mozzarella di bufala

Continua la saga delle mozzarelle sottopeso. Questa volta, una nostra lettrice ci scrive per segnalare una mozzarella di bufala con un peso notevolmente inferiore a quello indicato in etichetta. Di seguito la lettera giunta in redazione, con la risposta dell’azienda, Fattorie Garofalo, che prova a ipotizzare cosa possa essere successo.

La lettera sulla mozzarella di bufala sottopeso

Volevo segnalare che le mozzarelle di bufala Fattorie Garofalo non sono affatto di 100 grammi come scritto sulla confezione (multipack da 3×100 grammi, ndr), bensì tutte sui 70 grammi.
Sara

Mozzarella di bufala Fattorie Garofalo sottopeso 09.2025

La risposta di Fattorie Garofalo

Buongiorno, innanzitutto è nostro desiderio ringraziare la lettrice e consumatrice, perché ogni segnalazione rappresenta per noi uno stimolo al miglioramento continuo. La foto che ha condiviso ci fornisce due informazioni: la prima è il sottopeso, la seconda è un evidente danneggiamento del prodotto, visibilmente schiacciato e spellato in superficie.

Un problema di peso per un prodotto fresco come la mozzarella può essere legato a diversi fattori, alcuni correlati alle fasi di produzione, altri correlati al mantenimento della catena del freddo nelle fasi di trasporto, distribuzione e vendita.

Una differenza di peso significativa come quella da registrata, può essere causata dall’esposizione a temperature non idonee (fuori dal frigorifero) e/o da schiacciamento della confezione per movimentazioni improprie; in questi casi infatti il prodotto tende a perdere peso sia per effetto dello scambio osmotico, che per effetto meccanico dello schiacciamento. Entrambe queste ipotesi sembrano compatibili con la foto che ci ha fornito, e che non rappresentano in alcun modo il nostro standard.

La nostra azienda, presente sul mercato da diversi decenni, sottopone tutti i lotti a rigidi controlli interni prima del rilascio, e prende sempre in seria considerazione tutte le segnalazioni. Al momento questa rappresenta un caso isolato rispetto alle migliaia di confezioni messe sul mercato ogni giorno, ma ci permetterà di attivare delle verifiche interne aggiuntive e, laddove necessario, colmare eventuali gap procedurali.

Raffaella Avosso – Quality Manager Fattorie Garofalo

© Riproduzione riservata Foto: Fotolia, inviata dalla lettrice

 

Giallone 03.07.2025 dona ora

pulsante donazione libera 2025

5 2 voti
Vota
8 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Henry
Henry
6 Settembre 2025 15:20

Buongiorno, a seguito di quanto letto sopra, vorrei informarvi, anche se accade davanti a tutti noi, lo osservo quasi quotidianamente, le merci da frigo,in molti supermercati e discount , vengono lasciate sui bancali o scatole davanti ai frigoriferi, per ore prima di essere poste dentro, perchè i commessi/e, devono espletare altre funzioni, quali cassa, pulire pavimenti, movimentare altre merci, organizzare esternamente i rifiuti. Tutti i prodotti legati alla catena del freddo dovrebbero avere, secondo me, obbligatoriamente la targhetta che cambia colore o azzera codice a barre se viene alterata la catena del freddo, come ho letto avviene su alcuni prodotti alimentari in vendita in Giappone.

Roberto La Pira
Reply to  Henry
7 Settembre 2025 10:34

L’abitudine di lasciare fuori da frigorifero la merce in attesa di essere inserita nei banchi frigo nei supermercati non mi sembra molto diffusa. Il problema della targhetta è che non si può stabilire in caso di rottura della catena dove è avvenuto, in azienda? Durante il trasporto?

GABRIELE
GABRIELE
Reply to  Roberto La Pira
8 Settembre 2025 11:39

sicuramente non sapremo dove si è interrotta, ma sappiamo che la catena del freddo si è rotta.
pertanto il prodotto potrà avere dei problemi di salubrità!

Roberto La Pira
Reply to  GABRIELE
8 Settembre 2025 13:43

Certo ma nessuno vuole applicare l’indicatore tempo temperatura

francis
francis
Reply to  Henry
9 Settembre 2025 13:38

I miei acquisti sono di fretta, per cui non sono in grado di dire se i pancali restano molto fuori dal frigo, quello che vedo invece nei discount sono genitori che lasciano scorrazzare i bimbi senza alcun controllo, i bimbi si divertono a togliere la merce dal loro posto e poi magari la lasciano altrove, spesso gli addetti la buttano ma può anche capitare per esempio che un cliente passi di lì e la rimette nel frigo, senza rendersi conto che intanto il prodotto è danneggiato. Poi arriva uno dopo e lo acquista

Roberto La Pira
Reply to  francis
9 Settembre 2025 13:47

Il danno per i surgelati che rimangono qualche minuto fuori dal frigorifero è limitato

Henry
Henry
Reply to  Roberto La Pira
10 Settembre 2025 12:06

Un altro anedotto, mi è capitato non spesso, ma diverse volte, in attività commerciali differenti, premesso che, quando acquisto surgelati, porto in auto una borsa frigo rigida con dentro ghiacciole, per limitare per quanto possibile la perdita di temperatura e mi limito solo al loro acquisto. In casa ogni frigo e freezer ha il proprio termometro digitale interno, per controllare sempre la reale temperatura interna. Al momento di utilizzo dei prodotti li ho trovati surgelati ad angolazioni non consone. Ad esempio un barattolino di gelato da 500 gr ,il prodotto era congelato obliquo rispetto alla confezione, lo stesso per prodotti di pesce , indice che avevavo perso quasi del tutto la corretta temperatura di conservazione. Solo in un caso un’attività ha ammesso che avevano problemi con i freezer e li hanno sostituiti dopo sei mesi dalla mia segnalazione.

Henry
Henry
Reply to  francis
10 Settembre 2025 11:40

Una cosa che non riesco a tollerare e che osservo da tanti anni, sono gli animali all’interno delle attività commerciali che vendono prodotti alimentari, premetto che ho avuto 4 cani in 30 anni, e 3 hanno vissuto assieme, ma sull’igiene non derogo. Sono soprattutto i cani di piccola taglia, che vengono presi in braccio dai proprietari, mentre hanno nell’altra mano una confezione di alimenti, mi è capitato casualmente di osservare, che facevano leccare la confezione ai cani, soprattutto quelle di carne preconfezionate e poi le rimettessero al loro posto nel frigo, mi è successo diverso volte, in varie regioni italiane. Anedotti su cattive abitudini di clienti ed attività commerciali ne avrei tante da raccontare, purtroppo.