Roberto Burioni, nella puntata del 16 aprile 2023 del programma Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio su Rai 3, a seguito di una domanda del conduttore che chiedeva se le persone assumono antibiotici senza saperlo (al 7° minuto dall’inizio dell’intervista), rispondeva che questa pratica “È molto grave e per fortuna l’Europa sotto questo punto di vista sta migliorando. L’utilizzo degli antibiotici negli allevamenti intensivi per fare crescere di più di peso gli animali è una prativa davvero sbagliata”. Non è assolutamente vero. In Italia e in Europa non viene commercializzata carne di animali a cui sono stati somministrati antibiotici per incrementare il peso perché è severamente vietato usare medicinali a questo scopo. C’è di più, nessun animale sottoposto a trattamenti farmacologici per curare una malattia (compresi quelli fatti con antibiotici), può essere macellato e destinato al circuito alimentare fino a quando finisce un tempo di sospensione prestabilito.
Questo viene fatto per permettere ai farmaci di essere metabolizzati e di non essere più presenti nella carne, nelle uova e nel latte. Lo dice la legge e lo dicono i veterinari, il ministero della Salute, l’Unione Europea e l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa con sede a Parma). Su questo concetto c’è un po’ di confusione, tanto che anche Burioni nel programma fa delle affermazioni errate. Il divieto ormai è in vigore da almeno 20 anni e, a onor del vero, si tratta di una norma rispettata, visti i pochissimi casi di violazioni che si registrano. In Italia, secondo l’ultimo Piano nazionale residui nel 2021, sono stati analizzati 30.263 campioni (*) effettuando oltre 300mila analisi alla ricerca di sostanze farmaceutiche vietate. Per quanto riguarda gli antibiotici sono stati esaminati 8.774 campioni (circa il 29%) e le non conformità sono state 19 pari allo 0,2 %. Molti cittadini non lo sanno ma il Italia il servizio veterinario funziona bene e più volte ha dimostrato di sapere gestire situazioni di crisi, oltre a condurre ogni anno decine di migliaia di analisi sui prodotti alimentari di origine animale.
Il problema dell’uso di antibiotici per incrementare il peso degli animali praticamente non esiste e forse varrebbe la pena che Burioni o Fabio Fazio facciano una precisazioni nella prossima puntata di Che tempo che fa. Interessante è la presa di posizione di associazioni come Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) e Fnovi (Federazione nazionale ordini veterinari italiani) che hanno richiesto una rettifica alla Rai. È vero, invece, che esiste un problema di uso eccessivo degli antibiotici, soprattutto negli allevamenti intensivi di polli, per curare le malattie, ma la questione si può cominciare a risolvere incrementando le vaccinazioni e ponendo maggiori restrizioni all’impiego.
(*) I campioni vengono prelevati da: bovini, suini, ovicaprini, equini, pollame, conigli e selvaggina allevata, nel muscolo di pesci allevati in acquacoltura (trote, specie eurialine), nel latte (vaccino, bufalino e ovicaprino), nelle uova e nel miele.
© Riproduzione riservata Foto: Screenshot dalla puntata del 16 aprile 2023 di Che tempo che fa
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
da profano, quel commento di Burioni aveva sorpreso anche me, dubitando della correttezza di tale affermazione.
https://ilfattoalimentare.it/carne-batteri-resistenza-antibiotici-test-salmonella.html
Siamo sicuri che negli allevamenti non si usano antibiotici a tappeto come dite?
Quindi l’antibiotico resistenza da dove deriva?
Burioni dice che si usano antibiotici per incrementare il peso e questo non è vero. Poi c’è un problema di uso di antibiotici per curare le patologie degli animali soprattutto per i polli e in questo caso occorre operare preventivamente con i vaccini e ponendo maggiori restrizioni all’impiego.
L’antibiotico resistenza ha un nome ben preciso : si chiama amoxicillina che i medici prescrivono a proposito e a sproposito per qualunque banalità. Anche consumando per ipotesi una bistecca di un animale trattato con tale antibiotico la dose assunta sarebbe di qualche microgrammo. Per raggiungere la quantità contenuta in una compressa di Augmentin si dovrebbe consumare un bue intero
Il problema vero però è l’antibiotico resistenza indotta dall’uso massiccio e sconsiderato di farmaci non solo per la terapia necessaria, ma soprattutto per prevenzione negli allevamenti intensivi.
Gli antibiotici si usano solo per curare patologie non come forma di prevenzione
Ciò non toglie che oltre a quella molecola ve ne siano altre in circolazione, non per incrementare il peso ma per malattie batteriche facili a diffondersi nelle condizioni di vita degli animali negli allevamenti.
Il problema dell’antibiotico resistenza è reale e i medici sono preoccupati, probabilmente anche per un abuso nelle cure dei malanni di noi umani.
Ma che articolo è?!?
Prima dite di no,poi confermate che vengono dati gli antibiotici ai polli ..mah
Gli antibiotici vengono dati in caso di comprovata patologia, non come acceleratori di crescita.
Quindi secondo le sue affermazioni deduco che, in tutti gli allevamenti intensivi ( pesci, bovini, caprini ovini, pollame) , si somministrano antibiotici non come acceleratori di crescita, ma come prevenzione alle possibili patologie, visto come sono ammassati gli animali. Le diffusioni batteriche o virali trovano in questi allevamenti facile presa.
Gli antibiotici vengono dati in caso di comprovata patologia, non per prevenire le patologie.
Ottimo articolo. Molto chiaro ed esaustivo. Grazie.
Sull’uso degli antibiotici per far crescere di peso, indirettamente è vero: un animale sano cresce di peso più velocemente di un animale malato, ma non è certo un anabolizzante.
Un concetto deve essere chiaro in Europa gli antibiotici negli allevamenti si usano solo per curare gli animali malati e non per incrementare la velocità di crescita e il peso. Gli anabolizzanti che venivano usati una volta per incrementare il peso sono vietati da almeno 30 anni e i casi di positività nei controlli sono rarissimi. Anche la carne importata dagli Stati Uniti è”ormon free”. Si usano tanti antibiotici per curare le malattie degli animali? Questo è un problema diverso e per cercare di arginarlo si dovrebbero incrementare le vaccinazioni e modificare alcuni protocolli visto che l’utilizzo avviene negli allevamenti di polli e suini
Articoli sempre molto interessanti e, per quanto possibile, obiettivi, sempre supportati da ricerche scientifiche. Ottimo !
In tv lo svarione capita, il tempo è poco e non si possono fare discorsi completi e complessi perchè altrimenti Santa Audience se ne ha a male… l’abbiamo visto durante la pandemia, con le insensate affermazioni di persone che incalzate dal conduttore si ingarbugliavano pur di riuscire a dare risposte brevi e secche finendo per contraddire la scienza e diventare involontari sostenitori della propaganda novax.
In questo caso Burioni ha citato a sproposito l’uso degli antibiotici per far aumentare di peso i bovini come se fosse attuale, mentre è una pratica cessata da decenni, almeno in Europa: sui produttori USA, brasiliani, argentini eccetera sarei meno tranquillo, perché hanno legislazioni diverse (ma dalle quali dovrebbe proteggerci il cordone sanitario in fase di importazione), ma è assolutamente vero che la resistenza agli antibiotici è stata indotta in passato proprio a causa dell’uso mal controllato degli antibiotici, e che quei batteri sono tuttora in circolazione.
Quindi è bene ripetere che pratiche sbagliate come conservare e maneggiare carne e pollo crudi, lavarli, usare gli stessi attrezzi per tagliarli e prepararli, per poi passare a preparare e metterre in tavola verdure o altri cibi da da consumare crudi comporta un grave rischio di contaminazione: eppure in tv è normale vedere che tutti toccano tutto tranquillamente e senza che nessuno ci badi… del resto neppure viene mai rispettata l’elementare precauzione igienica (ancora obbligatoria, per quanto mi risulta) di indossare un copricapo, perché uno chef che non rispetta il “trucco e parrucco” è poco telegenico.
L’uso eccessivo di antibiotici può essere ridotto, riducendo il numero di animali per mq, privilegiando le carni biologiche. Non credo invece ai vaccini come la panacea di tutti i mali, e inoltre per alcune malattie nulla possono. E infine non so quanto bene possa fare la carne di un animale imbottito non più di antibiotici, ma di vaccini. Per quanto mi riguarda carne praticamente non ne consumo…
Certo l’uso eccessivo si riduce anche diminuendo il numero di animali per mq e scegliendo carni biologiche
Il fatto che che sia vietato non significa che non si faccia. Lavoro nella zootecnia intensiva di piccoli animali da fattoria da 30 anni e l’uso di antibiotici al di fuori della prescrizione veterinaria è la prassi, non l’eccezione. Ma siamo il paese dell’ipocrisia, quindi non si può dire.
se lei è a conoscenza di fatti di questa gravità deve denunciare chi lavora fuori dal lecito! sennò l’ipocrisia è di chi scrive un commento di questo tipo protetto dallo schermo del suo dispositivo.
L’informazione mi aveva insospettito ed anche preoccupato. grazie.
Siamo alle solite. Oramai è entrato in testa il concetto che negli allevamenti si usano antibiotici per far crescere meglio gli animali. Sono passati vent’anni dall’uso di questa pratica.
Glia llevamenti zootecnici nel 2023 sono completamente cambiati comne strutture , spazi e gestione.
Resta solo il fatto che nelle case degli italiani ci sono tanti di quelli antibiotici utilizzati male e spesso senza regole . Questo è un rischio per le persone !!
Forse non si può più fare ma vi pregherei di andare a leggervi i libri sui quali si studiava alla facoltà di veterinaria su: “uso auxinico degli antibiotici”. E poi venite a dirmi che Burioni racconta cose errate!!? Forse è rimasto indietro ma la pratica era corrente.
Certo era una pratica corrente molti anni fra ma lui ha detto che si usa ancora e questo non è vero e va corretto il tiro altrimenti si lanciamo messaggi errati
Era…molti anni fa