Crolla il consumo di bevande gassate. Tra il 2006 e il 2016 le vendite delle bibite analcoliche sono scese quasi del 20%. Si tratta di un’ottima notizia per la salute degli italiani. Diverso è il parere di Assobibe (associazione delle industrie delle bevande analcoliche) che attribuisce il tracollo alla crisi economica, alla tassazione elevata e al cambiamento delle abitudini alimentari, orientate verso uno stile di vita più sano.
Gli italiani, con circa 39 litri pro capite, si piazzano agli ultimi posti in Europa per consumo di bibite analcoliche, ben al di sotto della media Ue di 67 litri a persona. Per farsi un’idea di quanto si beve, basta dire che danesi e tedeschi consumano rispettivamente 105 e 106 litri di bibite a testa ogni anno: quasi il triplo rispetto agli italiani!
Continuano a crescere, invece, le vendite di energy drink (1% del totale), il cui consumo secondo i nutrizionisti dovrebbe essere evitato per l’elevato contenuto di zuccheri e caffeina. Le bevande energetiche sono sconsigliate soprattutto agli adolescenti, che invece sono tra i maggiori consumatori insieme agli adulti tra i 30 e i 40 anni.
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