Esselunga ha pubblicato l’avviso di richiamo volontario e precauzionale di un lotto di aglio olio e peperoncino calabrese a marchio Delizie di Calabria per un problema di confezionamento: a causa di un anomalo funzionamento della capsulatrice, alcuni vasetti potrebbero non essere stati chiusi correttamente. Il prodotto interessato è venduto in vasetti da 180 grammi con il numero di lotto LJ142B con il termine minimo di conservazione 22/11/2021.
Delizie di Calabria fa sapere che i vasetti di aglio olio e peperoncino coinvolti sono già stati ritirati e non sono più presenti sugli scaffali dei supermercati. Si raccomanda a chi è in possesso di un vasetto con il numero di lotto segnalato di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita d’acquisto dove sarà sostituito, anche senza presentare lo scontrino.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’ufficio qualità dell’azienda al numero 0961 63507.
Dal 1° gennaio 2019, Il Fatto Alimentare ha segnalato 75 richiami, per un totale di 117 prodotti, e 4 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.