Sono inoltre stati respinte dal Parlamento le raccomandazioni di divieto del trasporto di animali gravidi al 40% della fase di gestazione. Il testo si limita infatti a indicare che il trasporto di animali gravidi andrebbe preferibilmente evitato e, durante l’ultimo terzo della gestazione, andrebbe comunque limitato a un massimo di quattro ore. Vengono inoltre ridotte all’osso anche le richieste di divieto di trasporto di cuccioli in lattazione. La richiesta, che riguardava il trasporto di bovini, ovini, caprini o suini ed equini domestici di età inferiore ai 35 giorni è infatti scomparsa (§ 104) e rimane solo un limite di quattro settimane per i vitelli, che esclude comunque il caso di trasporto effettuato dagli allevatori per una distanza inferiore ai 50 km.
“Crediamo che il Parlamento europeo abbia perso l’occasione di sostenere dei cambiamenti profondi e importanti e non sia riuscito a soddisfare le richieste dei cittadini – conclude Alice Trombetta di Animal Equality Italia –. Ora le nostre speranze sono riposte nella Commissione, a cui affidiamo il compito di permettere la sostituzione del trasporto di animali vivi con un commercio di sola carne, carcasse e materiale genetico, non solo ‘per quanto possibile’ come indicato nel testo del Parlamento”.
Ciononostante, non si può far a meno di evidenziare che le raccomandazioni accolgono anche diversi importanti contenuti proposti dalla Commissione d’inchiesta. Tra questi spicca l’introduzione di un sistema di telecamere a circuito chiuso sui veicoli di trasporto, specialmente per le operazioni di carico e scarico. La richiesta che l’approvazione dei piani di trasporto degli animali da parte delle autorità nazionali debba avvenire solo se la temperatura prevista per l’intera durata del viaggio è tra i 5ºC e i 30ºC con la necessità di registrare, inoltre, temperatura, umidità e livelli di ammoniaca all’interno dei veicoli.
I deputati riconoscono altresì che attualmente non esiste alcun sistema di controllo per il trasporto verso paesi terzi e chiedono ai Paesi Ue di ispezionare tutte le spedizioni destinate ai viaggi lunghi. Bisogna garantire che gli animali siano nutriti e idratati, che i dispositivi di abbeveraggio funzionino correttamente e che ci sia spazio adeguato, garantendo che l’esportazione di animali vivi sia approvata solo se è conforme agli standard europei sul benessere degli animali. Infine, i deputati chiedono anche una transizione verso un sistema più efficiente ed etico, che favorisca il trasporto di sperma o embrioni anziché di animali da riproduzione, e di carcasse e carne anziché di animali destinati al macello. Chiedono infine alla Commissione di presentare urgentemente, entro il 2023, un piano d’azione per sostenere questa transizione e una proposta su un fondo specifico per ridurre al minimo gli effetti socioeconomici di tale cambiamento.
© Riproduzione riservata; Foto: Animal Equality
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Riporto dall’articolo:”Sono inoltre stati respinte dal Parlamento le raccomandazioni di divieto del trasporto di animali gravidi al 40% della fase di gestazione. Il testo si limita infatti a indicare che il trasporto di animali gravidi andrebbe preferibilmente evitato e, durante l’ultimo terzo della gestazione, andrebbe comunque limitato a un massimo di quattro ore. Vengono inoltre ridotte all’osso anche le richieste di divieto di trasporto di cuccioli in lattazione. La richiesta, che riguardava il trasporto di bovini, ovini, caprini o suini ed equini domestici di età inferiore ai 35 giorni è infatti scomparsa (§ 104) e rimane solo un limite di quattro settimane per i vitelli, che esclude comunque il caso di trasporto effettuato dagli allevatori per una distanza inferiore ai 50 km”.
VERGOGNAAAAAAAAA!!!!!!!!!
Perfettamente d’accordo con lei!!!
L’Ue dovrebbe tagliare i fondi alle aziende che producono carne, favorendo le diete vegetali,sicuramente piu’ salutari. Quando si incomincia?
L’Unione Europea non sbaglia mai. MAI.
Quando, una volta tanto, ha l’occasione di dimostrare che non è lì solo per causare danni ai cittadini europei e fare finalmente qualcosa di buono, di etico, di morale, semplicemente non lo fa.
Non capisco se per cattiveria, per stupidità, per ignavia, per soldi, ma i suoi pagatissimi membri non lo fanno.
“Prove scientifiche”. Basta solamente avere buon senso e una coscienza per fare bene. Qualità che, evidentemente, nell’Europarlamento scarseggiano alla grande.