Per ridurre lo spreco alimentare nei luoghi come le mense scolastiche dove ci si può servire senza limitazioni (all you can eat) non basta apporre manifesti e richiami al buon senso. Campagne basate solo su questi mezzi possono contribuire ad aumentare la consapevolezza e quindi a migliorare leggermente il comportamento, ma non incidono realmente sullo spreco.
Lo dimostra uno studio condotto dai ricercatori dell’Università dell’Illinois di Urbana-Champaign, che hanno pubblicato su Resources, Conservation and Recycling quanto osservato in due mense locali che servono circa 10.000 studenti universitari l’una, durante il semestre autunnale del 2016. Nessuno dei ragazzi sapeva di essere osservato, e tutti si sono trovati davanti manifesti contro lo spreco alimentare posizionati nelle sale, attaccati alle colonne e all’entrata dei locali. Anche sui tovaglioli erano riportati messaggi specifici. Per poter avere un campione di controllo in altri locali-mensa del tutto simili non era stato apposto alcun messaggio
Nel frattempo, gli esperti di comportamento e alimentazione verificavano quanto veniva scelto dai buffet e quanto poi veniva sprecato. Il risultato è stato deludente. Se prima dell’esperimento ogni studente buttava via in media 88 grammi di cibo per ogni pasto; dopo la campagna lo spreco era diminuito di pochi grammi, arrivando a 84 circa.
Valutato su una settimana, il risparmio medio di cibo in una mensa del genere potrebbe arrivare a 34 kg di cibo, ma resta il fatto che per avere un effetto realmente incisivo bisognerebbe fare molto di più, e che la qualità dell’azione dipende anche molto dal tipo di alimenti buttati o meno. Per esempio – suggeriscono gli autori – bisognerebbe stabilire porzioni obbligate ed evitare il più possibile i prezzi bassi a fronte di consumo illimitato di cibo, e trattare le calorie pregiate in modo diverso da quelle vuote o di bassa qualità.
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Giornalista scientifica
Contano gli insegnamenti, a scuola come in famiglia, anche se talvolta sprecano più i genitori dei figli, ma è fondamentale l’esempio e quindi sarebbe il caso di far passare il messaggio in ogni contesto possibile.
Vedi, ad esempio, in televisione: https://wp.me/pjP1E-sz6
A proposito di genitori: https://wp.me/pjP1E-ty3
Ed infine, in vacanza: https://wp.me/pjP1E-pFB