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Integratori per bambini: l’Antitrust multa con 110mila euro Humana per le diciture salutistiche. Il comunicato dell’agenzia Help Consumatori
Integratori per bambini: l’Antitrust multa con 110mila euro Humana per le diciture salutistiche. Il comunicato dell’agenzia Help Consumatori
Redazione 27 Giugno 2014![chetonex integratori per bambini humana](https://www.ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2014/06/chetonex-integratori-per-bambini-humana-289x300.png)
L’agenzia Help Consumatori del MDC segnala che l’Antitrust ha inflitto una multa di 110mila euro all’azienda Humana Italia per aver pubblicizzato in modo scorretto diversi integratori alimentari. Si tratta di: Ditrevit Forte e Ditrevit Forte K50, Colecalcium, Difensil Junior e ChetoNex, prodotti adatti alla prima infanzia, vantandone gli effetti salutistici rispetto a malattie come il deficit di accrescimento osseo e scheletrico e rispetto alla cura di disturbi vari come la chetosi.
Humana attribuiva a “Ditrevit Forte” e “Ditrevit Forte K50” vanti quali: “Vitamina K: regola la coagulazione ematica. Una sua carenza alla nascita e nei mesi successivi può creare problemi emorragici […] Vitamina D: previene il rachitismo, regola la funzione immunitaria e la funzione muscolare”.
La pagina dedicata all’integratore “Colecalcium” recava indicazioni salutistiche: “Vitamina D e calcio sono fondamentali per l’accrescimento osseo e scheletrico ma fanno parte anche di quel circolo ormonale indispensabile per il mantenimento del corretto equilibrio calcio/fosfati, necessario alla protezione dell’omeostasi fisiologica”.
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Il “Difensil Junior” – continua l’agenzia Help Consumatori – era pubblicizzato con la promessa che i nutrienti e le vitamine ivi contenute “[…] riducono la produzione di radicali liberi che si formano nel nostro organismo e sono alla base dello stress ossidativo, acuto (come durante una malattia tipo influenza) o cronico (stile di vita, inquinamento, etc)”, anche in ragione del contenuto di “ROC (Red Orange Complex) vitamina C e zinco che esercitano sinergicamente la loro azione reattiva a favore dell’immunità e antiinfiammatoria”. Il prodotto “ChetoNex” per lattanti e bambini era, infine, consigliato nei casi di “chetosi e vomito acetonemico”, grazie alla sua azione di riduzione dell’ “attività spastica dello stomaco”.
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Sulla necessità di integrare la dieta dei lattanti e dei bambini con Vitamine D e K ed altri minerali e nutrienti, l’Antitrust ha acquisito agli atti un recente studio dell’EFSA che ha affrontato il problema dell’evoluzione delle esigenze alimentari nel corso dei primi 3 anni di vita, stabilendo i livelli di sostanze nutritive adeguati per la maggior parte dei lattanti e bambini, nella prima infanzia, sani e di peso normale. Il gruppo di esperti scientifici ha riscontrato che i lattanti e i bambini nella prima infanzia hanno un elevato apporto di energia, proteine, sale e potassio, ma un basso apporto di fibre alimentari.
L’apporto di proteine, sale, potassio e fibre alimentari non è a livelli tali da destare preoccupazione, ma l’apporto generalmente elevato di energia può contribuire a un indesiderato aumento del peso corporeo.
L’Antitrust si è rifatta al Regolamento n. 1924/2006/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo che ribadisce tra i principi generali il concetto secondo cui l’impiego di indicazioni salutistiche non deve comunque essere falso, ambiguo e fuorviante o incoraggiare il consumo eccessivo di un elemento, ovvero suscitare o sfruttare timori nel consumatore.
Fonte Help Consumatori
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