Dopo 18 mesi di lavoro, il 2 dicembre la Commissione d’inchiesta europea sul trasporto di animali vivi (Anit) ha finalmente presentato le sue raccomandazioni sulla protezione degli animali durante il trasporto. Queste raccomandazioni, che saranno sottoposte alla votazione del Parlamento di Strasburgo il prossimo gennaio, riconoscono in primo luogo la scarsa attuazione del regolamento europeo sui trasporti (Ce n. 1/2005). Il testo si rivolge quindi sia agli stati membri sia all’esecutivo di Bruxelles affinché intensifichino gli sforzi per rispettare il regolamento in vigore, ma ne raccomanda al contempo l’aggiornamento.

Tra le novità proposte, la presenza di telecamere a circuito chiuso sui mezzi, l’autorizzazione ai viaggi solo con temperature comprese tra i 5°C e i 30°C, l’esortazione a stabilire dei limiti alla durata dei viaggi e il divieto al trasporto di animali non svezzati al di sotto dei 35 giorni di vita (consentito solo nel caso di viaggi inferiori alle due ore). “Si tratta di un testo che non tiene ancora conto della maggior parte dei problemi e punta solo a obiettivi minori”, è il commento di Animal Equality, organizzazione internazionale che fa parte dell’Eurogroup for Animals impegnata a segnalare gli aspetti critici nella vita degli animali d’allevamento,

trasporto animali, pecore
Non è stata stabilita una durata massima dei viaggi, né un’età minima degli animali differenziata per specie

Diverse le critiche mosse dall’organizzazione, in primis il fatto di non aver stabilito un tempo massimo del viaggio inferiore alle otto ore, ma anche di aver fissato un’età minima per viaggiare che non considera le differenti tempistiche di svezzamento degli animali. A questo proposito, Animal Equality esprime però soddisfazione per il lavoro della Commissione, che ha riconosciuto la mancanza di regole differenziate per le diverse specie. L’obiettivo dell’associazione resta comunque quello di ottenere il divieto di qualsiasi trasporto di animali vivi per lunghe distanze. Su questo tema la Commissione d’inchiesta ha scelto per ora una linea cauta, proponendo un periodo di transizione e fissando la presentazione di un piano d’azione entro il 2023.

Particolare riferimento è stato inoltre fatto dall’Anit ai casi di viaggi con destinazioni extra Ue, che non sono attualmente soggetti a un vero sistema di controllo. I deputati della Commissione Anit chiedono fortemente che gli stati membri ispezionino le spedizioni con destinazione esterna ai confini dell’Unione europea, riservando un’attenzione particolare a che gli animali abbiano sufficiente spazio e un adeguato accesso all’acqua e al cibo. Sono infatti numerose le violazioni riscontrate da Animal Equality, in collaborazione con altre organizzazioni, in particolare su questo tipo di viaggi.

Proprio in relazione a questo genere di abusi, lo scorso 30 novembre l’organizzazione ha reso pubblica una petizione ufficiale, disponibile sul sito del Parlamento europeo, nella quale si chiede alla Commissione europea di far rispettare almeno le norme sul benessere degli animali già previste dal regolamento del 2005. A partire dal 2020, Animal Equality, Animal Welfare Foundation ed Enpa, in collaborazione con altre Ong, hanno infatti rilasciato una serie di video e denunce sul trasporto di animali vivi via mare dalla Spagna verso paesi extra-Ue, riscontrando sistematiche violazioni del regolamento da parte delle autorità spagnole. Alla luce di questi eventi, Animal Equality ed Enpa hanno chiesto con la denuncia congiunta alla Commissione europea di avviare una procedura d’infrazione contro lo Stato spagnolo e altri Stati membri dell’Unione per violazione del regolamento sul benessere degli animali trasportati vivi.

 

Al contempo, la Germania si dimostra sempre più sensibile a tali tematiche. Con l’insediamento del nuovo governo, a partire dal 2022, si prevede nel paese l’introduzione di un’etichettatura obbligatoria degli alimenti derivati dagli allevamenti. La nuova etichetta fornirà informazioni relative al benessere animale, in particolare proprio sugli aspetti del trasporto e della macellazione e sarà accompagnata da una campagna di educazione. I partner della nuova coalizione dell’esecutivo tedesco vogliono sostenere la riorganizzazione dell’allevamento di bestiame per migliorare il benessere degli animali e ridurre le emissioni di gas serra del paese. Secondo l’accordo, la riorganizzazione dovrà essere finanziata attraverso un “sistema sostenuto dagli operatori del mercato”, mentre è raccomandata per il lungo termine (la prossima edizione della nuova politica agricola comunitaria, quindi dopo il 2027), una revisione delle sovvenzioni agricole previste dalla Pac che dovrà comprendere una ricompensa per le attività di salvaguardia dell’ambiente e del clima.

© Riproduzione riservata; Foto: Animal Equality

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Nylla
Nylla
7 Dicembre 2021 22:13

Il maltrattamento inaccettabile degli animali deve smettere definitivamente ! ! È una vergogna ! !

Antonella Cortigni
11 Dicembre 2021 20:33

Ma perché i governi non sono interessati a migliorare il benessere del pianeta?…siamo nelle loro mani e mai nulla concludono.
..ci vuole tanto a dire sì per tutto ciò che di buono può apportare un cambiamento come ad esempio migliorare gli allevamenti ,dire no alla deforestazione,no a troppa produzione di plastica più telecamere per più controlli,ma cosa gli costa a questi governi fare qualcosa per questo pianeta?

Giorgia
Giorgia
12 Dicembre 2021 04:50

Vietare I lunghi ed estenuanti viaggi agli animali da trasporto e un obbiettivo prioritario. L Europa dia risposte concrete in merito.