Cibo naturale in una ciotola come opposto al cibo secco per cani

La crescente attenzione nei confronti dell’alimentazione umana, sia in fatto di salubrità che di sostenibilità di ciò che si mette nel piatto, ha da tempo innescato anche una riflessione nei confronti del cibo che si acquista per gli animali domestici, sia in termini di impatto ambientale che di provenienza e di qualità. Si tratta di considerazioni da non sottovalutare  anche perché gli animali da compagnia sono sempre di più: si stima che solo cani e gatti siano più di 840 milioni e che il loro numero sia in costante aumento. Una ricerca del 2017 stimava che negli Stati Uniti, un paese in cui il tasso di padroni di animali è molto alto, cani e gatti nel complesso fossero responsabili dal 25 al 30% dell’impatto ambientale della produzione di carne (in termini di emissioni di gas serra, utilizzo di acqua, terreno, combustibili fossili, fosfati e pesticidi).

Alcuni alimenti per animali in commercio però sono prodotti facendo uso anche di parti degli animali da allevamento considerati ‘scarti’ nell’alimentazione umana (perlomeno per gran parte delle culture alimentari occidentali), rappresentando in questo senso un uso più efficiente delle risorse alimentari. Dall’altro lato questa consapevolezza rispetto agli ingredienti di produzione fa sì che aumenti la ricerca da parte di alcuni padroni di alimenti ‘premium’ costituiti da carni selezionate, così come la scelta di diete fatte in casa con carni di prima scelta.

Migliori amici - gattino e piccolo cane soffice che si guardano di lato pet food feed animali cane gatto animali domestici
Si stima che solo cani e gatti siano più di 840 milioni

Pet food vegetale: sostenibile e salubre?

Da un punto di vista di sostenibilità, un recente studio (Nature) ha mostrato che i cibi secchi, contenengono in proporzione meno derivati animali, risultino in generale più sostenibili rispetto ai preparati umidi, mentre le diete “fatte in casa”, si porrebbero a un livello intermedio. Ma l’attenzione all’ambiente, insieme ai dubbi riguardanti la salubrità di una dieta onnivora per gli esseri umani, ha fatto sì che anche nel mercato del cibo per animali (in particolare quello destinato ai cani), sia sempre più facile trovare alternative interamente vegetali ai preparati secchi e umidi di carne, e che all’estero abbiano iniziato a diffondersi anche le alternative che utilizzano la farina di insetti (the Guardian) come principale fonte proteica.

Anche gli studi che si occupano di valutare l’eventuale salubrità della dieta vegetale per cani e gatti sono sempre più numerosi, ma dato l’interesse relativamente recente per l’argomento mancano inevitabilmente degli studi che ne valutino le conseguenze nel lungo periodo.

Intervista al veterinario

Rispetto alla tendenza di far assomigliare sempre di più la dieta degli animali da compagnia a quella umana, il dottor Marco Melosi, specialista in clinica dei piccoli animali e presidente dell’Anmvi, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani, spiega che “è importante rispettare gli animali per quelle che sono le loro caratteristiche etologiche, e quindi anche quelle alimentari. Il cane è onnivoro, ed è dipendente da alcuni amminoacidi essenziali che si trovano solo nella carne, di questo dobbiamo tenerne conto. L’alimentazione dei cani è quindi principalmente carnea con l’aggiunta di vegetali, carboidrati e altri elementi; i gatti hanno ancor di più necessità rispetto al cane di una dieta carnivora, e infatti è più difficile trovare sul mercato alternative totalmente vegetali destinate a loro. Esistono comunque dei casi in cui la dieta vegetariana può essere indicata nel nostro animale, come ad esempio in presenza di patologie gastroenteriche o di gravi intolleranze alimentari; in questo caso sarà il veterinario di fiducia a dare le giuste indicazioni.”

Cane corgi accanto alla ciotola dei croccantini; ultrprocessati, pet food, cibo per cani
L’alimentazione casalinga benché abbia i suoi vantaggi rischia di non essere correttamente bilanciata

“Il pet food comunque fornisce un’ampia scelta, e quando si utilizzano dei mangimi che vengono definiti completi va considerato che all’interno sono già addizionati di tutti quegli elementi che magari non si trovano nell’alimento di base, come vitamine e sali minerali. A questi regimi alimentari non c’è che da aggiungere l’acqua, e oltre a essere bilanciati in fatto di componenti nutrizionali lo sono anche per l’età dell’animale o per la patologia di cui soffre (esistono mangimi per cani cardiopatici o diabetici, ad esempio). Quindi se parliamo degli alimenti vegetali in commercio e non delle diete casalinghe, le proteine vegetali vengono integrate con tutti quegli elementi che sono necessari per mantenere la corretta salute dell’animale; gli aminoacidi e gli altri elementi indispensabili infatti devono far parte dell’alimento affinché la dieta possa definirsi equilibrata. Un’alternanza con questi prodotti sicuramente non è nociva per i cani.”

Alimentazione vegetale per cani: come fare?

“A chi decidesse di voler comunque rendere vegetariano il proprio cane, consiglio di consultare prima il veterinario, che saprà indicare in base all’età, allo stato di salute del singolo animale e all’attività che fa se questo tipo di dieta può essere consigliata per lui. Rispetto invece ai proprietari che preferiscono optare per le diete casalinghe, anche a base di carne, magari perché preoccupati dell’effettivo contenuto del mangime presente in commercio, c’è da ricordare che l’alimentazione fresca e casalinga benché abbia i suoi vantaggi rischia di non essere correttamente bilanciata per le esigenze dell’animale: anche in questo caso consiglio quindi di confrontarsi prima con il veterinario. È importante sottolineare che comunque esistono delle normative che regolano il contenuto dei mangimi animali messi in commercio, così come per gli esseri umani.”

“Rispetto invece alle novità del mercato, come per esempio i mangimi basati su farine di insetti, è probabile che saranno sempre più diffusi: si tratta infatti di proteine animali a basso costo, e questo potrebbe influire anche sul costo del prodotto finale che si acquista”.

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Gina
Gina
2 Marzo 2023 04:22

Incominciamo subito ad evidenziare
che i croccantini per cani e gatti hanno subito un notevole aggravio di prezzo e ,a prescindere dal tipo di alimentazione che si fornisce ai propri amici a 4 zampe ,molta gente avendo più animali a carico ha difficoltà a continuare ad alimentare i propri animali con cibo di qualità…..!!Che si ponga l evidenziatore su questo punto per favore perché nessuno lo scrive. Grazie mille x questo articolo

Massimo
Massimo
Reply to  Gina
16 Marzo 2023 09:39

L’aggravio dei prezzi è dovuto anche in parte dal mercato che vuole sempre più alimenti che soddisfino l’umano :
Crocchette per Adulti, di taglia mini, large, medium, per le ginocchia, con antiossidanti, per animali sensibili, per la bellezza della pelle e del pelo, per l’agilità.
Con MSN, con estratto di semi d’uva, per gatti castrati, e chi più ne ha più ne metta.
A questo si aggiungano i costi di pubblicità televisiva e non, che è sempre più presente perchè oggi il pet è più che altro un businnes.
in fondo nessun proprietario vuole comprare le crocchette economiche.

Massimo
Massimo
16 Marzo 2023 09:29

Ma sono specie carnivore,
ma davvero, in nome di una tendenza ideologica, vogliamo andare contro la loro natura ?
Se sono carnivori andrebbero alimentati con la loro dieta naturale basaa principalmente sulla carne e derivati.
Non è contro il benessere animale ?
Non è contro natura ?

MauroM
MauroM
Reply to  Massimo
16 Marzo 2023 15:57

Finalmente qualche commento sensato!
Concordo al 1000%

Già, purtroppo, tutti gli alimenti per animali sono additivati con prodotti vari spesso a base di soia (perciò vegetale), ma fornirgli alimenti unicamente vegetali perché c’è gente che non distingue la mano destra dalla sinistra, è davvero troppo…

Roberto
Roberto
16 Marzo 2023 09:47

Stiamo arrivando al delirio, al voler assoggettare le cose naturali alle ideologie. Se, come si dice nell’articolo, “A chi decidesse di voler comunque rendere vegetariano il proprio cane, … ” qualcun vuol fare diventare vegetariano un carnivoro, significa che questa persona non sa nulla di zoologia, etologia ecc.Se questa persona è contraria all’alimentazione carnea, non può costringere e imporre ad un animale carnivoro la sua scelta. Non è rispettoso per il benessere dell’animale. Per coerenza, pur essendo deliziosi cani e gatti, dovrebbe indirizzare la loro scelta di un pet ad animali vegetariani (conigli, cavie, scoiattoli, canarini, pappagalli ecc.).

Gaia
Gaia
16 Marzo 2023 10:06

Leggo sempre con curiosità e interesse i vostri articoli ricchi di informazioni utili. Puntuali e precisi citate sempre le fonti e dato così modo di verificare. Grazie e buon lavoro.

Cate
Cate
16 Marzo 2023 11:05

Da veterinaria non trovo corretto proporre una dieta vegetariana a cani e soprattutto gatti. Ha senso togliere elementi naturali nella dieta per sostituirli con vitamine e proteine di sintesi?

Massimo Perego
Massimo Perego
17 Marzo 2023 15:54

I lupi (da cui discendono tutte le razze canine) e i felini sono fondamentalmente carnivori e le prime parti che divorano sono le interiora, fegato, cuore, ecc. Poi chiaramente anche i muscoli. Ma noi umani per renderli sempre più vicini a noi li vorremmo addirittura vegetariani! Fin dove ci spingeremo?