Dopo un lungo e laborioso processo di stesura, le nuove Linee guida per una sana alimentazione sono finalmente arrivate, dopo più di 15 anni dalle precedenti (del 2003). Si tratta di un documento di 230 pagine che vuole essere il riferimento per gli italiani in materia di nutrizione. Ogni capitolo, dal fabbisogno di carboidrati all’uso di integratori, si chiude con una scheda preparata dagli esperti del Crea per sfatare le false credenze diffuse nella popolazione, come quelle sul peso corporeo e su frutta e verdura che abbiamo già riportato.
Gli 11 falsi miti sull’acqua.
1) Non è vero che l’acqua deve essere bevuta solo al di fuori dei pasti. Anche se si eccede nella quantità, il massimo che può succedere è un piccolo allungamento dei tempi della digestione (per una diluizione dei succhi gastrici). Un’adeguata quantità di acqua (non oltre i 600-700 ml) è utile perché migliora la consistenza e la diluizione degli alimenti ingeriti, con la conseguenza di un miglioramento di digestione e assorbimento.
2) Non è vero che l’acqua fa ingrassare. Non contiene energia e le variazioni di peso dovute all’ingestione o eliminazione sono momentanee e ingannevoli.
3) Non è vero che bere molta acqua provoca una maggiore ritenzione idrica. Questa condizione, quando non è dovuta a particolari patologie, dipende dal sale o da altre sostanze contenute negli alimenti, non dalla quantità di acqua che ingeriamo.
4) Non è vero che è meglio preferire le acque oligominerali rispetto a quelle maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”. I sali in essa contenuti e l’acqua stessa favoriscono l’eliminazione di quelli in eccesso nell’organismo. Nei bambini, in particolare, sarebbe bene non utilizzare esclusivamente acque oligominerali, alternandole con quelle più ricche di minerali.
5) Non è vero che il calcio presente nell’acqua non è assorbito dal nostro organismo. La capacità dell’intestino di assorbire il calcio contenuto nell’acqua (spesso presente in quantità consistente) è simile a quella del calcio contenuto nel latte e prodotti lattiero-caseari.
6) Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisce la formazione dei calcoli renali. Le persone predisposte a formare questo tipo di calcoli devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto possa favorirne la formazione: anzi, ricordiamo che anche le acque minerali ricche di calcio possono costituire un fattore protettivo.
7) Non è vero che l’acqua gassata fa male. Né l’acqua naturalmente gassata, né quella addizionata con anidride carbonica creano problemi alla salute, anzi l’anidride carbonica migliora la conservabilità del prodotto. Solo quando la quantità di gas è molto elevata, si possono avere lievi sintomi in individui che già soffrono di disturbi gastrici e/o intestinali per la temporanea pressione a livello dell’apparato gastrointestinale.
8) Non è vero che bere acqua fredda fa male; anzi è piacevole quando fa caldo. L’importante è farlo lentamente per evitare congestioni.
9) Non è vero che uno o due bicchieri di acqua tiepida bevuti a digiuno purificano l’organismo. Male certamente non fanno, ma una pratica del genere non serve a nulla.
10) Non è vero che le acque a basso contenuto di sodio sono utili per chi soffre di ipertensione. Il sodio contenuto nelle acque è in quantità talmente bassa che la sua assunzione é irrilevante sia riguardo alla salute che riguardo all’estetica.
11) Non è vero che si perde acqua solo quando fa molto caldo. Anche quando fa molto freddo e l’aria che inspiriamo è particolarmente secca, espiriamo comunque aria umida (vapore) e quindi perdiamo acqua ad ogni respiro.
Clicca qui per scaricare le nuove Linee guida per una sana alimentazione.
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