“Se si beve moltissima acqua si perde l’appetito e si dimagrisce”. Questa credenza che gira in rete è falsa, lo sostiene l’Istituto superiore di sanità che sul proprio sito ha creato un’area dedicata alle bufale. Proponiamo ai nostri lettori il testo per sfatare uno dei tanti miti che affollano internet.
Bere troppa acqua, così come berne troppo poca, è nocivo per la salute perché, tra gli altri effetti, può determinare la diluizione degli elettroliti nel sangue, specialmente il sodio e il potassio, che hanno una funzione essenziale nel bilancio dei liquidi tra l’interno e l’esterno delle cellule. Per mantenere un buono stato di salute l’organismo umano ha bisogno del giusto quantitativo d’acqua in modo da reintegrare le perdite idriche garantendo così le condizioni ottimali per gran parte dei processi fisiologici. Segnali di un’assunzione eccessiva di acqua sono mal di testa, nausea e vomito, aumento della pressione sanguigna, stato confusionale, sonnolenza, respirazione difficoltosa, astenia (stanchezza). Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (European food safety authority, Efsa) sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie, ha di recente ridefinito i valori dietetici di riferimento di diversi nutrienti, tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessario assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.
I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto, sia attraverso alimenti e bevande di ogni genere – in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:
– nei neonati sino a sei mesi di vita: 0,1 litri per chilo di peso al giorno (l/kg/giorno)
– nei bambini: tra 6 mesi e un anno di età: 0,8-1,0 litri al giorno (l/giorno); tra 1 e 3 anni di vita: 1,1-1,3 l/giorno; tra i 4 e gli 8 anni di età: 1,6 l/giorno; quando l’età è compresa tra 9-13 anni: 2,1 l/giorno per i bambini e 1,9 l/giorno per le bambine
– negli adolescenti, adulti e anziani: per le femmine 2 litri al giorno; per i maschi 2,5 l/giorno
I valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre situazioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio delle quantità indicate). Ciò si verifica anche in condizioni di stress e disturbi gastro-enterici che determinino vomito e diarrea, come per la diarrea del lattante.
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Finché sarà consentito a qualunque ciarlatano dotato di tastiera di mettere in rete le proprie fantasie come se fossero verità provate non ci libereremo mai dai miraggi degli pseudofarmaci miracolosi, delle diete miracolose, degli integratori miracolosi, dei supercibi supermiracolosi, di tutta la fuffa parasalutistica da cui siamo costantemente ammorbati.
Con la salute non si deve più poter giocare, e il legislatore dovrebbe una buona volta occuparsene seriamente in modo che chi mente su argomenti dannosi per la salute ne debba rispondere penalmente e patrimonialmente in modo pesante e immediato, non con una multa di poche centinaia di euro dopo mesi di propaganda ingannevole che gliene ha fruttati decine di migliaia.
Dietro alle false diete ci sono interessi fortissimi tra libri, pubblicazioni, pubblicità in rete, conferenze, vendita di integratori e beveroni, comparsate in tv, che si nascondono persino dietro a una dieta falsamente innocua come quella dell’acqua, che non ti vende nulla ma è propedeutica a passare ad altre diete con dei bei nomi non solo inutili ma anche dannose per la salute.
Il fatto che aumentare il consumo di acqua sia correlato con un minor introito calorico e un maggior dispendio, soprattutto se l’acqua che si beve è fredda, è dimostrato da numerosi studi scientifici. Chiamarla bufala mi pare eccessivo. Serza argomentare, tra l’altro…
Ancora con la vecchia favola dell’acqua fredda della “dieta” Dukan…
Ogni 2 litri di acqua fredda (consumo medio giornaliero di un adulto) a 4° centigradi consumiamo 60 kilocalorie per portarla ai nostri 37° corporei.
Una normale bustina da bar contiene 5 grammi di zucchero, pari a 20 kilocalorie.
Questo significa che i due litri di acqua “bruciano”… tre misere bustine di zucchero.
In teoria, però… perché noi non beviamo acqua calda a 37°, ma normalmente fresca a circa 16°, quindi i conti dobbiamo farli sulla differenza tra 16°–>37°, e il risparmio di calorie è molto inferiore, e corrisponde a solo 24 kilocalorie.
In soldoni, la miracolosa acqua fredda ci fa risparmiare poco più di una bustina di zucchero al giorno.
Con buona pace delle pseudodiete.