Cibo d'asporto in contenitori di plastica; concept: takeaway, food delivery, obesogeni

La conservazione e il trattamento degli alimenti comporta il contatto con non meno di 14.mila sostanze dette FCC (da Food Contact Chemicals), circa 1.800 delle quali possono migrare dalle confezioni, dai contenitori o durante i procedimenti industriali. Decine di esse possono avere conseguenze negative sulla salute umana, mentre molte altre, probabilmente, non ne hanno, ma le conoscenze sono ancora assai limitate, anche per la difficoltà oggettiva di effettuare ricerche e analisi in campioni biologici su più composti. Ora però uno studio pubblicato sulla rivista del gruppo Nature Journal of Exposure Science & Environmental Epidemiology dalle ricercatrici e dai ricercatori della Food Packaging Forum Foundation di Zurigo, in Svizzera, fa il punto su quanto scoperto finora in cinque programmi di biomonitoraggio di popolazione, e sui dati contenuti in tre grandi database dedicati a ciò che accade nei campioni biologici di persone esposte a sostanze chimiche. 

Lo studio svizzero sulle sostanze chimiche a contatto con gli alimenti

In totale, il gruppo di ricerca ha trovato nei campioni biologici oltre 3.600 diverse sostanze chimiche a contatto con gli alimenti, pari al 25% di quelli cercati. Sangue, urine, latte materno, sudore, saliva, respiro, placenta, pelle, tessuto adiposo: ogni possibile distretto contiene quantità più o meno elevate di FCC, in miscele e quantità variabili. Per quanto riguarda i biomonitoraggi, su 194 sostanze chimiche pericolose ne sono state trovate 80, mentre per i campioni dei database, su 175 cui era stata attribuita una priorità a causa della loro pericolosità, ne sono state trovate 63; al contrario, per 59 di esse le analisi erano gravemente deficitarie, fatto comunque grave.

Mani femminili reggono confezione di carne con etichetta in evidenza sopra a banco frigo con altra carne confezionata
Il gruppo di ricerca ha trovato nei campioni biologici oltre 3.600 diverse sostanze chimiche a contatto con gli alimenti

I commenti

Al di là dei numeri, ciò che emerge è la sorprendente quantità di sostanze chimiche a contatto con gli alimenti che entrano nel corpo umano, arrivando direttamente dagli alimenti, e la scarsità delle informazioni di cui disponiamo. Negli elenchi pubblicati nell’articolo si ritrovano classi di composti come le PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) e i plastificanti (tra quelli maggiormente rappresentati), gli ftalati, i metalli pesanti, le sostanze organiche volatili (VOC), i pesticidi, le diossine, i perclorati, i bisfenoli, i benzeni e molti altri. I risultati degli studi degli ultimi anni riguardano di solito una delle categorie, in una tipologia di campioni, ma non dicono quasi mai nulla sull’insieme delle FCC e sulle conseguenze a lungo termine.

Gli autori, per migliorare la condivisione delle informazioni nella comunità scientifica internazionale, hanno creato un loro database pubblico, lo FCChumon (da Database on Food Contact Chemicals Monitored in Humans), nel quale hanno inserito i dati pubblicati, e che è ora a disposizione di altri ricercatori che vogliano proseguire con il censimento. Anche così – si spera – le informazioni potranno circolare di più, e impiegare meno tempo a diffondersi.

Jane Munke, tra i firmatari del lavoro, ha concluso: “Il lavoro evidenzia il fatto che i materiali a contatto con gli alimenti non sono completamente sicuri, anche se possono essere conformi alle normative, perché trasferiscono nelle persone sostanze chimiche note per essere pericolose. Vorremmo che queste nuove evidenze fossero utilizzate per migliorare la sicurezza dei materiali a contatto con gli alimenti – sia dal punto di vista delle normative ma anche da quello dello sviluppo di alternative più sicure”. 

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock, Depositphotos

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Barbieri Guido
Barbieri Guido
1 Ottobre 2024 16:30

Concordo pienamente oltretutto c’e’ una notevole quantita’ di rifiuto tra plastiche varie , contenitori in cartone ricoperto da film di plastica o specie di coperture cerate , che poi vengono buttate in giro o nel miglio caso differenziato.

Gregorio
Gregorio
3 Ottobre 2024 11:41

Sono un medico esperto in alimentazione, vi seguo con passione.

luigiR
luigiR
Reply to  Gregorio
3 Ottobre 2024 14:13

mi congratulo con lei. mi piacerebbe che fossero in tanti come lei…

Alberto
Alberto
3 Ottobre 2024 14:39

Molto bravi grazie per le Vostre informazioni e commenti su temi molto importanti che quasi sempre da altri organi non vengono divulgati.

Giuseppe
Giuseppe
12 Ottobre 2024 09:46

Bisogna sostituire l’involucro di plastica molto utilizzato in centinaia di alimenti con quello di carta . Sarebbe un primo step difensivo

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