Spesso riceviamo segnalazioni di prodotti che cambiano ricetta, in particolare quando tra gli ingredienti compare o scompare l’olio di palma. Questa volta tocca ai Krumiri Bistefani. Di seguito la lettera giunta in redazione
La lettera sui Krumiri Bistefani
Vorrei segnalare i biscotti Krumiri della ditta Bistefani che, stando a quanto segnalato in etichetta, sono prodotti seguendo la ricetta tradizionale di Casale Monferrato. A ribadirlo sono un bollino sul fronte pacco e anche una bella spiegazione sul retro che recita: “Di leggendario i Krumiri Bistefani non hanno solo le origini ma soprattutto il sapore inconfondibile della ricetta originale di Casale Monferrato, che deriva da ingredienti di primissima qualità e dalla passione con cui vengono preparati.” Peccato che a Casale tutte le pasticcerie li producano da sempre usando il burro, mentre la Bistefani usa l’olio di palma. E allora, mi chiedo e vi chiedo, che ricetta tradizionale é?
La risposta di Bauli
Il Gruppo Bauli desidera fornire chiarimenti in merito alla segnalazione della presenza di olio di palma nella ricetta dei Krumiri Bistefani. I Krumiri Bistefani, prodotti fino a qualche anno fa nello storico stabilimento di Casale Monferrato in provincia di Alessandria, seguono una ricetta tradizionale che include ingredienti quali farina di frumento, oli e grassi non idrogenati, zucchero, uova, sciroppo di glucosio, fruttosio, tuorlo d’uovo, burro, miele e aromi.
Attualmente, la produzione avviene presso lo stabilimento di Orsago, in provincia di Treviso. Il Gruppo intende precisare che la ricetta non ha subito modifiche né variazioni durante il trasferimento al nuovo stabilimento. L’olio di palma, che è ora presente tra gli ingredienti, rientra nella categoria degli “oli e grassi non idrogenati” e non altera la qualità del prodotto finale.
Pertanto, i Krumiri Bistefani continuano a rispettare la ricetta originale tipica di Casale Monferrato. La confezione del prodotto riporta con chiarezza che i Krumiri sono “Preparati secondo la ricetta originale di Casale Monferrato”, mantenendo viva la tradizione che Bistefani ha sempre onorato sin dai tempi della sua storica sede.
Il Gruppo Bauli pone la massima attenzione alla qualità del prodotto e alla tutela del consumatore, in aggiunta a una scrupolosa adesione alle norme di produzione vigenti in tutta la filiera produttiva. La selezione delle materie prime è un aspetto fondamentale del nostro impegno. Utilizziamo infatti solo ingredienti ricercati e di qualità, garantendo che ogni prodotto rispecchi gli standard più elevati.
Nella speranza di aver fornito le opportune delucidazioni, il Gruppo rimane a completa disposizione per ogni richiesta di chiarimento.
Un cordiale saluto,
Gruppo Bauli
Il nostro commento
Verosimilmente il nostro lettore ha ragione. La ricetta originali dei biscotti Krumiri non prevede come materia grassa l’olio di palma, che è arrivato in Europa negli anni ’60 per poi consolidare la presenza in modo massiccio negli ultimi 15-20 anni. Un vero boom. Fra i primi utilizzatori troviamo Ferrero che l’ha sempre usato per la Nutella.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, foto inviate dal lettore
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purtroppo di consumatori critici ce ne sono ancora troppo pochi, per questo il successo che certe aziende trovano sul mercato risulta praticamente incontrastato.
Concordo, altrimenti una certa crema spalmabile non sarebbe diventata la più amata dagli italiani!
Ogni tanto li prendo. In realtà anni fa compravo i sacchettoni da un chilo della Bistefani (c’erano vari tipi dì krumiri, baci di dama, ecc…)La ricetta sarà la stessa ma li trovo peggiorati da quando li produce Bauli (stessa cosa per i biscotti marchiati Doria… come i Bucaneve)
Sono meno granulosi, ruvidi e lasciano un maggior retrogusto di zucchero vanigliato.
A volte sono perfino troppo “bianchi” e poco secchi.
Nel mio supermercato di riferimento li trovo a circa 8€/kg, che, per la qualità degli ingredienti, non sono pochi. Inoltre il sacchettino è da 290g. Pare brutto arrivare a 300 e aggiungere un paio di biscotti in più?
A proposito di Bauli.. Nel pandoro mettete la bustina di zucchero non di amido e zucchero .. Sempre a risparmiare! Piuttosto eliminatela.
Buongiorno,
leggendo la risposta del Gruppo Bauli si ha l’impressione che l’azienda cerchi di arrampicarsi sugli specchi per giustificare qualcosa che, palesemente, non è.
I biscotti Krumiri furono prodotti a Casale Monferrato fin dal 1878 dalla Pasticceria Rossi, che li brevettò e che ancora oggi li vende online e in negozio in belle scatole di latta rossa. Da sempre la lista degli ingredienti così recita: Farina di grano tenero tipo “0”, burro, zucchero, uova fresche, vanillina pura.
Chi voglia fare un viaggio a Casale per acquistare questi biscotti in loco, presso la Pasticceria Rossi così come presso altre pasticcerie della città, li troverà prodotti sempre con questi ingredienti.
Anche la ditta piemontese Galup, nota principalmente per i suoi panettoni, produce i Krumiri (anch’essi in vendita online in belle scatole di latta) e anche in questo caso gli ingredienti sono sempre quelli tradizionali, come si evince dalla pagina del suo sito dedicata a questi biscotti.
Infine c’é un articolo ad essi dedicato sul sito internet del famoso giornale “La cucina italiana”, e anche lì di olio di palma non c’é traccia (https://www.lacucinaitaliana.it/storie/piatti-tipici/krumiri-ricetta-storia-biscotti/).
Premesso tutto ciò, è evidente che il Gruppo Bauli cerchi di avvalorare la tesi secondo cui anche i suoi biscotti, pur contenendo olio di palma, siano preparati secondo la ricetta originale di Casale Monferrato, perché scrivere questo sulla confezione invoglia i consumatori ad acquistare il prodotto!
Ma è’ legale tutto questo? Io non ci metterei la mano sul fuoco.
Grazie e cordiali saluti.
esatto, la risposta di Bauli “Preparati secondo la ricetta originale di Casale Monferrato” è chiaramente una presa in giro!
Vorrebbero farci credere che nella ricetta originale era indicato tra gli ingredienti “oli e grassi non idrogenati” invece del burro???
Certo, come no… poi c’era anche la marmotta che incartava il cioccolato
Ridicoli
Anche nei krumiri Motta, visti oggi da Esselunga,c ‘è olio di palma
In questo caso il problema NON è la presenza dell’olio di palma,
ma il fatto che li pubblicizzino come “preparati secondo la RICETTA ORIGINALE di Casale Monferrato”.
Cosa palesemente falsa, visto che la ricetta è della fine del 1800, e a quei tempi sicuramente non usavano l’olio di palma.
Chissà cosa ne pensa l’autorità garante della concorrenza: sarebbe interessante girare a loro la segnalazione.
Mi fa schifo pensare che la maggior parte della gente è pigra e non vuole perdere tempo a leggere gli ingredienti di un prodotto che mangia….inoltre preferisce seguire le pubblicità, basti pensare a certi prodotti molto pubblicizzati e consumati soprattutto da bambini e che fanno passare come prelibatezze per loro! Molti tra l’altro non capiscono che gli oli non sono tutti uguali e li confondono con quelli tropicali preferendoli al burro!
A Roma abbiamo le ciambellette al vino di Frascati, prodotto storico, bla bla… peccato che anche qui, sia arrivato l’olio di palma, notoriamente utilizzato dalle massaie frascatane nel secolo scorso
La risposta del gruppo bauli si commenta da sola! Cerco di difendermi il più possibile leggendo gli ingredienti. Vedere marchi molto conosciuti che usano l’ olio di palma mi fa proprio cadere le braccia.
Comunque l’olio di palma fa male quanto il burro.
Certo ma il sapore che infonde il burro è insuperabile nei dolci
C’è burro e burro:
burro ordinario
burro centrifugato
burro chiarificato
burro a ridotto contenuto di grassi
burro anidro
burro millesimato
burro fresco di panna
Se non si usa quello fresco di panna, gli altri hanno poco di aromatico.
Un paio di mesi fa ho acquistato i Krumiri in scatola di latta Portinaro. Buonissimi. Ecco l’etichetta con gli ingredienti: “Farina di grano tenero tipo “0”, burro, zucchero, uova fresche, vanillina pura.”.
Sono in vendita ad esempio da Eataly e nel sito online si può vedere l’etichetta, che riporta gli ingredienti che ho citato.
Facendo una piccola ricerca, ho scoperto che l’unica ricetta tradizionale nota e’ quella di Rossi:
https://books.google.it/books?id=qeHoUKfogVgC&pg=PA33#v=onepage&q&f=false
che viene utilizzata da Portinaro per i suoi krumiri.
I Krumiri sono inseriti tra i “Prodotti agro alimentari italiani tradizionali”:
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-20&atto.codiceRedazionale=12A06740&elenco30giorni=false
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.versione=1&art.idGruppo=0&art.flagTipoArticolo=1&art.codiceRedazionale=12A06740&art.idArticolo=1&art.idSottoArticolo=1&art.idSottoArticolo1=10&art.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-20&art.progressivo=0#art
Se si va a vedere che cosa significa “Prodotto agro alimentare italiano tradizionale”, si scopre che:
https://it.wikipedia.org/wiki/Prodotti_agroalimentari_tradizionali_italiani
Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) è quello di essere
«ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni»
Ergo la Bistefani deve avere iniziato ad inserire in ricetta l’olio di palma almeno da 25 anni, e così hanno fatto tutti, altrimenti il termine “omogenei” non sarebbe valido (pero’ i Krumiri di Rossi non hanno olio di palma come ingrediente) in ogni caso secondo me c’e’ qualche cosa che non va…
I Krumiri sono ora prodotti Bauli e quindi assoggettati alle logiche di mercato.Quindi olio di palma dappertutto.Peccato per un dolce ottimo e popolare….
Smettere di comprarli e diffondere quanto più possibile la notizia, questo è l’unico modo che abbiamo noi consumatori per difenderci e far valere i nostri diritti!
Per quello che mi riguarda, quando tra gli ingredienti sono presenti olio di palma e simili, non compero.
La risposta di Bauli mi sembra un po’ ridicola. Voler far credere che la ricetta originale non sia quella di Casale Monferrato ma quella dello stabilimento Bistefani di Casale Monferrato!!!
Sarà l’ennesimo biscotto da evitare, se possibile, di acquistare. La nutella sono anni che che non la acquisto, preferendone altre anche se più costose.
Di “tradizionale” i biscotti industriali non hanno davvero nulla: additivi e ingredienti “strani”non fanno parte di nessuna tradizione, se non quella dell’industria. Meglio limitarne il consumo, soprattutto tra i bambini e, possibilmente, prepararli a casa con ingredienti “normali” e di cui si sà l’origine.
A Marzo comprati i Krumiri Rossi a Monferrato, proprio quelli originali (per quanto valga ora “originale”) e, si sente il burro, ma si sente anche il costo = 15 euro mezzo kg. di Krumiri in scatola di cartone… quelli Bistefani, mai comprati, credo siano buoni anche loro, ma non costano 15 euro mezzo kg, e, per me, ci può stare anche l’olio di palma (sempre nel costo)…e non so se quelli “Rossi” abbiano tanta vendita, oppure, portano avanti il nome, e…sono comunque sproporzionati come costo (sempre per me)
Per me è pubblicità ingannevole. Andrebbe segnalato al Garante per la concorrenza
L’olio e il grasso di palma sono dannosi per chi ha il colesterolo tendenzialmente alto. I Krumiri mi piacevano, ma non li comprerò più.
Bauli ci prende in giro: RICETTA TRADIZIONALE MODIFICATA DA BURRO A OLIO. Per di più di palma.
Se un prodotto è buono o comunque migliore il cliente lo compera anche se il prezzo è maggiore.
Perchè i produttori di cibi lavorati non capiscono questo semplice concetto?
Accade la stessa cosa negli insaccati, nei conservati, nei dadi per brodo, nei ravioli poi sia freschi che secchi il ripieno è sempre discreto. Per contro poi ci sono chef stellati che parlano di qualità ma non si sa bene dove trovarla.