Kusmi Tea ritira dal mercato europeo la camomilla in via precauzionale, per la presenza di alcaloidi pirrolizidinici. I valori sono comunque al di sotto della soglia Efsa
Kusmi Tea ritira dal mercato europeo la camomilla in via precauzionale, per la presenza di alcaloidi pirrolizidinici. I valori sono comunque al di sotto della soglia Efsa
Redazione 20 Gennaio 2017L’azienda francese Kusmi Tea, che commercializza i tè e infusi anche in Italia, ha ritirato dal mercato europeo tutti i lotti di camomilla. La decisione è arrivata dopo che Stiftung Warentest, associazione tedesca per i consumatori, ha pubblicato i risultati di un test su un lotto di infuso, rilevando una contaminazione da alcaloidi pirrolizidinici (PA) in almeno la metà delle bustine analizzate.
I PA sono sostanze prodotte naturalmente da molte piante, per esempio il Non ti scordar di me, come meccanismo di difesa contro insetti e animali, che possono venire mescolate accidentalmente alla camomilla durante la raccolta. La rivista Stiftung Warentest sul sito spiega che secondo alcuni studi un’esposizione prolungata a questi alcaloidi potrebbe essere cancerogena e dannosa per il fegato.
L’azienda francese e anche l’associazione tedesca ricordano che non esiste ancora un limite di legge per i PA negli alimenti. Tuttavia, anche se i livelli medi di alcaloidi sono al di sotto delle soglie proposte dall’Efsa (Agenzia europea per la sicurezza alimentare), Kusmi Tea ha deciso di togliere dal mercato tutti i lotti di camomilla volontariamente e in via del tutto precauzionale, per tutelare la salute dei consumatori.
Questo è il richiamo n°5 de 2017 segnalato da Il Fatto Alimentare.
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