patate blu gialle rosse 173434595Le patate blu non sono né aliene né geneticamente modificate e, come quelle che comunemente consumiamo, arrivano del Perù e della Bolivia. Il colore intenso è dovuto all’elevata presenza di antociani, sostanze utili per la nostra salute, le stesse contenute nei mirtilli. Anche le varietà più tradizionali, a pasta gialla, bianca e rossa, nonostante siano state scoperte a metà del Cinquecento dai conquistatori spagnoli, in Europa si diffondono successivamente, solo nel secolo XVIII.

La diffidenza verso i tuberi arrivati dal Nuovo Mondo era causata soprattutto dal fatto che la pianta appartiene alla famiglia delle Solanacee, la stessa della belladonna e della datura (entrambe velenose). Anche la pianta della patata infatti contiene diverse tossine, soprattutto nelle parti verdi, nei fiori e nei germogli.

 

La realizzazione del filmato è a cura di Coltura & Cultura, un sito sostenuto da Bayer CropScience con il patrocinio dell’Associazione Stampa Agroalimentare Italiana (ASA), che attraverso diversi interventi focalizza l’attenzione su come il cibo viene prodotto e come arriva sulle nostre tavole. Sul portale, dedicato a consumatori, professionisti e operatori del settore, si possono trovare libri gratuitamente consultabili e scaricabili, filmati e approfondimenti di esperti, sulle principali colture del nostro paese.

 

Il video che vi proponiamo si intitola “Patata sdoganata” e approfondisce la storia delle patate che da cibo destinato al bestiame e ai servi, dopo due secoli anche in Europa è diventato un ingrediente di piatti molto amati: gnocchi, sformati, purè. Protagonista della narrazione è l’agronomo Duccio Caccioni, che in veste di brillante divulgatore ci racconta numerosi aneddoti sul tubero e le caratteristiche dell’interessante variante blu.

 

 

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