera e propria intossicazione; quindi, prima di integrare è opportuno verificare la concentrazione ematica. In generale, però, un ciclo con un integratore multivitaminico per un paio di mesi prima dell’inverno, diciamo ottobre e novembre, può essere utile per sostenere il sistema immunitario, e non ha controindicazioni. Per quanto riguarda i minerali, lo zinco è molto diffuso negli alimenti, meno il selenio. Per quest’ultimo, possono essere sufficienti, ogni giorno, due noci del Brasile, ricchissime di selenio. Anche in questo caso facendo un ciclo di un paio di mesi, prima dell’inverno.”

Insomma, gli integratori proposti per il sistema immunitario non sono ‘sostanze miracolose’ come a volte appaiono nei messaggi pubblicitari, ma possono aiutare, soprattutto quando sono presenti delle carenze di alcune vitamine.

“Anche se i produttori di integratori tendono a suggerire ‘piani terapeutici’ stringenti, non dobbiamo assumerli come fossero farmaci, con la stessa attenzione alla posologia, ma in modo più ‘rilassato’. – Sottolinea Spisni – Perché, come dice il nome stesso, sono semplici integrazioni all’alimentazione: non guariscono patologie e non garantiscono la salute, ma possono sostenere alcune funzioni fisiologiche, fra cui l’attività del sistema immunitario.”

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock

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Vincenzo
Vincenzo
26 Novembre 2025 09:49

Articoli veramente pertinenti, grazie

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