Farmaci multipli. ordinati in piccoli piatti o coperchi dalle gemme su uno sfondo grigio. Farmaci e pillole popolari. integratori pastiglie pillole capsule

Siamo i maggiori consumatori di integratori in Europa – secondo i dati più recenti quasi trenta milioni di italiani adulti li hanno utilizzati almeno una volta nell’ultimo anno – e in estate ne assumiamo spesso per tenerci su o risolvere vari disturbi. Ma servono veramente? Ne abbiamo parlato spesso, per esempio in questo articolo “Verità e illusioni degli integratori alimentari. Troppe bugie e troppi consumi” che riportava il parere dell’ l’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR) ma ora abbiamo deciso di chiedere un parere al farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano, da sempre in prima linea nella battaglia per una medicina scientifica e non asservita all’industria.

L’efficacia

“Non ci sono studi che confermino l’efficacia di questi prodotti, in termini di qualità di vita o di miglioramento del benessere“, esordisce il farmacologo, “ci piace pensare di poter risolvere tutto con una pillola, ma l’organismo umano è un sistema complesso, è ridicolo pensare che un integratore possa sostituire uno stile di vita sano”.

Una distorsione di cui, secondo Garattini la pubblicità è la massima responsabile: “Ho vissuto durante il fascismo, soffrendo per la mancanza di libertà di espressione, e in qualche modo mi sembra di trovarmi in una situazione simile”, denuncia il farmacologo, “La mancanza di informazioni corrette influenza un po’ tutto, anche la stampa che spesso ha difficoltà ad affrontare certi temi per paura di perdere pubblicità”.

Un primo piano cattura un momento in cui una giovane donna con i capelli ricci sta per ingerire una piccola pillola, evidenziando l'importanza della salute e dell'aderenza quotidiana ai farmaci, ritagliato pastiglia pillola farmaci medicine integratori pills acqua
Troppo spesso poi si sente dire ‘se non fa bene, comunque non farà male’, ma è vero?

Stiamo parlando di integratori, costosi – nel 2023 il fatturato del settore ha superato i 4,5 miliardi di euro – e inutili. Ma anche di altri temi, “come il legame tra alcol e cancro, confermato dalla ricerca, che molti negano perché produciamo vino”, ricorda Garattini. “O i sacchetti a base di nicotina da succhiare” (sono le  nicotine pouches di cui abbiamo parlato in vari articoli “che sono venduti liberamente in tabaccheria nonostante siano fatti in modo da essere attrattivi per i bambini e contengano un principio attivo che provoca velocemente dipendenza, più di sostanze come la cannabis”.

I controlli

Come intervenire? Gli integratori sono alimenti, commercializzabili con una semplice comunicazione al ministero, e i claim pubblicitari dovrebbero rispettare le indicazioni dell’EFSA. Ma non sempre succede, e abbiamo spesso riportato le censure dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria – uno dei pochi organismi a intervenire in merito – nei  confronti di claim ingannevoli  . E non basta “Non ci sono controlli”, sottolinea Garattini, “servirebbe un Gran Giurì che verifichi l’attendibilità delle affermazioni riportate dalla pubblicità. E un’informazione indipendente che spieghi chiaramente che questi prodotti non servono”.

Si è creato invece un meccanismo perverso, “perché questi prodotti possono essere pubblicizzati proprio perché non sono farmaci, ma spesso le pubblicità danno l’impressione che lo siano”. Anche perché in alcuni casi i principi attivi sono gli stessi presenti nei farmaci, anche se in dosaggio diverso. “Spesso poi questi prodotti sono consigliati dai medici o dai farmacisti”, precisa Garattini, “anche perché ormai le farmacie sono diventate un bazar in cui si vende di tutto”.

I probiotici

Per esempio i probiotici, i più consumati dagli italiani secondo i dati, o gli integratori di sali, gettonatissimi nella stagione calda: “Se pensiamo ai probiotici, evidenze scientifiche sulla loro utilità non ci sono”, spiega Garattini. “Anzi, gli studi che hanno cercato di fare chiarezza mostrano che il problema è più complesso di quanto sembri: cominciamo ora a conoscere la composizione del microbiota intestinale, miliardi di microorganismi diversi per ogni individuo, i quali a loro volta producono metaboliti che hanno effetti sul nostro organismo”.

La scatoletta di compresse che si trova anche al supermercato non serve, “potrebbe servire una prescrizione mirata, personalizzata per intervenire in una situazione specifica”, precisa Garattini, “Ma la soluzione vera è nelle buone abitudini di vita. Quando fa caldo, bisogna seguire una dieta ricca di frutta, verdura e spremute, magari con un po’ più di sale rispetto al solito. Semmai, dovremmo stare attenti ai farmaci che agiscono sulla pressione, e che spesso in questa stagione devono essere diminuiti, sempre consultando preventivamente il medico”.

Integratori e interazioni

Troppo spesso poi si sente dire ‘se non fa bene, comunque non farà male’, “ma è un errore concettuale” sottolinea Garattini. Se alcuni integratori sono effettivamente inutili o servono solo se c’è una carenza evidenziata dalle analisi, altri possono essere rischiosi: “la vitamina B12 per esempio è anche un fattore di crescita che può influire su un‘eventuale patologia oncologica, e anche la vitamina A in forti quantità è certamente cancerogena”, ricorda il farmacologo. “Il problema è che se non ci sono studi clinici controllati – come avviene per la maggior parte degli integratori – arriviamo solo occasionalmente a conoscerne gli effetti avversi”.

Forse sappiamo qualcosa di più sui principi attivi vegetali, grazie a servizi di fitovigilanza come Vigierbe, “ bisogna però considerare”, ricorda Garattini, “che non sempre abbiamo a che fare con estratti purificati, e a volte non conosciamo tutti i principi attivi che si trovano in un prodotto vegetale”. Senza dimenticare il problema delle interazioni con i farmaci, “specie per gli anziani che ne assumono moltissimi, e non sempre a ragione perché non è dimostrato che prendere 10/15 farmaci al giorno, come vediamo fare spesso, migliori la salute”, ricorda Garattini, “se i farmaci assunti sono più di tre le interazioni possibili sono così numerose che è difficile valutarle perfino con l’intelligenza artificiale. E se aggiungiamo integratori il problema si complica ulteriormente”.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com

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Tonino Riccardi
Tonino Riccardi
11 Luglio 2025 14:04

Professore Garattini…per quello che conto io è la persona che si occupa di scienze che ammiro più di tutti AL MONDO ! Ora si dà del…mito anche a chi vince il grande fratello. Lui per me è l’unico MITO che conosco !

Amelia Belloni Sonzogni
11 Luglio 2025 18:26

“informazione indipendente che spieghi chiaramente” e persone almeno curiose, meglio sarebbe interessate, che non si bevano tutto quanto è propinato dalla pubblicità come un beverone “salutare”.

Paoblog
Paoblog
13 Luglio 2025 11:36

Vedi ad esempio il magnesio che prende mia moglie, integrato con le vitamine B che, abbiamo scoperto giorni fa, interferiscono con i farmaci della sua patologia. Peccato che la cosa non venga evidenziata sulla scatola.

Compri un integratore specifico e ti porti dietro un vagone di vitamine e quant’altro che non ti serve e, anzi, fa danni.

Anche in questo caso è sempre meglio leggere gli ingredienti e nel dubbio non comprare.

C’è da dire che sono molti i medici di base ad ordinare integratori.il che gli dà una implicita patente di affidabilità ed il paziente poi si adegua, senza informarsi ulteriormente.

D’altro canto sento sempre più spesso dire “l’ho visto su Instagram”, come se fosse oro colato quello che dicono persone senza titoli o conoscenze specifiche.

Vegetariana
Vegetariana
16 Luglio 2025 01:38

Il farmacologo Silvio Garattini definito in prima linea per una battaglia verso una medicina scientifica e’ lo stesso farmacologo ,asservito da sempre all’ industria per la “sperimentazione su animali” in nome della “vecchia scienza ” . Personalmente non ho nessun piacere nel sentire cosa pensa ,ma dicono che le persone curiose siano sempre le più intelligenti e quindi ho letto l articolo su di lui. Non c’ e che dire ,si dice che la saggezza scaturisca dall’ età e dall’ esperienza e il farmacologo Silvio Garattini ha raggiunto una veneranda età in cui elargisce all essere umano di evitare farmaci , quegli stessi farmaci che per anni sono stati sperimentati su milioni di animali ,quegli stessi farmaci che lui adesso invita ad evitare se possibile Personalmente non prendo mai farmaci .Cosa penso degli integratori?? Bisognerebbe che ci fossero molti più controlli in merito ,bisognerebbe privilegiare sempre la qualità e la naturalezza di integratori con estratti vegetali ,ma alcuni integratori servono eccome se servono e molto spesso mi sono stati di forte aiuto nel contrastare un dolore intenso come la sciatica dovuto all ‘uso dell’ aria condizionata …Un massaggio con pietre calde ,un po’ di sole e un integratore con estratti di artiglio del diavolo ,olio di borragine ecc..ecc..e il dolore intenso giorno dopo giorno si e’ piano piano allontanato …

milena
milena
9 Agosto 2025 10:30

La grande professionalità e soprattutto onestà intellettuale di Garattini sono una grande luce nelle tenebre.
Quando i medici avranno una personale formazione farmacologica ispirata alla ricerca potremo sperare di avere consigli medici adeguati . Resta valido il discorso che il nostro stile di vita e soprattutto alimentare corretti ,sono quelli che incidono sulla buona salute.

Marina
Marina
9 Agosto 2025 11:36

Con tutto il rispetto per il prof. Garattini ma … come si fa a parlare di ‘integratori’ come un’ unica categoria di articoli ? Come accomunare una vitamina ad una capsula di fermenti lattici o ad un estratto di erbe dalla provata efficacia per questo o quel disturbo ? Un po’ come parlare di ‘farmaci’ accomunando sotto quest’ alone denigratorio un cerotto antidolorifico ad un antimalarico … non e’ che stiamo facendo informazione in questo modo !!!

Paola Emilia Cicerone
Paola Emilia Cicerone
Reply to  Marina
9 Agosto 2025 18:02

L’intervista entra in dettaglio su alcune categorie di integratori, le più vendute, e fornisce un criterio generale, evitare il “ fai da te” più di questo è impossibile nello spazio di un articolo, ma il messaggio mi sembra abbastanza chiaro

cecilia
cecilia
9 Agosto 2025 12:47

Ormai mi sono convinta che le farmacie e le parafarmacie sono uguali ai supermercati alimentari: stessi volantini con offerte e sconti, stessi scaffali pieni di prodotti. A tutto ciò si aggiunge la pubblicità televisiva: alle otto di sera in attesa del tg, magari mentre stai mangiando, scorrono immagini di poveri cristi attanagliati da emorroidi, diarree, dolori articolari, digestivi, emicranie e via discorrendo. Dobbiamo saper difenderci, assumere farmaci quando sono indispensabili sulla base di una precisa diagnosi e astenersi dal resto; imparare al supermercato ad acquistare i prodotti giusti per una buona alimentazione e pensarci due volte prima di entrare nelle farmacie e parafarmacie.

matteo
matteo
9 Agosto 2025 20:04

Buongiorno,
non si può dire che gli integratori non servano, così come non sarebbe giusto dire che le medicine non servano. Io personalmente e mio padre di oltre 90 anni, salvo casi particolari, eccezioni… non usiamo medicine, usiamo invece molti integratori di vario tipo.
Bisogna saper scegliere quelli di buona/ottima qualità che naturalmente non sono quelli del supermercato e bisogna prenderli a cicli, solo quelli che veramente servono ad ognuno di noi
Quasi tutti, soprattutto dopo una certa età, abbiamo bisogno ad esempio di integrare la vitamina D , B12 … non dobbiamo fare riferimento ai valori indicativi degli esami del sangue.