Supermercato Lidl di via Saccardo a Milano Lambrate giovedì 6 aprile, ore 10. Una signora a pochi metri di distanza da me, con fare deciso, prende cinque confezioni di salsicce di suino alla toscana dal banco frigo e le mette nel carrello soddisfatta. Con discrezione guardo i prodotti e scopro che sulle vaschette, a fianco dell’etichetta, compare un bollino con la scritta ‘30% ribassi. Approfittane ora’. Le chiedo spiegazioni e mi risponde che sono prodotti con una scadenza molto ravvicinata (in genere 24-48 ore) e quindi per evitarne lo spreco sono venduti con lo sconto. Il discorso prosegue e la signora mi dice che ne cucina una parte subito, mentre l’altra la conserva nel congelatore.

Subito dopo un addetto del supermercato precisa che ogni giorno aggiungono bollini arancioni ai prodotti in scadenza e lo sconto arriva al 50% per quelli da consumare in giornata. L’ultima frase mi colpisce di più, perché sottolinea che questi prodotti in genere si vendono tutti. Resta il fatto che nessun cartello spiega perché il prodotto è così tanto scontato e anche l’etichetta non è chiara.

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Nei supermercati Lidl sui prodotti in scadenza compare la scritta ‘30% ribassi. Approfittane ora’

La stessa mattina entro nel supermercati Esselunga della zona e chiedo all’ingresso dove posso trovare i prodotti scontati perché hanno una data di scadenza ravvicinata. L’incaricato mi risponde gentilmente che non esiste una zona dedicata, per cui bisogna frugare negli scaffali dei reparti e questi prodotti si riconoscono perché sulla vacchetta compare un bollino con la scritta ‘Sconto 40%. Lo sconto viene effettuato alla cassa’ senza cartelli o spiegazioni particolari.

Il problema è che individuare i prodotti vicini alla scadenza scontati non è facile perché i bollini con sconti del 20, 25, 30 e anche 40% compaiono su altri prodotti e da un punto di vista grafico sono pressoché identici, cambia solo il colore dello sfondo che nel caso dei prodotti in scadenza è giallo e rosso, mentre per quelli in promozione da volantino è giallo e blu. C’è quindi il rischio di comprare un prodotto in scadenza e di metterlo in frigorifero, salvo poi scoprire dopo un paio di giorni che non si può consumare avendo superato la data indicata. Anche Esselunga, quindi, come Lidl, non comunica in modo chiaro ai clienti che sta vendendo prodotti in scadenza.

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Nei supermercati Esselunga i prodotti in scadenza si differenziano per il colore rosso dell’etichetta

Nel supermercato Unes di via Durazzo, a poche centinaia di metri da Esselunga, la scena è sempre la stessa. Il personale mi indica una corsia con un cartello dove compare la scritta ‘100% di bontà a prezzo ribassato’ e il disegno stilizzato di una sveglia con la scritta ‘Last minute’. Questo è il modo per indicare ai clienti che sullo scaffale ci sono prodotti scontati con una scadenza ravvicinata. Nel settore ortofrutta trovo diverse confezioni di insalata in busta scontate del 50% (da 1,69 a 0,84 € che scadono il giorno dopo). I petti di pollo bio scadono nella stessa giornata e per questo il prezzo si riduce della metà (da 10,53 €/kg a 5,26). Anche nel reparto latticini si nota un cartello ben visibile cin diversi prodotti Last Minute. C’è la pasta sfoglia Buitoni scontata del 50% che scade dopo due giorni, i dessert  Nestlé Fruttolo venduti a 1,39 anziché 2,79 € perché scadono due giorni dopo. Nel settore del pesce fresco si vede una confezione di insalata di polpo con il prezzo dimezzato del 50% (da 8,99 a 4,49 €) da consumare entro 24 ore.

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Nei supermercati Unes sui prodotti in scadenza compare la scritta “Prodotto Last minute”

Nella Coop in via Palmanova, sempre a Milano, c’è una zona spaziosa posizionata al centro del supermercato con un grande ripiano frigorifero con la scritta gialla a caratteri cubitali ‘Offerte LAST MINUTE grandi sconti’. Sul ripiano trovo una Faraona in parti Coop e sull’etichetta compare la scritta ‘OCCASIONE MC – MANGIAMI SUBITO’ con un prezzo quasi dimezzato (da 4,47  a 2,50 €) e una data di scadenza che indica il giorno dopo. C’è anche una confezione di lonza di suino a tranci con un prezzo che passa da 4,33 € a 2,50. C’è anche il pollo italiano delle Fattorie Natura che viene proposto con il 50% di sconto (da 5,84 a 3 €/kg perché scade lo stesso giorno) e il filetto di suino che costa 14,99 €/kg ma viene venduto a poco più della metà perché in scadenza.

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Nei supermercati Coop sui prodotti in scadenza compare la scritta ‘Occasione MC mangiami subito¢

In un piccolo supermercato Carrefour in via Carducci nel centro di Milano i prodotti freschi in scadenza sono venduti con il 30% di sconto alla cassa. Si riconoscono perché riportano un bollino verde con l’indicazione dello sconto e la scritta ‘-30% ULTIMI GIORNI RISPARMIO ANTISPRECO’. Sugli scaffali abbiamo trovato confezioni di rucola marchiata Carrefour, ravioli freschi del Pastificio Novella e anche una salsa di noci.

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Nei supermercati Carrefour sui prodotti insomma cadenza compare la scritta ‘-30% ULTIMI GIORNI RISPARMIO ANTISPRECO’

Da Pam invece il bollino è rosso indica “30% sconto alle casse “. Si trova su diverse confezioni di insalata in busta e su alcune zuppe e passati di verdure freschi. Anche in questo caso come da Esselunga non si precisa il motivo dello sconto, per cui c’è il rischio di comprare senza saperlo un prodotto a minor prezzo ma da consumare entro 24-48 ore.

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Nei supermercati Pam il bollino rosso con la scritta ‘30% sconto alle casse¢ indica i prodotti in scadenza

Anche alla Conad di via Venini a Milano ci sono i prodotti in scadenza venduti a prezzo scontato ed è forse l’unico supermercato che lo indica in modo chiaro. Sulle confezioni si trova infatti un bollino abbastanza grande di colore arancione con l’indicazione dello sconto (-30%) e la scritta ‘PRODOTTO VICINO ALLA SCADENZA -30% SCONTO ALLA CASSA’. Il consumatore difficilmente può sbagliare, anche perché gli altri cartellini che indicano promozioni o offerte speciali sono molto diversi.

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Da Conad selle confezioni in scadenza compare la scritta molto chiara ‘PRODOTTO VICINO ALLA SCADENZA -30% SCONTO ALLA CASSA¢

In questo giro fra supermercati una cosa ci ha colpito: non abbiamo trovato latte fresco in prossimità della scadenza venduto con lo sconto. Forse è un caso, ma c’è il forte sospetto che questo succeda perché gli accordi con i fornitori prevedono il ritiro delle confezioni uno-due giorni prima della scadenza senza penali per il punto vendita. Così facendo buona parte di queste confezioni di latte fresco di alta qualità ancora ottimo da bere, finisce in discarica o vene destinato all’alimentazione animale.

Le modalità di presentazione dei prodotti in scadenza che abbiamo descritto nell’articolo riguardano i punti vendita indicati. Può accadere che altri negozi della stessa catena utilizzino sistemi differenti. La cosa certa è che la scelta di vendere i prodotti vicini alla scadenza con un forte sconto è interessante, ma va comunicata in modo chiaro e trasparente al consumatore. La cosa non è difficile, come dimostra la scelta di Conad e, solo in parte, di Unes e Coop. Negli altri casi, le modalità non sono così immediate e  di facile comprensione. L’invito che rivolgiamo ai gestori delle catene è di indicare bene su un bollino ben posizionato e diverso da tutti gli altri che si tratta di un prodotto in scadenza. Mandateci le vostre segnalazioni.

© Riproduzione riservata – Foto: ilfattoalimentare

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Alberto
Alberto
18 Aprile 2023 08:54

Volevo segnalare che alla Lidl dove vado io (Vicenza) si trova molto spesso il latte fresco col bollino arancione dello sconto 30%, a volte anche 50% – però in effetti in altri supermercati non mi è mai capitato di vederne

Gabriele
Gabriele
18 Aprile 2023 11:34

Mi sembra allucinante il caso della signora che compra le vaschette, con l’idea di metterne una parte nel congelatore, pure scontati, c’è il decreto legislativo 166 del 2016 che parla chiaro più altre circolari Ministeriali, emesse come “linee guida”: l’Operatore del Settore Alimentare dovrebbe di principio lasciare almeno qualche giorno, non 24 ore, o a volte anche meno, perché c’è un discorso legato alla shelf-life del prodotto e le cariche microbiche del prodotto, che sinceramente in salsicce, comunque, sono a fine vita commerciale e pure che vadano cotte, in ogni caso i tempi di messa in offerta, come contrasto allo spreco dovrebbe dare un pò più di agio al consumatore, oltretutto, la congelazione non è che abbia un azione battericida, ma più che altro batteriostatica, quindi qualche batterio eventualmente patogeno presente possiamo anche inattivarlo, ma non è che è un trattamento tale che consente l’abbassamento della carica microbica della salsiccia, senza contare che nei banchi carne, durante la vita da scaffale i beni vengono presi e lasciati in continuazione, nei migliori dei casi nel reparto stesso, altre volte lasciate in cassa, non si sa quante ore, e ciao ciao, si saluta l’osservanza della catena del freddo…

Orval83
Orval83
Reply to  Gabriele
19 Aprile 2023 10:11

Non ho capito, vorresti le salsicce scontate con ancora diversi giorni di vita fino alla scadenza? Apperò…

Gabriele
Gabriele
Reply to  Orval83
19 Aprile 2023 11:26

Mai scritto “diversi giorni” nel commento, ho semplicemente rilevato che le derrate in offerta per la lotta allo spreco, perchè questo è l’ambito, dovrebbero offrire almeno qualche tempo in più, quindi non 24 ore, ma almeno 36 ore, parlavo proprio in termini di giorni come lasso temporale in ore, non in giorni come vita di scaffale, e poi l’altro aspetto è che molte volte la data di scadenza viene ampiamente superata, personalmente ho trovato prodotti in offerta con quattro, anche sette, giorni oltre la data di scadenza, ecco perchè ho ritenuto di scrivere il commento, la signora che ha preso le salsicce, con la data in prossima scadenza chiaramente cuocendole accuratamente annulla il rischio, ma quante persone si rendono conto delle date di scadenza riportate, se vengono lasciate le confezioni anche oltre la scadenza e già c’è un problema di informazione perchè il consumatore medio l’etichetta nemmeno la legge…
Questo è l’aspetto che mi preoccupa, ed è un aspetto comune a tutte le catene, dal Discount, alla catena di supermercati più rinomata che ci sia, almeno nella mia città.

Gabriele
Gabriele
Reply to  Roberto La Pira
19 Aprile 2023 13:18

Si è vietato, ma stranamente gli addetti nei punti vendita o non sono formati, oppure sono smemorati, finchè non capiterà un bel controllo da parte dell’autorità competente, che gli ricorderà quali sono le leggi, sa quante volte ho discusso, oppure rimosso personalmente confezioni con la data di scadenza superata? Ho perso il conto, senza contare, che i bollini dell’offerta molto spesso vengono messi proprio sull’etichetta andando a coprire informazioni essenziali, anche nell’articolo proposto, molto interessante, perchè ci sta dando occasione di confronto vi sono le etichette di offerta, che coprono in parte le informazioni in etichetta. Quindi mi viene una domanda ulteriore: qualora l’etichetta dell’offerta “anti-spreco” coprisse informazioni riportate sull’etichetta originale, qualsiasi essa sia, tipo per esempio coprendo parte dell’elenco degli ingredienti, oppure parte della denominazione commerciale (Come in alcune foto dell’articolo, le salsicce, oppure andando a coprire le indicazioni di preparazione oltre che le informazioni su dove sia stata lavorato il pollo, “quarto posteriore di pollo”, vi è l’etichetta dell’offerta, che però va a coprire l’indicazione del marchio d’identificazione); o in altri casi addirittura andando a coprire la data di scadenza stessa, senza che venga riportata sulla stessa etichetta di offerta, oppure coprendo l’elenco degli ingredienti e di conseguenza rendendo impossibile stabilire per una persona allergica se vi è la presenza o meno di eventuali allergeni, o per consumatore non allergico, l’informazione rispetto alla composizione, stessa cosa con le tabelle nutrizionali, quante volte ho trovato le tabelle coperte…
Immagino si possano ravvisare dei reati, tipo contraffazione,..
P.s. Mi dispiace sembrare insistente, ma la spesa penso sia uno dei più grandi livellatori sociali 😉

Paolo
Paolo
Reply to  Gabriele
19 Aprile 2023 15:07

Buongiorno, lavoro nel settore, gli operatori alimentari quando devono stabilire la vita di un prodotto (attraverso analisi nel tempo) le assicuro che stanno anche molto sotto a quella che sarebbe la scadenza ; ad esempio se attraverso le analisi relativamente ai patogeni ricercati il prodotto è sicuro per 10 giorni verrà indicata una scadenza non di 10 giorni ma neanche di 9 o 8, a volte veramente molto meno. C’è poi il problema che riguarda la gestione del prodotto lungo la filiera fino al consumatore (e direi anche del consumatore stesso presso il suo domicilio) quindi trasporto, magazzinaggio, esposizione per la vendita ecc…tutti punti che però dovrebbero essere monitorati. Infine per gli alimenti da consumare cotti il problema si andrebbe ad azzerare (salvo casi di contaminazione crociata per scorretto uso da parte del consumatore).

Riccardo
Riccardo
18 Aprile 2023 13:27

Buongiorno, voglio segnalare che il supermercato Bennet propone una sezione dedicata per i prodotti in scadenza al 50%, dove qualche volta ho trovato latte fresco; invece nel caso di frutta e verdura viene venduta a 0.69 €/kg.
Preciso che il Carrefour della mia zona propone il 50% per i prodotti in scadenza.
Preciso che io non sono solito comperare questa categoria di prodotti con uno sconto del 30%: per me 40-50% è lo sconto da applicare perché per il 30% in meno allora lo compro fresco oppure viro su altre marche.
Trovo molto strano che Bennet, Esselunga, Coop riescano a vendere tutta la carne senza buttare via niente perché mettono in sconto soltanto la carne dei marchi (Amadori, Aia, Il Vitello di Casa Vercelli, ecc.)…
Buona giornata
Riccardo

Giuseppe
Giuseppe
Reply to  Riccardo
9 Maggio 2023 09:12

Le catene che hanno anche la gastronomia interna facile che utilizzino parte dei prodotti vicino alla scadenza per i loro preparati/piatti pronti invece di scontarli col rischio poi di buttarli. E la trovo anche una cosa giusta.
Personalmente, nei punti vendita che li propongono, faccio sempre una capatina nella zona “ancora buoni” e finora trovato una sola “fregatura” con dei ravioli immangiabili e poi sempre cibi ok

Gianni
9 Maggio 2023 10:47

Volevo rappresentare che i prodotti prossimi alla scadenza proposti in sconto, specie quelli da banco frigo, non sono in condizioni ottimali e sono ai limiti delle possibilità di consumo. A volte Ho evitato di mangiare, dopo averli acquistati in sconto, prodotti prossimi alla scadenza come salmone, formaggi molli, lattughe.

Alessandro murgia
Alessandro murgia
9 Maggio 2023 11:24

Il latte fresco in scadenza o appena scaduto può essere utilizzato anche per produrre formaggio. Così mi ha detto un tecnico di un caseificio. Sarà vero?

Remo Balducci
Remo Balducci
9 Maggio 2023 17:31

Forse nei supermercati Coop a Milano gli sconti non sona chiari.A Bologna c’è un frigo dedicato a tutti i porodotti in scadenza 24/48h scontati 30/50%,basta prenderli in mano e leggere la data di scadenza.più chiaro di così non so come si possa fare.

Rossella Salmoiraghi
Rossella Salmoiraghi
10 Maggio 2023 08:11

Condivido il vostro articolo e aggiungo: all’IPER di Solbiate Olona in provincia di Varese i prodotti vicini alla scadenza sono messi (meglio sarebbe dire buttati X come sono presentati) in una vasca frigo aperta e non gestita. Sembra un box con prodotti di rifiuto che non invoglia alcun acquisto. Nessuna ulteriore info. viene data se non sull’etichetta

Mauro Salvemini
Mauro Salvemini
10 Maggio 2023 12:01

Ottimo articolo

ilaria
30 Agosto 2023 11:10

Ho letto con molto interesse l’articolo in oggetto del Dott. La Pira. Acquisto prodotti in scadenza ogni volta che posso, sia per evitare il più possibile sprechi che per limitare i costi della spesa.

Ho un grande dubbio e né nell’articolo, né nei commenti ho trovato la risposta: se un prodotto è in offerta sul volantino del punto vendita, quando alcune confezioni sono in scadenza è lecito applicare il ribasso legato alla scadenza sul prezzo DI BASE, anziché su quello riportato sul volantino? Perché, nel secondo caso, il risparmio si perde quasi totalmente. Mi è successo presso L’EKOM di Castagnole Piemonte, dove tra l’altro “per errore” (sic!) avevano scritto sul cartellino il prezzo della promozione meno 50% per la vicinanza della scadenza. Queste due pratiche mi rendono perplessa, oltretutto se da altre parti applicano la riduzione-scadenza sul prezzo già scontato non sarà mica perché sono stupidi! Ci sarà una normativa al riguardo… o no?
Grazie mille!
Saluti cordiali
Ilaria