Il 1° agosto 2025, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha emesso una sentenza, in appello, che ha portato ad annullare la classificazione del biossido di titanio (TiO2) come “cancerogeno sospetto per inalazione”. Questa classificazione – riporta la rivista francese dei consumatori 60 Millions des Consommateurs – era stata adottata dalla Commissione europea nel 2019 su proposta dell’Agenzia francese per la protezione della salute e dell’ambiente (Anses).
Una decisione giuridica, non scientifica
Nonostante le molteplici notifiche di rischio depositate all’Agenzia europea dei prodotti chimici (Echa), quest’ultima ha dovuto rivedere la scheda tossicologica. Ora, questo pigmento, vietato come colorante nell’alimentazione, ma abbondantemente utilizzato in diversi prodotti (pitture, plastica, cosmetici, medicinali, giocattoli…) per renderli bianchi lucidi, opachi e/o proteggerli dai raggi UV, risulta come “non classificato” (not classified).
“La decisione annulla la classificazione ma non i rischi di cancro per i lavoratori che manipolano i pacchetti di biossido di titanio in polvere – sostiene l’associazione francese Avicenn, che realizza un lavoro di monitoraggio sui nanomateriali – e non elimina la definizione di possibile cancerogeno adottata dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC)”.
La decisione è di ordine giuridico e non scientifico. Sarà necessario riproporre un fascicolo per una nuova valutazione tossicologia e ci vorrà qualche anno.

Il biossido di titanio resta nei farmaci
L’altra notizia è che il 6 agosto, la Commissione europea si è espressa a favore del mantenimento della presenza del TiO2 nei farmaci. Si tratta di una decisione attesa da tempo sollecitata dalle aziende farmaceutiche. Questo avviene nel momento in cui la letteratura scientifica abbonda di studi che sollevano domande sui rischi. Uno studio francese rivela che particelle di biossido di titanio sono state trovate nel 100% del latte (fresco, in polvere, vaccino, di capra, di asina, biologico o no…), nell’83% del latte per l’infanzia e anche nel latte materno di 10 donne che vivono nella regione parigina (ne abbiamo parlato qui )
Contro queste decisioni si erano mobilitati i cittadini francesi che hanno portato avanti tre petizioni per la soppressione del TiO2 nei farmaci, che hanno raccolto 25 mila firme La protesta sembra tuttavia pesare meno di fronte agli argomenti delle lobby.
Ecco un elenco esemplificativo (non esaustivo) di specialità farmaceutiche commercializzate in Italia contenenti biossido di titanio (E171), usato di solito come eccipiente. Molti medicinali venduti sotto forna di compresse rivestite o capsule opache riportano la presenza di E171 nel rivestimento o nell’inchiostro di stampa. Le formulazioni possono cambiare.
- Viread (tenofovir disoproxil), il rivestimento della compressa contiene biossido di titanio (E171).
- Constella (linaclotide) – capsule rigide; capsula e inchiostro di stampa con E171.
- Lojuxta (lomitapide) – capsule; rivestimento/involucro capsula con E171.
- Orphacol 250 mg (acido colico) – capsule; involucro capsula con E171.
- Perindopril e Indapamide Teva – compresse rivestite; rivestimento con E171.
- Ceptava 360 mg (micofenolato sodico) – compresse gastro-resistenti; rivestimento con E171.
- Omeprazolo Aurobindo – capsule rigide gastro-resistenti; involucro capsula con E171.
- Sertralina FG 100 mg – compresse rivestite; rivestimento con E171.
- Akirab 10 mg – compresse rivestite; coloranti del rivestimento includono E171. API
- Atazanavir Viatris – capsule; capsula con E171.
- Quinazil (enalapril) – compresse rivestite; film-coating con “titanio diossido”.
- Nipin 30 mg (nifedipina rilascio mod.) – compresse rivestite; presenza di E171 nel rivestimento (da FI).
- Millibar 2,5 mg – capsule; involucro con E171.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Buongiorno, e non solo le medicine ne hanno anche gli integratori di Bossido di Titanio. Anche di Talco e molti che conosco son allergici.
Negli integratori (e in tutti gli altri alimenti) è vietato dal 2022
Io da qualche anno prendo un farmaco per la prostata ogni giorno, il rivestimento delle capsule contiene E171, domanda posso aprire le capsule, ingoiare con acqua il contenuto e buttare la capsula ? Il principio attivo è nel contenuto vero ?
Gentilissimo, purtroppo non siamo in grado di rispondere a questa domanda, meglio rivolgersi al proprio medico o chiedere direttamente alla casa farmaceutica. A volte però le capsule non hanno solo la funzione contenitiva ma anche di “allungare” la vita utile della pastiglia e fare arrivare “più avanti” il principio attivo, quindi è meglio non modificarne l’aspetto.
Anche nel normix
è importante precisare che la decisione in questione non impatta in nessun modo il divieto di utilizzo del biossido di titanio negli alimenti, inclusi gli integratori alimentari. Questo perché si tratta di una diversa valutazione scientifica (del 2021 dell’EFSA, mentre quella relativa all’inalazione era del 2017 dell ECHA) riguardante l’assunzione orale e di un diverso regolamento.