Rivoluzione green per la pasta Agnesi. Dalla fine di gennaio, sugli scaffali dei supermercati cominceranno a comparire le nuove confezioni con incarto 100% compostabile da smaltire nella raccolta dell’umido. La scelta di Colussi, proprietario del marchio Agnesi, permetterà di togliere dal mercato ben 42 milioni di imballaggi in plastica, che si vanno ad aggiungere ai 2,5 milioni che saranno eliminati con le nuove confezioni compostabili dei prodotti Misura, uno degli altri brand del gruppo.
I classici imballaggi in plastica della pasta Agnesi saranno sostituite in parte da un incarto compostabile in Mater-Bi e per il resto da carta proveniente da filiere gestite in maniera sostenibile e certificata Fsc. In termini di peso saranno eliminate dal mercato 852 tonnellate di plastica. In seguito alla sostituzione degli incarti dei prodotti Agnesi e Misura, tra tutti i brand del gruppo Colussi le confezioni in plastica rimaste saranno solo l’8,5% del totale. Oltre a ciò va detto che dal 2018 Agnesi – precorrendo quello che oggi è diventato un trend del mercato – ha scelto di utilizzare solo grano duro 100% italiano.
Secondo i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente solo l’1% degli imballaggi in plastica sono realizzati a partire da materie prime vegetali e sono compostabili. Il nuovo incarto è stato studiato per mantenere inalterate le proprietà di un prodotto come la pasta, che deve conservarsi molto a lungo sugli scaffali dei supermercati e nelle dispense dei consumatori, ed è il frutto di una collaborazione tra Novamont, Saes, Sacchital, TicinoPlast, Ima e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
“Dopo la rivoluzione green del marchio Misura, – spiega Angelo Colussi, presidente del gruppo, – continuiamo a investire nell’ambiente e nello stesso tempo continuiamo a investire nell’Italia. Da una crisi come quella che stiamo vivendo occorre uscire puntando sul futuro. E il gruppo Colussi lo fa anticipando i tempi delle richieste che ci vengono dall’Europa con il Green Deal, scegliendo per primo non solo nel nostro Paese ma anche a livello internazionale un packaging plastic free. Il nostro obiettivo è di aumentare la quantità di incarti compostabili dei nostri prodotti, oltre che salvaguardarne la qualità e la freschezza che rimangono nostri asset fondamentali.”
Agnesi è uno dei marchi che ha messo in atto o ha annunciato impegni per eliminare gli imballaggi di plastica e adottare un packaging più sostenibile. Per esempio Coca-Cola, insieme ad altre aziende, sta partecipando allo sviluppo di bottiglie di carta per le bevande, mentre Pringles sta sperimentando una nuova versione in carta dei suoi iconici tubi, tradizionalmente composti da carta, metallo e plastica, un vero incubo da smaltire.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.