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Il Comitato di controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha ritenuto ingannevole e ha censurato un’altra pubblicità di ProLon, il kit venduto in farmacia e online per seguire la dieta mima digiuno sviluppata dalle ricerche di Valter Longo. L’ingiunzione 54/19, si riferisce alla pubblicità comparsa sulla Gazzetta di Parma online (vedi foto sopra), ed è stata rilevata il 19 settembre 2019. La stessa pubblicità è comparsa anche su altri siti, come il Corriere.it dove è apparsa il 4 marzo 2019 (vedi foto sotto). La sentenza è rivolta a L-Nutra Italia in quanto titolare del marchio ProLon, a Outbrain Italy, alla Gazzetta di Parma e a Publiedi.

La pubblicità della dieta mima digiuno

Il messaggio enfatizza impropriamente i risultati conseguiti con il programma alimentare pubblicizzato, anche in relazione a patologie, che esulano da quanto riconoscibile a una dieta. Inoltre attribuisce una sorta di avallo generalizzato da parte della comunità scientifica accreditando il trattamento con la figura del noto prof. Umberto Veronesi.

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La pubblicità del Kit ProLon per seguire la dieta mima digiuno è stata censurata per la seconda volta in pochi mesi dallo Iap

Sui sito della Gazzetta di Parma era possibile vedere la fotografia del professor Umberto Veronesi, fondatore dell’Istituto europeo di oncologia di Milano, affiancato dalla scritta “Dieta ‘mima-digiuno’: la scienza conferma utilità per cuore, diabete, cancro e invecchiamento”. Il lettore che cliccava sulla foto di Veronesi veniva però reindirizzato al sito di ProLon, ovvero di un programma dietetico di cinque giorni proposto in una confezione che contiene cinque mini box con barrette, zuppe, bibite e supplementi da assumere nel ciclo della dieta.

Il parere dello IAP

Secondo il Comitato di controllo la “comunicazione è suscettibile di indurre in errore il pubblico dei consumatori, in quanto attribuisce allo specifico programma alimentare pubblicizzato, frutto dell’expertise del dott. Longo, una sorta di avallo generalizzato da parte della comunità scientifica (“la scienza conferma…”) e un forte accreditamento per l’utilizzo della figura del prof. Umberto Veronesi grazie all’autorità e al credito che ha acquisito presso il pubblico”.

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La pubblicità censurata di ProLon, kit alimentari per la dieta mima digiuno, è comparsa anche sul Corriere.it il 4 marzo 2019

La pubblicità è stata quindi giudicata in contrasto con l’articolo 2 del Codice di autodisciplina pubblicitaria (comunicazione commerciale ingannevole) perché enfatizzerebbe “impropriamente i risultati conseguibili con il programma alimentare pubblicizzato”. L’Istituto contesta anche il riferimento agli effetti “per cuore, diabete, cancro”, perché “nella loro aleatorietà non risultano in alcun modo ammissibili, in quanto evocativi di effetti di natura preventiva o terapeutica che esulano dai possibili effetti di alimenti o diete”. Si tratta della seconda censura in tre mesi per ProLon. La prima è stata emessa dal Giurì dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria alla fine di luglio 2019. Anche allora il messaggio pubblicitario del programma ProLon (da assumere per un tempo limitato e consistente nella simulazione del digiuno insieme al bilanciato apporto di nutrienti) era stato ritenuto ingannevole: la sentenza evidenziava la mancata dimostrazione dell’unicità della dieta e l’omessa precisazione che il programma non è indicato per tutte le persone senza distinzioni.

Clicca qui per leggere la decisione integrale del Comitato di controllo.

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emilia calastri
emilia calastri
22 Ottobre 2019 15:00

Buongiorno, vorrei sapere se la nostra normativa prevede un limite alle censure.
Sto pensando al nostro amico “Panzironi” censurato più volte, ma che imperterrito continua a vendere, anzi mi sembra che la sua figura mediatica stia acquistando maggior spazio.
Grazie

Roberto La Pira
Reply to  emilia calastri
23 Ottobre 2019 14:04

Non mi sembra che ci siano limiti. Marchi come Uliveto e Rocchetta hanno accumulato cinque sentenze di censura!