Giovedì 12 settembre ha avuto inizio l’anno scolastico per i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado di Milano. Ad accoglierli un piccolo regalo dal grande valore simbolico da parte del Comune: una borraccia di alluminio.
Questo gesto manifesta un importante impegno volto a contrastare il sempre più diffuso inquinamento da plastica ed è soprattutto indirizzato a educare i più piccoli verso comportamenti responsabili in fatto di ambiente, anche con azioni concrete come ridurre l’uso delle bottiglie di plastica. Per questo negli istituti scolastici della città sono state distribuite 100mila borracce, realizzate in collaborazione con A2A, Metropolitana Milanese e Milano Ristorazione.
“Abbiamo calcolato che grazie all’utilizzo di queste borracce a Milano potrebbero esserci 30 milioni di bottiglie in meno all’anno”, ha spiegato il Sindaco Giuseppe Sala ai bambini a cui ha donato le prime borracce. Ecco dunque che dopo i primi passi fatti dalle università per combattere la plastica anche i bambini vengono chiamati a questo impegno.
“Il messaggio che vogliamo dare – ha detto ancora il sindaco – è che con buone pratiche come questa si può arrivare ad abolire i distributori automatici che hanno solo confezioni di plastica per le bevande. E poi, serve anche per dire che l’acqua del sindaco è buona, e le borracce si possono riempire anche così”.
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Peccato che l’alluminio sia scientificamente provato essere altamente neurotossico. voi stessi avete fatto un articolo qualche giorno fa riguardo la qualità delle borracce in vari materiali. Sarebbe stato molto più intelligente regalarle di acciaio.
Eh, ma produrre acciaio inquina… (vedi Ilva)
propaganda inutile, le borracce non sono pratiche,pesano e sono ingombranti.
Le bottigliette di acqua minerale vengono usate perchè si beve acqua minerale e non più acqua di rubinetto.
Quindi le borracce serviranno soltanto per travasare l’acqua dalle bottiglie di plastica che restano in uso e nell’ambiente. In realtà non bisognerebbe più imbottigliare nella plastica, ma non succederà mai….
E se i ragazzi al distributore utilizzassero bicchieri leggerissimi in materiale biodegradabile o compostabile ?,
O se si portassero dietro il loro bicchiere personale, molto più facile da lavare e sanificare anche nella lavastoviglie di casa, non sarebbe molto più pratico e più igienico di borracce metalliche difficili da sanificare e possibili fonti di tossinfezioni in tempi di utilizzo prolungato senza adeguati sistemi di sanificazione periodica?
Potrebbe essere talvolta più pericoloso dell’uso di bottiglie di PET correttamente recuperate.
L’educazione al corretto utilizzo e recupero dei contenitori alimentare, non solo delle bottiglie, sarebbe occasione molto più educativa per una corretta gestione di tutte le abitudini di ragazzi spessissimo sciatti , diseducati e carenti di responsabilità individuale a partire, purtroppo, anche dalla famiglia.