Sul mercato si moltiplicano i prodotti denominati “condimento”, che uniscono ai vari oli vegetali aromi, spezie o erbe. Un lettore ci scrive per condividere un suo dubbio sull’etichetta di uno di questi prodotti. Di seguito la lettera e la risposta dell’azienda.
La lettera sul condimento
Salve vi scrivo per segnalare il prodotto dell’azienda Coppini viene venduto come “condimento”, ma se si guarda la lista ingredienti risulterebbe composto da solo olio extravergine di oliva. Mancando altri ingredienti non può essere presentato come “condimento”. Inoltre non è irregolare la correzione del sapore/odore dell’olio extravergine di oliva in UE? Questa per lo meno è la mia opinione, potete chiedere al produttore cosa ne pensa. Grazie, Alfredo.
La risposta dell’azienda
Come è stato sottolineato dal vostro lettore, il nostro prodotto “Fumé” è classificato come condimento. La normativa prevede che l’aggiunta di aromi, spezie, di piante aromatiche ad un olio comporta che questo non possa essere più definito olio extravergine, olio di oliva o olio vegetale da seme, ma deve necessariamente essere definito “condimento”. Questo comporta il fatto che questo tipo di prodotto esca dalla normativa degli oli da oliva in quanto ne è modificata la natura merceologica. Pertanto, anche se l’ingrediente principale del nostro prodotto è olio extravergine di oliva, dal momento che l’olio subisce un processo di affumicatura, il prodotto che ne deriva deve essere necessariamente definito “condimento”.
Restiamo a disposizione per eventuali ulteriori spiegazioni riteniate necessarie.
© Riproduzione riservata. Foto: Coppini; Depositphotos
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Ritengo insufficiente la risposta perché non chiarisce l’origine dell’affumicatura al “legno di faggio”, se di origine naturale o sintetica, come avviene per molti formaggi. Grazie