Chi deve stare attento alle concentrazioni dei grassi nel proprio sangue deve evitare, o comunque limitare molto il consumo delle uova, assai ricche di colesterolo? La risposta, stando a uno studio appena pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition dai nutrizionisti dell’Università dell’Australia del Sud di Adelaide, è semplice: niente affatto. Non è il colesterolo delle uova che fa salire i livelli di quello ematico, e non si deve quindi rinunciare a un alimento che, oltre al colesterolo, contiene vitamine del gruppo B e D, proteine di qualità e grassi positivi per la salute. Piuttosto, ci si deve guardare da altri protagonisti della dieta e in alcuni paesi della prima colazione insieme alle uova: i grassi saturi, perché è da essi che possono arrivare le sorprese più amare.
Separare i tipi di grassi, come le credenze dalla verità
Per fugare una volta per tutte i dubbi sul colesterolo delle uova, i ricercatori australiani hanno reclutato una sessantina di persone dell’età media di 39 anni, con un indice di massa corporeo di 25,8 (e quindi normopeso) e con valori di colesterolo cosiddetto cattivo, e cioè di LDL, inferiori a 135,3 microgrammi per decilitro di plasma, ampiamente nella norma). Quindi hanno chiesto a tutti di seguire, in sequenza, tre diversi tipi di dieta, ciascuna delle quali assicurava le stesse calorie, per cinque settimane.
Nello specifico, una – chiamata EGG – prevedeva due uova al giorno, e quindi un elevato apporto di colesterolo (circa 600 milligrammi al giorno), ma una bassa concentrazione di acidi grassi saturi (6%).
La seconda, denominata EGG-FREE, prevedeva invece poco colesterolo (300 milligrammi) senza uova e un elevato tenore di acidi grassi saturi (12%). Infine, la terza, di controllo, chiamata CON, contemplava un elevato valore di colesterolo (600 mg al giorno), un altrettanto alto quantitativo di grassi saturi (12%) ma solo un uovo alla settimana.

I risultati
Alla fine del periodo delle diete, e quindi dopo 15 settimane, i risultati sono stati molto chiari. Rispetto al regime di controllo, chi aveva seguito la dieta EGG, ma non la EGG FREE aveva avuto un abbassamento delle LDL, passato da una media di 109 (nella dieta CON) a 103 (nella EGG) e a 107,7 (nella EGG FREE). L’assunzione di due uova al giorno con pochi grassi saturi è stata quindi la migliore. Viceversa, in tutte e tre le tipologie, a un elevato quantitativo di grassi saturi è corrisposto un incremento di LDL, mentre il colesterolo totale è rimasto stabile.
Un solo effetto non positivo è risultato associato alle uova: quello sulle dimensioni delle particelle di LDL, che sono tanto meno pericolose quanto più sono grandi. Con la dieta EGG sono aumentate quelle con il diametro inferiore e diminuite quelle più grandi, rispetto alle altre due diete, e questo potrebbe controbilanciare, in piccola parte, i benefici delle uova in una dieta con pochi grassi.
Colesterolo o grassi?
I dati dimostrano comunque che la responsabilità dell’incremento di LDL non è da attribuire al colesterolo che arriva dalle uova, ma ai grassi saturi che, nel caso della prima colazione australiana, possono provenire dalle fette di bacon che di solito accompagnano le uova. Anzi, proprio grazie alla significativa concentrazione di grassi insaturi, le uova possono contribuire a far abbassare le LDL, anche quando se ne mangiano due al giorno tutti i giorni.
Nel mondo, ogni anno 18 milioni di persone perdono la vita a causa di una patologia cardiovascolare, e le uova sono molto presenti nella dieta di molte popolazioni. Indagare i rapporti tra uova, colesterolo, grassi vari e rischio cardiovascolare è quindi importante, per capire che tipo di consigli dare sia alla popolazione in salute che a quella già esposta ai pericoli derivanti dall’eccesso di grassi nel sangue.
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Giornalista scientifica



18 milioni di persone all’anno???
Grazie per la segnalazione. Ovviamente si trattava del dato mondiale, non australiano. Abbiamo corretto.
Leggo: “In Australia ogni anno 18 milioni di persone perdono la vita…”
Mi sembra un dato esagerato, visto che in Australia ci sono circa 27 milioni di abitanti
Grazie per la segnalazione. Ovviamente si trattava del dato mondiale. Abbiamo corretto.
e sarebbe una notizia del 2025? che le uova facciano male al colesterolo è una leggenda metropolitana sfatata da anni. così come tutte le altre cavolate come il non poterne mangiare più di due alla settimana, o che siano pesanti per il fegato e tutti gli altri luoghi comuni che possano venire in mente
La V revisione dei LARN 2024 ha eliminato il riferimento al massimo 300 mg die di colesterolo, ma non ha avuto il coraggio di modificare le porzioni e la frequenza con la quale si dovrebbero consumare le uova così (anche secondo CREA) il consumo di riferimento è 2-4 uova a settimana. Limitare il consumo di uova è anche un problema sociale, l’uovo ha il minor costo grammo di proteine ad alto valore biologico, quindi potrebbe contribuire parecchio al fabbisogno di proteine in particolare nelle persone anziane e indigenti che non possono certo permettersi una pillola di aminoacidi da 1€ al giorno. Occorre fare una campagna a favore degli alimenti che hanno percentuali maggiori di proteine rispetto ai grassi in particolare quelli con maggiori quantità di aminoacidi essenziali.
Grazie, al solito avere conferma dalla ricerca scentifica, le uova non contribuiscono direttamente all’aumento del colesterolo, è cosa buona e confortante!
Le Uova non fanno male, basta solo non esagerare,nel consumo e nella cottura,e vanno mangiate solo con verdure, non carne poi il bacon,magari con il latte o succo di frutta,come nei paesi anglosassoni e non solo.