Bambini: il cibo è tra le principali cause di soffocamento. I consigli del Ministero della salute a genitori ed educatori. Raccomandazioni anche per industria e ristorazione
Bambini: il cibo è tra le principali cause di soffocamento. I consigli del Ministero della salute a genitori ed educatori. Raccomandazioni anche per industria e ristorazione
Redazione 12 Luglio 2017Ogni anno in Europa muoiono soffocati 500 bambini e il soffocamento rimane una delle principali cause di decesso per i bimbi sotto i tre anni di età. Nel nostro paese sono mille gli incidenti che ogni anno richiedono l’ospedalizzazione, mentre il numero di eventi che non richiedono l’intervento medico risulta vicino agli 80 mila. Tra le principali cause di soffocamento in età pediatrica c’è il cibo. Per questo motivo il Ministero della salute ha pubblicato nuove linee guida, redatte da un gruppo multidisciplinare di esperti coordinato dalla Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN).
Secondo i dati del registro SusySafe, che classifica gli incidenti causati da corpi estranei nei minori da zero a 14 anni, un terzo dei casi di soffocamento è imputabile a piccole ossa di pollo e lische di pesce (32%), seguiti da noccioline (22%) e semi (16%). Non sono comunque questi gli alimenti più pericolosi, cioè quelli che si associano più spesso a esiti fatali: sono invece i würstel i più letali secondo lo studio.
Gli esperti concordano sul fatto che i cibi che più frequentemente causano incidenti abbiano alcuni elementi comuni. Sono pericolosi sia gli alimenti di piccole dimensioni (come semi e noccioline), che possono finire interi nelle vie aeree, sia quelli troppo grandi, che i bambini piccoli faticano a masticare. Anche il cibo dalla forma rotonda (uva, ciliegie, pomodorini) e cilindrica (carote, würstel) si presta a bloccare le vie aeree. Sono pericolosi pure gli alimenti duri e fibrosi, difficili da masticare per la dentatura di un bambino, ma anche quelli appiccicosi, difficili da rimuovere se aspirati, e quelli comprimibili (come i marshmallows), che, se deglutiti interi, possono prendere la forma delle vie aeree e bloccarle completamente.
Il consiglio per le famiglie e gli educatori non è di evitare questi alimenti (con alcune eccezioni), ma di prepararli nel modo migliore per ridurre al minimo il rischio di soffocamento. Si raccomanda di tagliare gli alimenti in pezzi piccoli, di sezionare in quarti quelli tondi e predisporre listarelle per quelli cilindrici. Si consiglia anche di eliminare tutte le nervature e i filamenti in grado di ostacolare la masticazione e cuocere i cibi fino a quando non diventano morbidi. Gli alimenti appiccicosi vanno invece spalmati sul pane in strati sottili e non somministrati a cucchiaiate.
Fino ai quattro o cinque anni, però, sarebbe meglio evitare alcuni alimenti. Si tratta di frutta secca e semi, come le arachidi e le noccioline che possono essere facilmente aspirate. La stessa cosa vale per le caramelle dure. Stop anche a marshmallow, gelatine e gomme da masticare, dalle consistenze gommose, e a popcorn e patatine che possono ostruire le vie aree se aspirati interi o in pezzi.
Dato che la maggior parte degli incidenti si verifica in presenza di adulti, gli esperti consigliano anche alcune regole di comportamento per ridurre il rischio di incidenti. Il bambino dovrebbe mangiare in un ambiente tranquillo, seduto a tavola con la schiena dritta, evitando il più possibile distrazioni come giochi e cartoni animati. Inoltre è bene incoraggiare il piccolo a masticare bene prima di deglutire, evitando grossi bocconi. Allo stesso modo non bisogna forzare se non ha fame o non gradisce il piatto. Infine, è fondamentale che il piccolo non mangi da solo: solamente in questo modo è possibile intervenire tempestivamente se un boccone va di traverso.
Il documento contiene anche raccomandazioni per l’industria alimentare e la ristorazione. All’industria si consiglia di progettare gli alimenti in modo da minimizzare il rischio di soffocamento. Quando ciò non è possibile gli esperti consigliano di segnalare il pericolo in etichetta. Per la ristorazione che fornisce i pasti a scuole e asili si ipotizza di introdurre l’obbligo di seguire queste regole nella preparazione degli alimenti più pericolosi e garantire la presenza di operatori formati sul rischio in modo da riconoscere i segnali di soffocamento e intervenire al più presto.
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