L’eccessivo consumo di sale è la causa di 1,65 milioni di morti per disturbi cardiovascolari ogni anno, un decimo del totale dei decessi per questo motivo, secondo uno studio pubblicato dal New Englad Journal of Medicine, che ha preso in considerazione la dieta e i decessi per motivi cardiocircolatori in 187 paesi.
Secondo lo studio, condotto negli Stati Uniti e finanziato dalla Bill and Melinda Gates Foundation, nel 2010 il consumo medio giornaliero di sodio è risultato pari a 3,95 grammi (corrispondenti a circa 10 grammi di sale), quasi il doppio rispetto ai due grammi raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità, con gravi effetti sulla pressione arteriosa.
Le morti per causa cardiovascolari attribuibili all’eccessivo consumo di sale riguardano gli uomini nel 61,9% dei casi e le donne nel 38,1%. L’84,3% per di questi decessi si registra in paesi a reddito medio-basso e nel 40,4% dei casi si tratta di morti premature, cioè prima del raggiungimento dei 70 anni di età.
Il paese in cui il consumo di sale incide maggiormente sulle morti per cause cardiovascolari è la Georgia, con 1.967 decessi ogni milione di adulti, mentre l’incidenza minore si registra in Kenia, con quattro morti ogni milione di adulti l’anno.
Beniamino Bonardi
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Su La Stampa ho letto pochi minuti fa, un’altro articolo che mi ha fatto sorridere e cita testualmente:
“Secondo un nuovo studio il sale nella dieta non avrebbe un’influenza statisticamente significante sulla pressione arteriosa, facendo nascere dei dubbi circa la maggiore pericolosità derivante dall’uso di questo condimento”..
mhaa!!! Ecco il link: http://www.lastampa.it/2014/09/10/scienza/benessere/alimentazione/sale-nella-dieta-e-pressione-alta-forse-centra-poco-nFztaJ3Z1CnxPZhHDGRApL/pagina.html