dieta mima digiunoRiceviamo e pubblichiamo questo intervento scritto da un nutrizionista del Centro di Riabilitazione Nutrizionale e da un medico del Centro Metamorfosi sulla dieta mima digiuno di Valter Longo. Si tratta del primo intervento critico nei confronti di un modello di  dieta che ha trovato uno spazio promozionale e pubblicitario enorme su tutti i media. Di fronte a questa situazione “imbarazzante” abbiamo invitato le società scientifiche che si occupano di nutrizione in Italia (Sinu, Fosan, Sio, Sip e Sisa) ad esprimere un parere.

Una recente revisione sistematica di studi condotti sugli esseri umani (1) ha affrontato il tema dell’ultima tendenza: il digiuno intermittente. In particolare, i ricercatori hanno inteso trovare una risposta alla seguente domanda: “il digiuno intermittente offre benefici supplementari sulla continua restrizione calorica in relazione alla perdita di peso?” La risposta è stata negativa per due motivi. In primo luogo, i pochi studi effettuati sull’argomento non possiedono la sufficiente potenza per raggiungere una conclusione definitiva in proposito; in secondo luogo, anche nei pochi studi presentati, non si sono evidenziate significative differenze sulle risposte adattive alla restrizione calorica o un effetto più pronunciato sulla perdita di peso.

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Il Centro  è uno dei pochi che ha espresso un giudizio sulla dieta Mima Digiuno di Valter Longo

Gli assertori del digiuno intermittente, inoltre, promuovono questa metodica riferendo ad essa una capacità di intervenire nella prevenzione di patologie oncologiche. Tuttavia, a riguardo nulla vi è in letteratura: nessun trial clinico, nessuna ricerca epidemiologica e, conseguentemente, nessuna revisione sistematica e/o linea guida (2); si trovano solo sporadiche osservazioni assimilabili a teorie e supposizioni personali.

Non sembra esistere neppure un particolare entusiasmo da parte dei ricercatori nel disegnare studi adatti per essere condotti sul genere umano. Gli studi in corso sono pochi e molti non giungeranno a conclusione a causa della difficoltà di reclutare persone disposte a digiunare. Inoltre gran parte degli studi con un campione di volontari rappresentativo, sono stati interrotti per un elevato tasso di drop-out (abbandono) che ne è conseguito.

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La dieta mima digiuno nel libro di Valter Longo

L’ingiustificata disinvoltura nel proporre tale regime dietetico da parte di alcuni specialisti del settore, unita alla grande enfasi che tale metodica ha ottenuto sui media e social, ci induce a fare alcune considerazioni al riguardo. Posto che l’odierna visione della medicina basata sull’evidenza, pone alla base di qualsiasi scelta terapeutica l’esistenza di robuste prove di efficacia, associata all’accettazione da parte delle persone dell’importanza di seguire il trattamento, sembra che nel caso del semi-digiuno nessuna di queste componenti sia riscontrabile (3). Inoltre, se la scelta di un modello alimentare da seguire consiste nel raggiungimento di un miglior stato di salute, ci si chiede per quale ragione dovremmo seguire qualcosa di ancora non ben caratterizzato (digiunare una o due volte la settimana, digiuno totale accompagnato ad alimentazione ad libitum, ossia a piacere, nei giorni “normali”, o che altro?) e soprattutto per nulla studiato in modo minimamente rigoroso?

Perché dovremmo rinunciare ai regimi di consolidata efficacia, come il modello mediterraneo, oggi seguito da meno del 10% della popolazione? Se le ragioni che spingono a seguire la dieta mima-digiuno fossero legate alla perdita di peso, perché dovremmo consigliare ad una persona di digiunare in modo intermittente, invece di ricorrere a protocolli di dimostrata efficacia, ad oggi scarsamente utilizzati per ragioni non del tutto chiare. E ancora, è necessario rilevare quanto potenzialmente deleterio sia consigliare una qualunque forma di digiuno a giovani donne, che vogliono ridurre il peso, con il rischio che questo programma induca a un disturbo dell’alimentazione. Infine, non va sottovalutato l’impatto che tale metodica potrebbe avere, nello svolgimento delle attività lavorative e quotidiane, soprattutto se comportano un dispendio energetico elevato.

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La dieta mediterranea oggi è seguita da meno del 10% della popolazione

In conclusione, appare immotivato il credito di cui gode la terapia mima-digiuno, poiché causa una minore attenzione verso protocolli clinici sicuri, la cui efficacia nei riguardi della nostra salute e della riduzione del peso è stata ampiamente dimostrata e che oggi, malgrado ciò, continuano a essere trascurati, per l’immotivata attrattiva accordata a protocolli tanto suggestivi quanto vani e lontani da una possibile ed estesa applicazione pratica.

1) Radhika V. et al, Do intermittent diets provide physiological benefits over continuous diets for weight loss? A systematic review of clinical trials Molecular and Cellular Endocrinology Vol. 418, Part 2, 15 December 2015, Pages 153–172 Obesity

2) Harvie MN, Howell T.Could Intermittent Energy Restriction and Intermittent Fasting Reduce Rates of Cancer in Obese, Overweight, and Normal-Weight Subjects? A Summary of Evidence. Adv Nutr. 2016 Jul 15;7(4):690-705. doi: 10.3945/an.115.011767.

3) Sackett DL, Richardson WS, Rosenberg WMC, et al. Evidence-based medicine: how to practice and teach EBM. London (UK): Churchill Livingstone: 2000.

Dott. Francesco IarreraResponsabile Centro di Riabilitazione Nutrizionale

Dott. Faillaci Antonino, Medico Specialista Medicina Interna Responsabile Centro Metamorfosi

Riceviamo e pubblichiamo questa nota della Fondazione Valter Longo.

  1. Restrizione calorica, digiuno intermittente e Dieta mima digiuno sono pratiche e metodologie ben specifiche e tra loro significativamente diverse.
  2. Contrariamente a quanto riportato, la Dieta mima digiuno è oggetto di diversi studi clinici che ne testano l’efficacia nei confronti di patologie neoplastiche, come esempio riportiamo le referenze di almeno cinque studi già conclusi. Inoltre, esistono diversi studi clinici in corso su una vasta gamma di patologie, incluse quelle oncologiche.
  3. Vi sono diversi studi già pubblicati e almeno 38 studi clinici in ospedali americani ed europei il cui protocollo è già stato approvato dal comitato etico di riferimento. Ed altri ancora sono nella fase di definizione del protocollo.
  4. La percentuale di abbandono (25%) è in linea con la maggior parte degli studi nei quali si segue un intervento alimentare. Inoltre, meno del 10% ha abbandonato lo studio per ragioni dovute alla dieta.
  5. Gli effetti visti in laboratorio vanno ben oltre alla riduzione del grasso viscerale, dimostrando un aggiustamento di valori ematici (tra cui IGF-1, colesterolo, trigliceridi, glicemia, PCR) e una rigenerazione cellulare, segnalata da un picco di cellule staminali in circolazione.
  6. Non sono mai state rilevate connessioni di nessun tipo tra la Dieta mima digiuno e disturbi del comportamento alimentare, data la durata di soli cinque giorni, la supervisione medica o di un nutrizionista, l’organizzazione di 3-4 pasti al giorno e il divieto da parte di persone affette da anoressia e bulimia, di seguire la Dieta mima digiuno
  7. Nessun impatto negativo è mai stato ravvisato sulle attività lavorative quotidiane.
  8. Chi promuove la Dieta mima digiuno è generalmente d’accordo sull’adottare regimi alimentari salutari come la dieta mediterranea, e chi segue la dieta mediterranea può a sua volta seguire per due o tre volte all’anno la Dieta mima digiuno, senza problemi di incompatibilità.

Romina Ines Cervigni – Fondazione Valter Longo

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Stefano
Stefano
5 Novembre 2016 06:15

La dieta mima digiuno non ha come scopo il dimagrimento. Ha come scopo il rallentamento dell’invecchiamento cellulare e una diminuzione della probabilità di contrarre le malattie legate all’anzianità. La dieta mima digiuno ha l’obiettivo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia. Ecco il motivo di tanto clamore mediatico.
Dopo tanti anni buttati via a discutere della dieta dei colori, della dieta della bistecca, della dieta della zucchina e della dieta del peperone, molte gente si è resa conto che finalmente esiste una dieta che serve davvero a qualcosa.

luca
luca
Reply to  Stefano
10 Novembre 2016 23:52

Oltre al fatto …
Che a guarito malattie autoimmuni..
Cosa che la medicina tradizionale, non ne ha preso testa fino adesso….
Vedi dott.simeone
Dott.massimo melelli roia
Il secondo come un fratello per me,ho conosciuto tantissime persone guarire,provato anche da me stesso….

radar sette
radar sette
5 Novembre 2016 15:23

Non ho ancora provato questa dieta ma ho sempre creduto che digiunare ogni tanto possa fare bene alla salute. Ogni volta che ho saltato un pasto oppure ridotto il cibo mi sono sentita meglio, più serena e con più energia. Naturalmente ho un regime alimentare corretto, equilibrato e la mia salute è ottima. Non so su chi fa la chemio..

Sergio
Sergio
10 Novembre 2016 09:54

Non avevo mai sentito di questa tipologia di dieta quindi non posso esprimere un parere. Tuttavia penso che un digiuno ogni tanto, della durata di 12 o 24 ore, non faccia male al corpo, anzi. Però non va visto nell’ottica della diminuzione di peso (è come si mangia nei restanti 364 giorni che fa la differenza) ma come un periodo di riposo per il corpo durante il quale può depurarsi più facilmente; se facciamo un paragone con un PC possiamo dire che il processo di digestione impegna parecchie risorse del sistema, quindi terminandolo si liberano risorse per tutto il resto.

Non so se esistono studi a riguardo, parlo per esperienza personale: a volte quando non ho appetito evito di mettermi a tavola per abitudine e sento che il mio corpo poi sta meglio.
Come tutte le cose poi gli eccessi sono dannosi: chi impone al corpo digiuni troppo lunghi (e per me è un digiuno anche mangiare un frutto a pranzo) alla lunga ne risente: vitamine e minerali non sono dispersi nell’aria e quindi carie e malattie sono dietro l’angolo.

Paolo Gaetani
Paolo Gaetani
10 Novembre 2016 12:12

Penso anch’io che la dieta in questione non sia una dieta dimagrante (anche se si ha un iniziale effetto anche in questo senso e può essere seguita da un regime alimentare meno rigoroso, ma sempre ipocalorico), ma è una dieta “rigenerante”, se gli studi di Longo verranno confermati.
Intanto, sugli animali da laboratorio ha dato risultati incoraggianti.
E’ vero che una nuova teoria, per essere considerata efficace deve essere “Evidence based”, cioè confermata da studi controllati pubblicati su riviste scientifiche accreditate, ma, nell’attesa che questo avvenga (ci vuole tempo), la sensazione che un digiuno limitato e non assoluto depuri l’organismo io ce l’ho. D’altra parte le nostre abitudini alimentari sono diventate troppo inclini agli eccessi e la vera “Dieta mediterranea” credo che raramente si faccia più, anche in Italia.
Se è vero che, con questa dieta, si ottiene la distruzione delle cellule vecchie e danneggiate e la stimolazione della formazione di nuove dalle cellule staminali, già questa ipotesi giustifica il ricorso ad essa.

Roberto La Pira
Reply to  Paolo Gaetani
10 Novembre 2016 19:02

Forse una dieta senza “Evidence based” – come dice lei – dovrebbe avere meno risalto mediatico. Invece succede l’esatto opposto . ecco che Longo viene presentato come il guru della longevità per decine di milioni di italiani.

Emanuela
10 Novembre 2016 12:30

Come già commentato da Stefano, la dieta mima-digiuno del Dottor Longo non credo voglia essere una dieta dimagrante. Io, almeno, non ho ancora letto che abbia questo scopo:
https://www.ifom.eu/en/press-area/media_longo.php

Dal sito dell’IFOM: Adottare periodicamente una dieta a basso contenuto di proteine, per 5 giorni e sotto controllo medico, registra degli effetti positivi duraturi sullo stato di salute dell’organismo con cambiamenti in fattori di rischio associati a invecchiamento, patologie cardiovascolari, diabete, obesità e cancro…
https://www.ifom.eu/it/area-stampa/news-comunicati/singolanews.php?docuID=3698

Pietro
Pietro
10 Novembre 2016 14:53

L’intervento da voi pubblicato mi pare decisamente deludente. Il metodo Longo non si propone di far perdere peso ma di far stare meglio. E si basa su ricerche e sperimentazioni, anche sull’uomo, condotte dall’equipe di Longo e già pubblicato. Mi sovviene un dubbio: gli autori dell’articolo hanno letto il libro? o si sono basati sul sentito dire? dove effettuano le loro ricerche? Qui, secondo me, o c’è malafede, e posso comprenderlo, o c’è una clamorosa ignoranza, e mi rattrista molto.

Roberto La Pira
Reply to  Pietro
10 Novembre 2016 15:56

Abbiamo sentito più volte Valter Longo e il suo staff.

Vincenzo Giordano
Vincenzo Giordano
Reply to  Pietro
10 Novembre 2016 23:57

Mi associo al commento. Bisogna prima informarsi.

Valentina Romano
Valentina Romano
Reply to  Pietro
11 Novembre 2016 11:12

Condivido pienamente.
E’ evidente che non hanno approfondito.
Farlo apparire come l’ennesima dieta del momento, è assolutamente fuorviante.

Paolo
Paolo
10 Novembre 2016 16:16

Chi ha scritto l’intervento non solo credo non abbia letto le pubblicazioni scientifiche del Dott. Longo né credo abbia letto il libro perché altrimenti non si sarebbe nemmeno posto alcune domande.
Infatti si parla della Dieta della Longevità da seguire nei giorni normali (e non di alimentazione a piacere) insieme ad esercizio fisico, restringimento della finestra temporale in cui si consumano i pasti e altre indicazioni.
Il Dott. Longo è molto cauto e prudente nel mostrare i risultati ed è ben consapevole dell’importanza di test fatti su grandi numeri, comunque, quello che risulta è molto chiaro e oggettivamente conferma tutte le sue ipotesi.
Infine come osservato da altri la dieta del Dott. Longo non ha come obiettivo il dimagrimento ma è una dieta che passando dal mantenimento del peso ideale ha come scopo la rigenerazione (e ringiovanimento) delle cellule che compongono il corpo umano.

Mario
Mario
10 Novembre 2016 16:56

Mi unisco al coro di commenti postati precedentemente. La dieta mima digiuno non va assolutamente intesa come dieta dimagrante (forse il termine dieta porta la mente a pensare solo in quella direzione) ed in ogni caso andrebbe seguita sotto controllo medico, come indicato dal professor Longo. Si tratta di suggerimenti per una corretta e sana alimentazione che, tra le varie, indica anche di evitare il consumo di carne rossa, non esattamente una novità. Aggiungo inoltre che casi di sperimentazione in questo senso presso cliniche nord europee sembrerebbero dare ottimi risultati. Ritengo che il comunicato del nutrizionista e del collega specialista sia totalmente fuori luogo.

Chiara Ghiron
Chiara Ghiron
10 Novembre 2016 17:06

La dieta mima-digiuno non è disegnata per avere un effetto dimagrante. Questo scalpore mediatico è legato ad alcuni programmi televisivi poco seri e questa vostra serie di articoli non fa altro che propagare la disinformazione.

elisa
elisa
10 Novembre 2016 17:54

Concordo pienamente con l’intervento di Pietro, l’articolo suona travisante del senso degli studi a cui si fa riferimento, come se lo scrivente non si fosse informato, o stesse scrivendo sulla base di propri pregiudizi.
Decisamente scadente,questa è didinformazione. Peraltro l’esperto intervistato mi da l’impressione che abbia come scopo principale quello di difendere il suo metodo di lavoro.

Paolo
Paolo
10 Novembre 2016 17:55

Evidentemente chi ha scritto l’intervento non ha letto il libro del Dott. Longo altrimenti non si sarebbe posto alcune domande e non avrebbe fatto certe critiche.
Infatti nei giorni “normali” non si parla di alimentazione “a piacere” ma di Dieta della Longevità da seguire insieme all’esercizio fisico e altro.
Viene mostrato come la dieta mediterranea, quella vera, non raggiunge i risultati della DMD.
Si consiglia la Dieta Mima Digiuno NON per perdere peso ma per invertire i processi di invecchiamento cellulare (innescando processi di ringiovanimento) o addirittura bloccare la crescita di cellule dannose.
Si raccomanda di interpellare un medico o un nutrizionista prima di intraprendere la DMD in modo da non incorrere in gravi deficit nutrizionali.
Il Dott. Longo è molto prudente nonostante i risultati dei suoi test, sebbene non fatti su larghissima scala, confermino tutte le sue ipotesi.
Mi sembra che si debba superare l’ostinazione nell’associare il concetto di dieta, banalmente, alla perdita di peso!

Paolo Gaetani
Paolo Gaetani
10 Novembre 2016 20:37

Secondo me questa dieta ha avuto questa eco perchè finalmente dice cose che molti già pensavano. Che la carne non faccia bene è anche dimostrato scientificamente, altrimenti i milioni di vegani e vegetariani sarebbero da considerare solo dei fanatici… Probabilmente gli studi di Longo non sono stati finanziati perchè questa dieta, praticamente, non costa nulla, in quanto si può fare facilmente anche senza il kit che è in commercio negli USA…

Valentina
Valentina
10 Novembre 2016 20:45

Anch’io mi associo con stupore al coro di chi ha ravvisato disinformazione in questo articolo, dieta dimagrante???? Forse siete incorsi in uno scambio di persona……e di dieta!!!!

tino
tino
10 Novembre 2016 23:56

Il digiuno terapeutico è vecchio quanto l’uomo il quale quando ammalato tende naturalmente a non mangiare come fanno gli animali, digiunano. Si veda questo articolo sul digiuno terapeutico
http://www.pillole.org/public/aspnuke/downloads/documenti/digiunoterapeutico.pdf e soprattutto la bibliografia molta in full text. Attenzione, però, non ci sono evidenze in letteratura sul lungo periodo. Pare che faccia bene sui fattori di rischio, si veda quello che ho trovato in letteratura. Lo studio CALERIE http://biomedgerontology.oxfordjournals.org/content/70/9/1097.full.pdf e una revisione sistematica di RCT http://ajcn.nutrition.org/content/102/2/464.full.pdf
Ma se cerchiamo in rete apriti cielo. Trovo questo sito https://authoritynutrition.com/10-health-benefits-of-intermittent-fasting ma se cliccate sulla bibliografia notate che sono tutti studi su animali. Per farla breve per stare bene e vivere a lungo, una dieta mediterranea e molta attività fisica stando lontano da vizi (fumo per esempio) ed eccessi basta e avanza. Poi quello che conta è la genetica. Queste cose vanno affrontate con la mente libera da pregiudizi secondo la maieutica: io so di non sapere. Scusate la lunghezza.

Antonietta
Antonietta
11 Novembre 2016 00:03

Evidentemente gli specialisti autori di questo intervento non conoscono le pubblicazioni del Prof. Longo, altrimenti non avrebbero fatto simili pesanti affermazioni sul suo operato e sui risultati di 25 anni di ricerca.
Mia figlia, purtroppo affetta da carcinoma polmonare al quarto stadio, da aprile sta affiancando alla terapia oncologica il regime dietetico del prof. Longo per 5 giorni ogni mese, naturalmente seguita – gratuitamente – da uno specialista da lui indicatoci; tutto questo fatto da lei con entusiasmo, dato che la terapia oncologica, COSI’ COADIUVATA, continua a funzionare bene, oltre le aspettative.
Quindi esorto i dottori Iallera e Faillaci, probabilmente colpiti negativamente dal clamore mediatico, a documentarsi meglio prima di fare simili affermazioni: il dimagrimento e’ l’ultimo degli obbiettivi!

ezio
ezio
11 Novembre 2016 11:01

Riporto un mio commento ad un precedente articolo sul tema, per dare un contributo alla discussione ed all’isterismo dietetico nazionale.
“La dieta della longevità è una correzione allo stile di vita deviato dall’errata convinzione che benessere significhi fare quello che ci pare, mangiando tutto ciò che ci piace, tutti i giorni, senza fare i conti con l’oste del nostro corpo.
La dieta mima digiuno è un regime dietetico terapeutico, messo a punto su basi scientifiche genetiche e realizzabile in caso di necessità, solamente sotto controllo medico, per problemi patologici anche gravi, in abbinamento e sostegno ai trattamenti medici e farmacologici.
Confondere le due cose non è serio ed è grave se si banalizzano entrambe, scambiandole per una dieta dimagrante.
I divulgatori facciano in modo che questo non avvenga, perché a mio parere potrebbe fare dei danni ai fai da te ed indirettamente alla ricerca del Dr. Longo.
Sull’efficacia del regime alimentare, saranno i medici curanti a documentarne gli effetti con le analisi mediche, mentre per la longevità ci vorrà un po’ più di tempo ed il controllo di altri parametri indicatori di benessere, ma se risulterà efficace in terapia, è logico sperare anche in un buon metodo di prevenzione.
infine ribadisco che l’impiego iniziale del kit, rassicura anche il medico curante che il paziente non abbia carenze e che la dieta sia un buon supporto medico, abbinato al trattamento farmacologico prescritto.
Tutto il resto mi sembrano speculazioni inutili e dannose, come la falsa dieta dimagrante derivata dal regime dietetico consigliato e ci si può far del male in tanti modi, a partire dal regime vegan tanto di moda, se banalizzato da un fai da te incosciente”.

Valentina Romano
Valentina Romano
11 Novembre 2016 11:05

Scusate, di solito scrivete articoli interessanti, ma questo presunto “nutrizionista” che dice cose da cui risulta evidente che non ha letto NULLA di ciò che propone Valter Longo?!?
Questa è DISINFORMAZIONE e affossamento ingiustificato di ricerche SCIENTIFICHE, che non sono ancora concluse certo, come lui stesso afferma sempre, ma che stanno dando risultati promettenti, e questo è riconosciuto dalla comunità scientifica in generale.
Quindi il nutrizionista sotto casa per cortesia, che non si informa a dovere prima di fare generiche affermazioni, imprecise quando non false (chi ha parlato di dieta dimagrante? chi dice di abbandonare la dieta mediterranea?!? ecc ecc) lasciatelo a qualcun altro e rimanete a fare informazione seria.

Roberto La Pira
Reply to  Valentina Romano
11 Novembre 2016 12:15

Il discorso dieta viene fatto sempre nei suoi interventi …..

Pietro Berardi
Pietro Berardi
11 Novembre 2016 13:15

Certo che Longo parla di dieta, non per nulla si chiama DMD dieta mima digiuno, ma non nel senso di dimagrante! A differenza di tutte le altre diete, più o meno fantasiose e che promettono dimagrimenti inverosimili e corpi da urlo, il regime di Longo promette, e con solide basi scientifiche, di ridurre i fattori di rischio della malattie del benessere e di risollevare le difese immunitarie compromesse nei casi di malattie in atto, come tumori, diabete, allergie ecc.

Emanuela
Reply to  Pietro Berardi
14 Novembre 2016 17:31

Dal dizionario Treccani online: dieta Nell’antica medicina greca, il complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo ecc.) atte a mantenere lo stato di salute. Nell’accezione moderna, una prescrizione alimentare ben definita, in termini qualitativi e soprattutto quantitativi, mirante a correggere particolari condizioni cliniche a scopo terapeutico, preventivo o sperimentale….
http://www.treccani.it/enciclopedia/dieta/

ezio
ezio
14 Novembre 2016 18:19

D’accordo con le corrette definizioni della Treccani, ma nella realtà di tutti, anche se scorretta ed impropria, la dieta è quella dimagrante.
Per questo motivo ogni volta che un nutrizionista, scienziato o ricercatore parla o scrive di un stile di vita o regime terapeutico usando la parola dieta, tutti pensano alla dieta dimagrante.
Sarà improprio ma l’isteria collettiva del dimagrimento di massa, ogni volta che legge la parola dieta, la prende per una tecnica dimagrante.
Al contrario chi ha una patologia metabolica, difficilmente fa da se ma si rivolge ad uno specialista che gli prescrive una vera dieta personalizzata.

tino
tino
18 Novembre 2016 16:38

Scusate ma parlate di solide evidenze, ma per favore in ambito scientifico quando si fanno affermazioni occorre citare le fonti bibliografiche che dimostrano quello che si dice. Mi potete dare qualche fonte bibliografica a sostegno delle tesi del dott. Longo sull’uomo?