Pubblicità del latte fresco: arrivano gli spot del ministero, ma è polemica sul messaggio e sui testimonial Carlo Cracco e Giorgio Calabrese
Pubblicità del latte fresco: arrivano gli spot del ministero, ma è polemica sul messaggio e sui testimonial Carlo Cracco e Giorgio Calabrese
Beniamino Bonardi 3 Giugno 2016Il Ministero delle Politiche agricole ha predisposto una campagna pubblicitaria per incentivare il consumo di latte fresco, che si avvale di quattro testimonial: la conduttrice televisiva Cristina Parodi, il dirigente sportivo Demetrio Albertini, lo chef Carlo Cracco e il medico nutrizionista Giorgio Calabrese. La campagna, inserita in una serie di iniziative a sostegno del settore lattiero caseario, è caratterizzata dallo slogan “è sempre l’ora del latte fresco”. Fermo restando il parere favorevole al consumo di un alimento come il latte fondamentale nella dieta della maggior parte dei bambini, dei giovani e di tanti adulti, ci sono però alcuni elementi della campagna che sollevano perplessità.
Oltre a uno spot di 30 secondi, è stato realizzato anche il sito oradellatte.it, nei confronti del quale la Lega antivivisezione (Lav) ha chiesto l’intervento dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, in quanto ritiene che l’affermazione secondo cui “il latte è un alimento indispensabile per il nostro organismo” configuri un caso di pubblicità ingannevole. “Il termine indispensabile è stato già censurato come ingannevole negli anni scorsi dall’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, su nostra istanza contro Mellin e Consorzi di produttori di carni che intendevano accreditare il messaggio che è impossibile vivere senza alimentarsi con proteine animali, e questo è contraddetto dalla vita di milioni di vegani e di intolleranti al lattosio in tutto il mondo e in tutte le epoche”, afferma Gianluca Felicetti, presidente della Lav. Dal fronte animalista e vegano sono partite numerose proteste sui social network ed è stato realizzato anche un contro-spot.
Anche la scelta dei testimonial fa discutere. Il cuoco Carlo Cracco famoso già in passato è stato testimonial della pubblicità della patatina Rustica San Carlo (vedi foto) presentata come ingrediente-base per abbinamenti sofisticati, sollevando qualche perplessità. Meno nota ma altrettanto discussa è stata la foto di Cracco ritratto sulla copertina del mensile GQ, insieme a una donna nuda, che lo abbracciava impugnando un grosso pesce posizionato in corrispondenza dei pantaloni (vedi foto sotto). La campagna era stata censurata giustamente dal Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, in quanto lesiva della dignità femminile.
Il terzo testimonial maschile è Giorgio Calabrese, fotografato con il camice bianco del medico, dando così autorevolezza scientifica alla campagna. Si tratta di un famoso nutrizionista che fino a poco tempo fa si scagliava contro l’olio di palma perché «sporca le arterie», salvo poi avere cambiato idea, diventando uno dei paladini favorevoli all’uso dell’olio tropicale. A proposito di Calabrese c’è da chiedersi perché sia stato affidato un messaggio pubblicitario a un nutrizionista che riveste un ruolo istituzionale di rilievo (Calabrese è presidente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare nominato dal Ministero della salute nel mese di aprile 2015). Ferma restando la validità della campagna che invita a consumare latte fresco, forse il Ministero delle politiche agricole poteva stare più attento nella scelta del testo e dei testimonial.
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i produttori di latte hanno capito che sono arrivati alla frutta -)
Stupidaggini come al solito….in Italia basta far polemica senza capire il senso del messaggio!!!
Tralasciando tutte le mie opinioni sul dott. Calabrese, anche in un articolo in cui si dovrebbe parlare solo ed esclusivamente di latte siete riusciti a buttarci dentro la solita storia dell’olio di palma. Condivido la vostra battaglia per eliminarlo dai cibi che compriamo, ma se un articolo parla di latte non vedo la necessità di parlare di altro (un altro conto sarebbe stato se Calabrese si fosse sempre scagliato contro il latte, salvo poi ritrattare… anche se, in fin dei conti, è la scienza stessa a dirci che alcuni capisaldi alimentari di qualche anno fa adesso non sono più tanto tali. La scienza avanza e le posizioni si possono sempre rivedere alla luce dei nuovi studi)
La scienza non sempre è neutra ma a volte si plasma purtroppo alle esigenze del marketing.A parte ciò Calabrese è un paladino del palma e non si può certo dimenticare questo aspetto se una persona accetta di fare da testimonial nell’ambito dei prodotti alimentari.
Il latte animale non è fondamentale né per i bambini, né per i giovani né per gli adulti. Mi chiedo come mai anche voi ci teniate a fare affermazioni prive di fondamento scientifico.
Talmente indispensabile che ne faccio a meno da anni e sono una maratoneta in ottima forma fisica assolutamente non demuscolata.