
La carne di cavallo non è così diffusa, ma nei banchi frigo dei supermercati se ne possono trovare alcune confezioni. Una lettrice ci ha segnalato un prodotto che secondo lei presentava alcune criticità. Di seguito la lettera giunta in redazione e la risposta di Roberto Pinton, esperto di produzioni alimentari.
La lettera sulla carne di cavallo
Buonasera, oggi ho comprato una confezione di fettine sottili di cavallo nel banco della carne ( vedi foto). Arrivata a casa, mentre le mettevo in frigo mi sono accorta che tra gli ingredienti sono indicati dei conservanti. La cosa mi ha lasciata abbastanza sorpresa e delusa. Adesso anche nella carne (che dovrebbe essere fresca) mettono i conservanti? Silvia

La risposta di Roberto Pinton
La normativa suddivide la “carne” (tutte le parti commestibili degli animali della specie bovina, suina, ovina e caprina, pollame, conigli e lepri, selvaggina selvatica e d’allevamento) in:
- “carni fresche” (carni che non hanno subito alcun trattamento salvo la refrigerazione, il congelamento o la surgelazione)
- “preparazioni di carni” (carni fresche che hanno subito un’aggiunta di prodotti alimentari, condimenti o additivi o trattamenti non sufficienti a modificare la struttura muscolo-fibrosa interna della carne e ad eliminare quindi le caratteristiche delle carni fresche)
- “frattaglie”
- ”carni macinate” (carni disossate che sono state sottoposte a un’operazione di macinazione in frammenti e contengono meno dell’1% di sale)

- “carni separate meccanicamente” (il prodotto ottenuto mediante rimozione della carne da ossa carnose dopo il disosso o da carcasse di pollame, utilizzando mezzi meccanici che conducono alla perdita o modificazione della struttura muscolo-fibrosa).
- “prodotti a base di carne” (i prodotti risultanti dalla trasformazione di carne o dall’ulteriore trasformazione di tali prodotti trasformati in modo tale che la superficie di taglio permette di constatare la scomparsa delle caratteristiche delle carni fresche). I trattamenti tecnologici che provocano una modifica sostanziale delle caratteristiche delle carni fresche comprendono “trattamento termico, affumicatura, salagione, stagionatura, essiccazione, marinatura, estrazione, estrusione o una combinazione di tali procedimenti”.
Il prodotto segnalato dalla lettrice è denominato “prodotto a base di carne”, per il quale l’utilizzo dei conservanti nitrito di sodio e nitrato di sodio è ammesso, con una dose massima aggiunta durante la fabbricazione di 150 mg/kg (sia nitriti che nitrati) fino al 9 ottobre 2025 e di 80 mg/kg (nitriti) e 90 mg(kg (nitrati) dopo il 9 ottobre 2025; in ogni caso il residuo massimo di nitriti non deve essere superiore a 45 mg/kg nel prodotto pronto per la commercializzazione per l’intera durata del periodo di conservazione.
Si veda anche questo articolo su una vicenda analoga, con la risposta dell’avvocato Dongo.
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Cara lettrice mangiare meno carne più ricca di legumi,cereali integrali e verdure no??? Salverebbe tanti cavalli dalla sofferenza e avrebbe un alimentazione più sana e sostenibile x il pianeta .. .
Grazie mille da una vegetariana se almeno tenterà di provarci.
Cara lettrice ,mangiare meno carne ,favorendo un alimentazione più ricca di legumi ,cereali integrali , frutta fresca ,frutta secca e verdura no ?? Salverebbe tanti cavalli dalla sofferenza , avrebbe un alimentazione più sana , e sicuramente più sostenibile per il pianeta.
Grazie mille da una vegetariana se almeno ci proverà .
Cara vegetariana,
e farsi i fatti suoi no ??
Ma lei cosa ne sa di quanta carne mangia la lettrice, che potrebbe appunto già consumarne in modesta quantità a favore di un’alimentazione vegetale (legumi, cereali integrali, frutta fresca, frutta secca e verdura), proprio come lei suggerisce e come fa, ad esempio, il sottoscritto?
Fermo restando il sacrosanto principio di combattere la sofferenza degli animali negli allevamenti e nei macelli, che le piaccia o no non esiste una legge che ci obblighi a diventare tutti vegetariani come lei.
E, del resto, la natura non ha fornito gli esseri umani di una dentatura e di uno stomaco da bovini!
Siamo onnivori, e francamente non ci trovo nulla di male nel concedersi, di tanto in tanto, una succulenta e sugosa bistecca con contorno di patatine fritte!
Se la carne di cavallo piace alla lettrice, che se la mangi senza tanti patemi!
Cordiali saluti da un onnivoro NON pentito.