Decodificare il codice presente sul guscio delle uova che acquistiamo al supermercato è sempre complicato, perché ci sono troppi numeri e troppi riferimenti. L’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie in questo video spiega, attraverso grafiche e immagini molto chiare, quali sono gli elementi da conoscere per capire se stiamo comprando un uovo proveniente da un allevamento biologico, oppure da galline allevate a terra o in gabbia. La questione è importante perché negli ultimi anni si registra una progressiva scomparsa delle uova ottenute da galline allevate in gabbia, perché i consumatori e le consumatrici hanno imparato a fare scelte etiche. In alcuni casi sono le stesse catene che hanno deciso di non mettere in assortimento queste uova che costano meno delle altre.
Per capire cosa si sta comprando bisogna stare attenti alle diciture sulle etichette ma, soprattutto, alla prima cifra riportata sul guscio. Lo “0” indica uova provenienti da allevamenti biologici, dove gli animali vivono in capannoni con un affollamento massimo di sei per metro quadrato, ma sono liberi di razzolare all’aperto dove hanno a disposizione almeno quattro metri quadrati a testa. Questi animali sono nutriti con mangime di origine biologica. Poi ci sono le uova di categoria “1” allevate all’aperto con una densità massima all’interno del capannone di 9 galline per metro quadrato e accesso all’esterno, dove hanno a disposizione da 2,5 a 4 metri quadrati. A seguire le uova di categoria “2” ovvero provenienti di animali che vivono solo in capannoni chiusi dove lo spazio a disposizione è di 9 animali per metro quadrato, e infine quelle in gabbia (categoria “3”) dove lo spazio a disposizione è poco più di un foglio di carta.
© Riproduzione riservata
giornalista redazione Il Fatto Alimentare