Può capitare, talvolta, di avere dei dubbi sui valori nutrizionali dichiarati sulla confezione di un prodotto, che possono sembrarci poco compatibili con la lista degli ingredienti. È quello che è successo, per esempio, a un nostro lettore leggendo l’etichetta di una tartare comprata in un supermercato Tigros. Di seguito la segnalazione giunta in redazione e la risposta della catena.
La lettera
Buonasera, vorrei segnalare questo prodotto (tartare di fassone piemontese con rosmarino e basilico, ndr) che mi pare abbia qualcosa che non vada. Mi riferisco alla tabella nutrizionale, in particolare i grassi: la tabella indica un valore di 0,7 g per 100 g, di cui 0,2 g di acidi grassi saturi. Sono pochissimi considerando anche la presenza di olio fra gli ingredienti.
Francesco
La risposta di Tigros
Da approfondimenti effettuati con il fornitore, confermiamo i dati analizzati tramite strumento chiamato Food Scan (strumento di misura basato su tecnologia NIR, ovvero Spettroscopia del Vicino Infrarosso, il quale, basandosi sull’assorbimento delle onde elettromagnetiche generate, restituisce la composizione chimica della sostanza oggetto di analisi). La discordanza rilevata è riconducibile al fatto che il prodotto è costituito da materie prime la cui composizione è variabile in funzione della stagionalità, della temperatura, dell’alimentazione, della variabilità individuale tra i capi dell’allevamento. I valori rilevati di acidi grassi e saturi si collocano, in ogni caso, all’interno di un range di tolleranza conforme alle linee guida fornite dal Ministero della Salute.
Tigros Spa
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Beh, per una volta siamo in presenza di una carne con bassissimi valori di lipidi.
Giustamente il consumatore, visto il livello minimo di grassi si è chiesto se non vi fosse un errore di analisi.
Se lo strumento scelto per tale operazione è quello previsto dalle norme in vigore, è una bella cosa che si possa trovare sul mercato una carne così.
Grazie
Non mi risulta che sia un metodo previsto dall’ISS o comunemente accettato