Entro la fine del 2017, circa 500 prodotti alimentari venduti in Europa dal gruppo Unilever avranno sulla confezione il logo “V” dell’Unione Vegetariana Europea (EVU). È la prima volta che l’EVU stipula un accordo per la concessione del suo logo a un così grande numero di prodotti di un unico committente. In un comunicato Unilever UK afferma che la scelta di una dieta flexitariana, cioè principalmente vegetariana, ma senza rinunciare sporadicamente alle proteine di origine animale, non è più una tendenza di nicchia ma ha un grande fascino a livello di massa.
Per questo Unilever vuole rendere più facile ai consumatori vegetariani e flexitariani identificare i prodotti in grado di soddisfare le loro esigenze dietetiche e per “incoraggiare scelte alimentari più informate e più sane”. Una recente indagine ha rilevato che il 35% dei britannici si identifica come semi-vegetariano e ritiene che questa percentuale sia destinata ad aumentare del 10% quest’anno, indicando un chiaro cambiamento dei gusti alimentari del Paese.
Il logo di EVU è stato creato dall’artista italiano Bruno Nascimben e presentato nel 1985 al congresso dell’organizzazione a Cervia. Da allora molte organizzazioni vegetariane e vegane hanno adottato il logo, tra cui l’Associazione Vegetariana Italiana. In Svizzera, afferma EVU, il marchio viene concesso all’industria alimentare fin dal 1996. Successivamente i diritti di protezione del marchio sono stati estesi a sempre più paesi, che ora coprono quasi tutta l’Europa.
Credo che molti si confonderanno con il marchio Vegan OK.
Il marchio Vegan OK è di molto successivo a quello della’EVU.
Inoltre, anche se sul sito si qualifica come “la prima ed unica certificazione Etica per prodotti Vegan nata in Italia”, in altre pagina precisa che, invece: “VEGANOK è tecnicamente un’autocertificazione presentata al consumatore attraverso l’utilizzo del marchio dato in concessione alle aziende. E’ quindi l’azienda stessa a garantire che uno specifico prodotto è conforme al disciplinare che, al fine di una completa trasparenza, è sempre pubblicamente consultabile sul sito http://www.veganok.com“.
Neanche il marchio dell’EVU è una certificazione, ma prevede almeno una verifica da parte degli uffici delle diverse organizzazione vegetariane europee: “non si può parlare di certificazione, ma di prodotto controllato dall’Associazione Vegetariana Italiana”, dichiara l’AVI.
non sapevo fossi un “flexitariano”…