consumatori, ragazza che guarda il computer

Che cosa fareste se, vi trovare in un supermercato Carrefour e, poco prima di pagare, un consulente vi offrisse gratuitamente un servizio in grado di indicare le alternative più sane rispetto ai prodotti che avete acquistato? Probabilmente solo in alcuni casi avreste il tempo e la voglia di verificare le proposte e sareste disposti a sostituire solamente alcuni dei prodotti. È quanto accade in Francia, con gli acquisti online di Carrefour. L’insegna francese sta testando da circa un mese un algoritmo che, al momento della conferma dell’acquisto, suggerisce le alternative per mangiare meglio che riguardano attualmente circa due prodotti su tre. Naturalmente, le soluzioni proposte non sono diverse dalla scelta originale, si tratta della stessa tipologia di prodotto in versione più sana ed ecosostenibile, qualcosa di simile a quello che è possibile fare in Italia attraverso l’app Yuka.

L’algoritmo di Carrefour Francia considera una serie di fattori, dal Nutri-Score all’Eco-Score, dall’origine del prodotto al marchio biologico, senza dimenticare la presenza o meno di additivi e conservanti, mentre non considera affatto le marche e i prezzi. I prodotti consigliati, quindi, possono essere, e spesso sono, più costosi di quelli presi in origine, ma non è necessariamente così. Nei primi 15 giorni di test i clienti francesi di Carrefour hanno dimostrato interesse valutando le proposte alternative nel 10% dei casi. Tra questi, poi, il 37% ha scelto di sostituire almeno due prodotti. Il progetto è attualmente ancora in fase di perfezionamento e presto potrebbe includere anche altre valutazioni, come la giusta remunerazione degli agricoltori.

Pizza surgelata carrefour Francia
Tra i criteri di valutazione dell’algoritmo per proporre prodotti più sani e sostenibili emerge naturalmente il Nutri-Score, ma anche l’Eco-Score

Si tratta di una proposta interessante, che sembra poco probabile possa trovare applicazioni in Italia. Il timore è che i marchi con i prodotti più ultraprocessati rischierebbero di essere penalizzati dall’algoritmo. Riflessione di fronte alla quale il management francese non appare affatto preoccupato: “Il riscontro da parte dei produttori è al momento positivo – dichiarano –. Vedono che stiamo innovando a favore dei clienti e ritengono che stiamo andando nella direzione giusta. Quest’algoritmo in fondo non è altro che l’estensione di quello che già stavamo facendo sul sito per arricchire le informazioni a vantaggio del consumatore. Mostriamo già l’Eco-Score e il Nutri-Score. Il punto chiave sarà la reazione dei nostri clienti. Se l’idea piacerà, sarà un’innovazione positiva per l’intero ecosistema Carrefour”.

© Riproduzione riservata; Foto: Carrefour, Carrefour Francia, iStock

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Doriana
Doriana
23 Agosto 2022 17:22

E poi arriverà il giorno in cui il cliente metterà nel carrello un sacchetto di patatine e l’algoritmo lo toglierà “perché non salutare”, e in cambio offrirà l’alternativa tra un sacchetto di valeriana e un sacchetto di locuste fritte (marchio EU per la sostenibilità alimentare).