Il supermercato più conveniente di Roma non si trova in città ma a Fiumicino ed è il punto vendita Auchan di Parco Leonardo. Questo è il risultato dell’annuale inchiesta di Altroconsumo che ha coinvolto 922 punti vendita in tutta Italia, di cui 69 nella Capitale. In seconda posizione a soli tre punti di distanza da Auchan troviamo il supermercato Coop di via Laurentina e due punti vendita Emme Più in via Edoardo D’Onofrio e via Chiabrera. Salgono sul podio anche tre Conad Superstore (via Monte Cervialto, via Nocera Umbra e quello di Casetta Mattei) e Coop di largo Agosta, che condividono la terza posizione.
In fondo alla classifica troviamo il supermercato Coop di via Prospero Alpino, preceduto dai punti vendita Carrefour Market di via della Pineta Sacchetti e viale XXI Aprile e il supermercato Pam di via di Decima. La differenza del 13% tra i prezzi del primo classificato e dell’ultimo è un esempio di come i cartellini prezzi siano influenzati dalla concorrenza di punti vendita di altre insegne posizionate nella stessa zona.
Secondo Altroconsumo, scegliendo il supermercato più economico di Roma e dintorni, si possono risparmiare 829 € l’anno (rispetto alla spesa di una famiglia media italiana). Il risparmio può salire a 1778 €, rinunciano ai prodotti di marca e preferendo acquistare solo prodotti a marchio commerciale.La spesa al discount può fare risparmiare fino a 3273 €. Osservando l’intera indagine, emerge che la città italiana dove i supermercati sono più convenienti è Pordenone, seguita da altri capoluoghi del Nord-Est (Verona, Vicenza e Treviso). In coda alla classifica geografica troviamo invece Aosta e Genova.
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La rincorsa al prezzo più basso fa sprofondare la qualità, la territorialità, il rispetto delle regole, del lavoro in primis, ma anche della sanità. L’agricoltura sta morendo per colpa di questa follia ancestrale che pretende di pagare 8 centesimi un piatto di pasta, mentre già con 10 si potrebbe puntare a qualità, territorialità, rispetto delle regole APPUNTO !
Ma 2 centesimi in più allertano la paura ancestrale della carenza di cibo in caverna.
Mentre il VERO CAVERNICOLO con una sgassata al SUVVONE in mezzo al traffico ha già speso 200 centesimi (ci si pagava la pasta, quella OTTIMA, tutto l’anno…)
In riferimento alla zona di Roma, sono interessato a conoscere un vostro giudizio sulla catena Gros, molto diffusa con i vari marchi Pewek, Dem, Castoro ecc.
Se va sul sito di Altroconsumo dovrebbe trovare l’elenco di tutti i supermercati presi in esame a Roma