Yuka, l’app che dà una valutazione nutrizionale e salutistica sui prodotti alimentari venduti al supermercato, può continuare ad informare i tre milioni di italiani che la consultano quando fanno la spesa. Lo ha deciso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) con un provvedimento datato 12 luglio 2022. Le critiche avanzate da ConfAgricoltura e dall’associazione Codici riguardavano la possibilità di orientare le scelte di acquisto dei consumatori, basando i giudizi e i punteggi principalmente sul metodo francese di etichetta a semaforo Nutri-Score. Secondo le due associazioni in assenza di adeguate avvertenze, i giudizi sui vari prodotti espressi da Yuka avrebbero potuto essere erroneamente percepiti come valutazioni assolute sulla salubrità di un determinato prodotto, a prescindere dalla dieta e dallo stile di vita. Vale la pena ricordare che l’etichetta a semaforo Nutri-Score è un metodo di valutazione della qualità nutrizionale di un prodotto. Il modello è stato sviluppato in Francia dall’Alto consiglio di sanità pubblica, sulla base delle raccomandazioni nutrizionali dell’Agenzia francese per la sicurezza alimentare (Anses).
Il metodo Nutri-Score è stato valutato positivamente nei rapporti e negli studi di numerosi enti regolatori internazionali e nazionali (Oms e Commissione Europea), ma nonostante ciò è rifiutato dalle autorità politiche e sanitarie italiane e dalle associazioni di categoria dei produttori. Nel corso del procedimento portato avanti per Yuka dagli avvocati Daniele Gallo e Giorgio Vercillo dello studio Zoppini, è stato chiarito che l’app è solo in parte basata sul Nutri-Score, perché utilizza una propria metodologia di attribuzione dei punteggi, in grado di produrre risultati significativamente differenti. Questa differenza si motiva perché l’app fornisce una valutazione sugli additivi che il Nutri-Score non fa, e in aggiunta propone delle alternative più salutari a livello nutrizionale. Il procedimento alla fine si è concluso a favore di Yuka, che però ha dovuto presentare all’Agcm una serie di impegni e di modifiche, per rendere più trasparente il metodo di valutazione e facilitare il meccanismo utilizzato per proporre alle persone prodotti alternativi.
Con il primo degli impegni la versione italiana dell’app deve precisare che “La metodologia di valutazione alimentare dei prodotti applicata da Yuka è indipendente. Si ispira a studi scientifici e, quanto alle caratteristiche nutrizionali, al metodo Nutri-Score, ma non è stata preventivamente approvata dalle autorità sanitarie, né si risolve in una mera applicazione del metodo Nutri-Score”. Il secondo punto riguarda l’elenco delle relazioni e degli studi scientifici sulla cui base Yuka fonda le proprie valutazioni, corredati di link di collegamento al sito internet su cui sono pubblicate. Queste informazioni integrative saranno rese accessibili sulle pagine web relative alla valutazione dei prodotti alimentari e alle fonti ore la valutazione dei vari additivi.
Yuka dovrà poi integrare la descrizione del metodo di valutazione contenuta nell’app con un link, disponibile per ogni prodotto scansionato, cliccando il quale l’utente verrà indirizzato a una pagina dedicata con il punteggio disaggregato ottenuto dai singoli prodotti. Oltre a ciò dovrà includere i link agli studi di enti regolatori internazionali e nazionali e agli articoli scientifici più importanti, in merito ai benefici derivanti dalla consumazione di prodotti biologici. Gli altri impegni riguardano modifiche ad alcune clausole come quelle sul “Metodo di valutazione”, sulle “Modalità di selezione e ordinamento delle alternative da mostrare all’utilizzatore della app”. È prevista inoltre la pubblicazione sulla pagina web di Yuka di un’attenta descrizione del metodo Nutri-Score. Tutte le clausole in dettaglio dell’accordo stipulato sono pubblicate sul bollettino dell’Agcm 28/2022 da pagina 217 a 236.
Questa sentenza è molto importante perché si inserisce nel dibattito europeo sulla necessità di introdurre in etichetta o attraverso la rete strumenti in grado di aiutare i consumatori a compiere scelte alimentari sane e corrette, al fine di prevenire l’insorgenza dell’obesità e di altre malattie legate alla dieta alimentare. Infatti, entro la fine del 2022, la Commissione Europea presenterà una proposta legislativa per armonizzare, a titolo obbligatorio, gli schemi di etichettatura fronte-pacco volte a limitare la promozione di cibi con un elevato contenuto di grassi, zuccheri e sale. Il modello francese Nutri-Score è quello che ha più probabilità di affermarsi come schema di riferimento.
L’Italia è l’unico Paese contrario all’adozione del modello di etichetta a semaforo francese Nutri-Score e ha proposto come alternativa il NutrInform Battery. Questo schema secondo alcuni addetti ai lavori si presenta molto più complicato e di difficile comprensione ma, nonostante ciò, è sostenuto da tutto il mondo politico e dalle autorità sanitarie del nostro Paese. Il via libera dato dall’Agcm all’etichetta Yuka basata anche sui principi del Nutri-Score, significa che anche da noi si possono utilizzare modelli di etichetta nuovi e che non saranno certo le lobby e gli interessi politici a fermare questo processo di informazione trasparente.
Yuka ha pubblicato l’elenco di circa 80 studi scientifici che trattano il tema del Nutri-Score e dell’etichetta a semaforo. Per prendere visione clicca qui.
© Riproduzione riservata; Foto: Yuka
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
segnalo che l’ingrediente sale iodato è segnato come “rosso” (da evitare) dall’app yuka.
Buongiorno sull’app di Yuka ci sono diverse marche di sale iodato e solo alcune hanno il bollino rosso la maggioranza ha il bollino arancione
Secondo quale criterio un sale dovrebbe essere da bollino rosso o arancione? Il sale non è sale e basta?
Perché c’è troppo sale nella dieta degli italiani e quindi va usato con parsimonia
..scusa, intendevo tra due marche di sale , perché una è rossa e l’altra è arancione? Non è un prodotto lavorato , tipo biscotti che può avre più o meno zucchero, sale e fibre…
…dimenticavo , sul sito https://it.openfoodfacts.org/ dove ci sono tutti i prodotti acquistabili in italia catalogati dal NutriScore sembrerebbe che nessun sale in commercio è “recensito” da NutriScore, quindi l’app Yuka in questo caso si è presa la libertà di giudizio.
E’ fantastico farci guidare da una app. Non il criterio ragionato di una persona adulta, ma la guida di una app. Ma come ci stiamo riducendo? Ah, per la cronaca, una pattinatrice in autostrada ha detto di avere seguito le informazioni del navigatore. Certo, stacchiamo pure il cervello, lo dice una app!
Il Nutri-Score è stato creato da un team di ricercatori/scienzati e l’App è stata comunque creata da persone. I punteggi assegnati dall’app si basano comunque su questo.
Penso che nella cultura italiana non cambierà mai nulla se non si arriva all’accettazione del miglioramento, anche con mezzi come Yuka (che uso da molto tempo grazie a voi). Applicazione completa nelle descrizioni dei componenti organolettici e chimici, onesta perché specifica prodotti “non” valutati o non valutabili da loro.
Questo modo di “attaccare” basandosi sul pretesto che le regole francesi non ci piacciono, mi fa pensare all’ennesima campagna di discredito nascosta sotto la bandiera della tutela del consumatore, che quasi sempre viene coccolato dalle lobbi alimentari solo per essere spremuto sempre dippiú.
Complimenti al sito e al Dott. La Pira.
La uso da anni mi trovo benissimo. Vari gli spunti interessanti che fornisce, spiegazioni e varianti ai prodotti! Validissima
La uso da anni, comodissima e va usata con intelligenza.
Una App per domarli, una App per trovarli, una App per ghermirli e nel buio incatenarli…
(Perdonami, maestro Tolkien, se ho usato la tua sublime fantasia per una applicazione che dice alle persone che cosa devono comprare…)
Ciao Doriana, la questione è mal posta, l’App non ci dice cosa dobbiamo comprare, ma semplicemente da delle informazioni sulla quantità e qualità degli ingredienti contenuti nei vari prodotti alimentari e cosmetici. Che assumere troppo sale o zucchero, o grassi o additivi non fa molto bene alla salute non lo dice certo l’App, ma è abbastanza risaputo, poi ognuno compra quello che vuole.l
Però finché non avevo la versione Premium mi valutavano i prodotti non presenti e mi rispondevano, adesso non più….. Non credo che rinnovero’ l’abbonamento….. Inoltre, in alcuni casi, mi viene dato fra i prodotti alternativi, lo stesso che in precedenza era stato valutato scarso o mediocre…..
Poi, mi raccomando, usate Trip Advisor per scegliere un ristorane che è imparziale