Il 2 settembre 2015 il Corriere.it ha pubblicato un lungo articolo di Elena Meli sull’olio di palma in cui Andrea Ghiselli, ricercatore Crea Nutrizione (Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) ex Inran, esprime un parere tutto sommato favorevole all’impiego dell’olio tropicale nei prodotti da forno. Ghiselli da anni gestisce un blog di nutrizione sul sito del Corriere.it e viene intervistato spesso su argomenti alimentari da riviste e quotidiani, oltre ad essere relatore in convegni e incontri come il prossimo che si terrà a Milano il 19 settembre sulle merendine, organizzato da una fondazione (NFI) finanziata dalle principali industrie del settore alimentare.
Il conflitto di interessi nel CREA Nut
Il medico viene considerato un ‘portavoce’ ufficioso del principale ente di ricerca sulla nutrizione in Italia, il Crea Nut, alle dipendenze del Ministero delle Politiche agricole. La questione è che Ghiselli pur essendo un ricercatore pagato da un ente pubblico ha anche diverse consulenze e incarichi che lo hanno portato a lavorare a stretto contatto con l’industria alimentare. Secondo le informazioni che abbiamo raccolto è membro del Comitato scientifico di Assolatte (Associazione italiana lattiero casearia) e per la stessa associazione ha coordinato il periodico di notizie online L’attendibile scrivendo diversi articoli (l’ultima retribuzione risale al settembre 2014) e fa parte parte del comitato scientifico.
Ghiselli è anche membro del panel scientifico di AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane che raccoglie marchi come Ferrero, Barilla, Bauli…) e per questo incarico è stato retribuito fino a 8 mesi fa. Per capire meglio, stiamo parlando delle aziende che hanno lanciato pochi giorni fa una campagna di centinaia di migliaia di euro a favore dell’olio di palma su quotidiani come il Corriere della sera, La Repubblica, La Stampa, Il Resto del Carlino… In questo contesto risulta alquanto curioso che Ghiselli venga intervistato come unico nutrizionista in un articolo del Corriere.it sulla questione dell’olio tropicale.
I tanti incarichi di Andrea Ghiselli
C’è di più, secondo quanto riportato in un’interrogazione presentata dall’onorevole Alessio Tacconi nel maggio 2014, Ghiselli ha avuto anche un rapporto di collaborazione con la Fondazione Danone. Questa partecipazione secondo quanto riportato in rete sul sito dell’Istituto Danone è ancora in essere. Non si tratta di una questione privata visto che il suo incarico all’interno del Crea Nut è di formulare un parere scientifico sull’olio di palma e di aggiornare le nuove Linee Guida per una sana alimentazione degli italiani 2015. Stiamo parlando del documento principale sul modo di alimentarsi degli italiani preso come modello di riferimento scientifico in tutte le diete e da tutti gli ospedali e dai dietisti oltre che dalle stesse aziende per definire i prodotti e i regimi alimentari. Per la cronaca va detto che il ricercatore ha fatto parte anche del gruppo di nutrizionisti che ha redatto l’edizione precedente.
È legittimo chiedersi quale affidabilità e quale indipendenza possa avere una persona che da anni collabora, dietro compenso, con le principali aziende del settore alimentare. In politica si parla di conflitto di interessi e lo stesso vale anche nel mondo scientifico. Per concludere, Ghiselli è anche coordinatore scientifico del sito Merendineitaliane.it (così almeno risulta dalla scheda sul sito). Si tratta di uno spazio finanziato dai principali produttori italiani di biscotti e merendine. A qualcuno tutto ciò può sembrare normale, a noi la questione risulta di una certa gravità.
Eliminare il conflitto di interessi
A Salvatore Parlato, commissario del Crea Nut e diretto superiore del ricercatore chiediamo se questi incarichi siano compatibili con l’articolo 26 del codice disciplinare in vigore nel suo istituto che vieta di “accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità in connessione con la prestazione lavorativa e di astenersi dal partecipare all’adozione di provvedimenti degli Enti che possano coinvolgere direttamente o indirettamente interessi propri”. Al commissario del Crea Nut chiediamo che vengano presi provvedimenti per eliminare eventuali conflitti di interessi. Sarebbe spiacevole scoprire che le nuove Linee Guida per una sana alimentazione degli italiani sono state redatte da ricercatori collegati ad aziende private.
Dopo la pubblicazione sul Corriere.it dell’articolo sull’olio di palma, all’interno del quale viene intervistato più volte Ghiselli in qualità di portavoce del Crea Nut, abbiamo segnalato il conflitto di interessi alla redazione e ora nell’articolo è comparsa una nota che evidenzia il duplice ruolo di Ghiselli come ricercatore e consulente. La nota amara è che il Corriere della sera per la seconda volta, scrivendo sull’olio tropicale, fa un generico richiamo alla petizione senza citare gli autori. Per la precisione va detto che in seguito alla nostra campagna contro l’invasione del palma, la vendita dei prodotti con olio tropicale è diminuita, e le aziende ora cercano di recuperare in tutti i modi una situazione che ormai è sfuggita di mano.
Andrea Ghiselli
Laureato in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in medicina interna, attualmente dirigente di ricerca del CREA-NUT (Centro di Ricerca per gli Alimenti e la NUTrizione del CREA è il responsabile scientifico della revisione 2015 delle Linee Guida per una sana alimentazione degli italiani e ha fatto parte del gruppo di esperti che ha redatto l’edizione precedente. Fa parte del Gruppo di lavoro per la revisione dei Livelli di Assunzione di Riferimento-LARN e membro della Commissione Unica per la Dietetica e la Nutrizione, e della Commissione per la Ristorazione Scolastica presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Docente presso il corso di Laurea di primo livello per Dietista dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Responsabile Forum Nutrizione su Corriere.it. Consulente per l’Autorità Garante Concorrenza Mercato (scheda tratta dal sito dell’Università di Roma).
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
https://www.youtube.com/watch?v=ssEm-Fn7p3s
il professor nutrizionista raccomanda di inserire merendine nell’alimentazione di tutti i giorni…..se lo dice lui
Pazzesco!
Ma scusate, ma se anche voi prendete soldi dalla pubblicità di ditte alimentari e comunque vi impegnate a garantire la vostra totale indipendenza e credibilità, perché Ghiselli non può essere credibile? Non voglio difendere Ghiselli, ma se lo si critica non dovreste avere fonti di guadagno da pubblicità alimentari!
Diversamente, io credo, che come ci si può fidare di voi ci si debba fidare di Ghiselli, tanto in Italia se uno è corrotto il modo per avere soldi lo trova comunque.
Infine, invece, concordo col fatto che se esiste un articolo del codice disciplinare che vieta ciò che fa Ghiselli, allora va applicato!
Prima di tutto non siamo alle dipendenze del Ministero delle politiche agricole come Ghiselli, secondo non redigiamo documenti di valore pubblico destinati a 60 milioni di italiani, terzo noi dichiariamo la nostra indipendenza e rispettiamo la deontologia professionale. Ghiselli si è sempre firmato come dirigente dell’Inran prima e del Cra Nut ora dimenticando un evidente conflitto di interessi
Concordo con lei, il mio era un semplice discorso di coerenza, e perciò personalemte il dubbio resta comunque. Un conflitto di interessi, poi, resta tale sia se evidente sia se non lo evidenzia nessuno. Voi come testata giornalistica siete molto bravi e dunque avete il vostro peso su quanti vi leggono e fanno scelte dettate dai vostri articoli. Non tolgo nulla alle vostre accuse nei confronti di Ghiselli che dovrebbe opportunamente evitare di mettersi in difetto ( ma son certo che anche lui rispetti la sua deontologia professionale), ma, vi suggerivo, dovreste farlo anche voi per primi. Un pò come il “Fatto Quotidiano” che non chiede finanziamenti pubblci per non ritenersi asservito alla politica. Lo so che non è facile economicamente ma almeno uno si toglie tutti i dubbi!
tutto qui, senza polemica.
Il Fatto Alimentare non ha mai chiesto e non ha mai ricevuto finanziamenti pubblici.
Dott. La Pira la ringrazio per l’articolo. Le miriadi di conflitti di interessi del Dott. Ghiselli sono un tema che mi è sempre rimasto indigesto e che nessuno ha mai comunicato.
Segnalo un altra campagna di AIDEPI “Io comincio bene” sul cui sito vi era una sezione dedicata a redattori e responsabili scientifici ridotti ad oggi nella sola pagina sottostante.
http://iocominciobene.it/la-campagna/
Ovvio che anche qui il Dott. Ghiselli era presente.
Solo in Italia un tale conflitto di interessi può passare inosservato
Bravi bravissimi, finalmente qualcuno che lo ha smascherato. Anni fa ci discussi più volte sul blog del corriere, e lui ricevette una sonora batosta in una video intervista in casa (sul corriere.it) da Luciana Baroni della SSNV.
Se questi sono i luminari che dettano le linee quida della nutrizione non meravigliamoci dei risultati, ma soprattutto manteniamo vigile il nostro spirito critico, come fa bene questa testata a stimolarlo e creare spazi di confronto.
Poi i leaders sono direttamente proporzionali al gregge che li segue.
Mai sentita una critica dalle nostre eccellenze della nutrizione italiana?