Bottiglia di acqua minerale o acqua filtrata sul tavolo di un ristorante vista mare

Ci sono più microplastiche – molta di più – nelle bottiglie di acqua e altre bevande in vetro che in quelle di plastica stessa, ma anche nei cartoni e nelle lattine. La buona notizia è che, con ogni probabilità, per abbassarne drasticamente la concentrazione basterebbero provvedimenti semplicissimi e quasi a costo zero, che qualunque produttore potrebbe adottare.
A dirlo è l’agenzia per la sicurezza alimentare francese ANSES (Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail), che ha appena pubblicato il resoconto di uno studio condotto dai ricercatori di SANAQUA (Sécurité sanitaire des aliments d’origine acquatique) di Boulogne sur Mer, uno dei laboratori affiliati, a sua volta pubblicato sul Journal of Food Composition and Analysis.

I test sulle bottiglie

Per quantificare le microplastiche presenti nelle bottiglie e negli altri contenitori per liquidi, i ricercatori hanno analizzato numerosi campioni di bevande vendute in Francia di acqua, birra, cola, limonata e acqua aromatizzata al limone, tè freddo e vino, confezionate in bottiglie 8di vetro e di PET), cartoni in tetrapack e in lattine.

Come hanno sottolineato gli autori, al contrario di ciò che si aspettavano di trovare, le bottiglie in vetro sono risultate di gran lunga peggiori rispetto a tutte le altre. L’acqua, il liquido migliore, aveva in media 4,5 microplastiche per litro, contro l’1,6 misurata nelle bottiglie in PET: un valore, dunque, circa triplo.

In generale, sono stati esaminati diversi tipi di acqua, sia gassata che naturale, di varia provenienza, di sette marchi, in vetro, plastica e cartone, e poi due di acqua aromatizzata al limone, tre di cola, limonata e tè freddo, con zucchero o dolcificante, in vetro e plastica, diversi tipi di birra, con e senza alcol, in lattina o in vetro, così come vino bianco, rosso o rosé in plastica, vetro, cartone e in fusto (cubitainer), per un totale di 13 provenienze diverse e vari volumi.

Il risultato è stato che, per quanto riguarda l’acqua, la concentrazione media era di 2,9 microplastiche per litro (MP/l), ma quella delle bottiglie in vetro balzava appunto a 4,5 MP/l. Sono emerse poi differenze anche per tipo di acqua. Infatti, quella minerale tende ad avere più microplastiche rispetto a quella di sorgente (3,7 MP/l versus 1,6 MP/l), così come quella gassata rispetto a quella naturale (3,4 versus 2,4 MP/l).

Giovane donna tiene in mano bottiglietta di vetro co succo di frutta o bevanda zuccherata con cannuccia; concept: bibite, smoothies, microplastiche
Per diminuire le microplastiche basterebbe una pulizia dei tappi prima della chiusura

Poche variazioni

Per quanto riguarda le altre bevande, la tendenza è stata la stessa. Le acque aromatizzate al limone, per esempio, avevano 15 MP/l se in vetro (con grandi oscillazioni da un marchio all’altro), e solo 2,3 MP/l se in plastica; le cola raggiungevano le 103,4 MP/l se in vetro, e si fermavano a 3,4 MP/l se in lattina, a 2,1 MP/l se in plastica, mentre quelle con dolcificante ne avevano meno delle altre (14,4 versus 48,5 MP/l).

Lo stesso si verificava nel tè freddo: 16,3 MP/l se in lattina, 2,2 MP/l se in plastica, e 86,3 se in vetro, o nelle limonate, con concentrazioni di 1,5 MP/l se in plastica, 10,9 se in lattina e 111 MP/l se in vetro.

Non è andata meglio, infine, con gli alcolici, anche se nella birra le differenze sono meno ampie e il volume ha una sua influenza: le peggiori sono risultate essere le bottiglie in vetro piccole, che arrivavano a 133 MP/l, mentre le lattine e le bottiglie in vetro grandi si fermavano attorno alle 30 MP/l.

Infine i vini. In generale, si sono riproposte le stesse situazioni con valori, però, mediamente bassi, tra le 2 e le 8 MP/l, e un’eccezione, rappresentata dai grandi contenitori in plastica, che possono arrivare a 30; il vino bianco è peggiore rispetto agli altri.

I test per capire perché

Essendo stati loro stessi colti di sorpresa, i ricercatori hanno voluto verificare l’origine delle microplastiche nelle bottiglie di vetro, e hanno puntato sui tappi, perché la composizione delle MP era del tutto simile, per tipo di polimero, colore e altre caratteristiche, a quella dei rivestimenti. Inoltre, è noto che questi ultimi sono quasi sempre graffiati, anche se le lesioni non si vedono quasi mai a occhio nudo: è da lì che, con ogni probabilità, arrivano le MP.

Per capire se fosse così hanno effettuato alcuni test, in tre scenari. Hanno pulito le bottiglie in vetro e le hanno riempite di acqua filtrata, che non conteneva MP rilevabili. Quindi le hanno chiuse con il tappo senza alcun trattamento particolare, oppure dopo aver fatto passare sulla membrana plastica un getto di aria compressa e basta o, ancora, la stessa seguita da un ulteriore lavaggio con acqua filtrata e alcol.

Come diminuire le microplastiche

I risultati hanno lasciato pochi dubbi, perché nelle bottiglie con tappi non puliti le MP erano in media 287 per litro, in quelle pulite con l’aria compressa da sola 106 e in quelle pulite con l’aria e la soluzione alcolica 87.

Come hanno spiegato gli autori, le abrasioni ai tappi si determinano durante il loro stoccaggio, che non segue regole specifiche. Il semplice fatto di impilarne molte provoca fratture, graffi e danni vari, che facilitano il rilascio di frammenti. Per questo la soluzione potrebbe essere semplice: basterebbe stabilire regole specifiche che impongano a chi produce tappi per bevande di conservarli in modo che non possano essere danneggiati fino all’utilizzo, e magari richiedere una pulizia specifica prima della chiusura. Anche se – concludono – è bene non farsi illusioni: eliminare del tutto le microplastiche dai contenitori per bevande probabilmente è impossibile.

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gianni
gianni
8 Luglio 2025 11:06

Qualcosa non torna, almeno leggendo la ricerca.

Stella
Stella
8 Luglio 2025 21:08

Cos’ è erano calate le vendite delle bottiglie di plastica? Penso si tratti di fake news prezzolate. Poi i tappi in plastica delle bottiglie di vetro ma che risposta eh!?!?!! Perché le bottiglie di plastica come li hanno i tappi ? È da lì che si capisce che è tutta una presa per in giro. Viva il vetro, abbasso i contenitori di plastica.

Valeria Nardi
Reply to  Stella
9 Luglio 2025 10:16

La plastica dei tappi delle bottiglie di plastica potrebbe non essere la stessa di quella di rivestimento dei tappi delle bottiglie di vetro. Oppure come si legge nell’articolo la conservazione dei tappi potrebbe incidere. Non si tratta di fake news, anche perchè si riconosce che il problema è sempre lo stesso, e cioè la plastica e come viene utilizzata.

Paola Vanini
Paola Vanini
13 Luglio 2025 18:08

Una domanda: i tappi utilizzati x le bevande analizzate dalla ricerca francese sono gli stessi che troviamo nelle nostre bottiglie in vetro contenenti acqua minerale?

Valeria Nardi
Reply to  Paola Vanini
14 Luglio 2025 10:04

Non abbiamo dati certi ma presumiamo che non ci siano profonde differenze.

Paola
Paola
Reply to  Valeria Nardi
14 Luglio 2025 11:57

Grazie mille per la gentile risposta

Azul98
5 Agosto 2025 12:18

Nel tappo di metallo è il problema,per il colore che si graffia,le microplastiche entrano nelle bottiglie di birra,acqua,the,bibite anche non gassate,per il vino si è visto che quello con il tappo di sughero non aveva problemi,invece quello con il tappo di plastica era contaminato da microplastiche,dopo aver ripulito e in certi casi tolto la vernice, la percentuale si è abbassata notevolmente,però non del tutto dal momento che le microplastiche sono agenti volatili,ed entrano in ogni cosa,anche se isolata comporta sempre un rischio per la salute umana,e di tutto e tutti, inutile continuare a fare elenchi di un Ecosistema che abbiamo contaminato, con le conseguenze che adesso ci arrivano addosso, c’è uno studio pubblicato su The Lancet che dimostra pubblicato sul Guardian questa mattina,di quanto sia grande l’impatto delle microplastiche sul Pianeta, anzi diciamo forse ormai irrisolvibile,per colpa nostra che non andiamo a cercare alibi adesso.

Azul98
6 Agosto 2025 12:25

Non è greenwashing, è l’amara verità, la plastica è inserita in ogni cosa che usiamo,ne abbiamo non usato ma abusato, adesso dei tappi di bottiglia delle nostre amate bottiglie di vetro scopriamo che sono fonte di contaminazione da microplastiche,altro che olio evo o olio extra vergine di oliva, dentro nessuno finora ha mai fatto un controllo per vedere quante microplastiche sono presenti nei vari oli,che paghiamo profumatamente, mentre le microplastiche si fissano nel nostro circolo sanguigno e ormonale causando danni al nostro sistema cardio circolatorio,riproduttivo,e il male che anche il riciclo può fare qualcosa ma non eliminare il problema.