In Grecia, Coca-Cola, Nestlé, Unilever e la compagnia alimentare greca Delta hanno deciso di ritirare alcuni prodotti nella regione Attica, in cui si trova la capitale Atene, dopo che un gruppo aderente alla rete anarchica Fai/Irf ha minacciato di mettere sugli scaffali nel periodo natalizio alcuni prodotti, avvelenati con cloro e acido cloridrico. ì
Il gruppo ha specificato che l’obiettivo non era l’avvelenamento delle persone ma il sabotaggio economico delle aziende, accusate di crimini contro i diritti umani. Per precauzione, le imprese coinvolte hanno ritirato gran parte dei prodotti, indicati come possibile oggetto dell’avvelenamento, mentre la polizia antiterrorismo ha avviato indagini.
Un episodio analogo era avvenuto in Italia nel dicembre 1998, quando all’agenzia Ansa di Bologna e Firenze furono recapitati due panettoni con veleno per topi della Nestlé, proprietaria dei marchi Motta e Alemagna. L’iniziativa era firmata da un’organizzazione animalista (Alf) per protestare contro la manipolazione genetica. La minaccia non ebbe conseguenze per i consumatori, ma portò al ritiro dagli scaffali dei panettoni e alla loro sostituzione da parte della Nestlé, che bloccò la produzione a metà dicembre, a causa della paura diffusasi tra i consumatori.
© Riproduzione riservata
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare. Clicca qui
è certamente un modo esacerbato di contestare simili produttori, accusati di nefandezze in giro per il mondo. sarebbe molto più utile fare controinformazione, pubblicando gli scempi che le menzionate compagnie causano a danno di tanti cittadini e, probabilmente, anche dell’ambiente.