Il supermercato più conveniente di Napoli è l’Euroesse di via Gabriele Jannelli. Questo è il risultato dell’inchiesta di Altroconsumo, che quest’anno ha esaminato 922 punti vendita sparsi in tutta Italia, di cui 10 nella città di Napoli. Sul podio, a 1-2 punti di distanza troviamo l’Ipercoop di via Masullo a Quarto e il supermercato Conad di via Consalvo. Seguono a pari merito gli Auchan di Mugnano di Napoli e Giugliano in Campania e due Decò Maxistore (via Giustiniano e via Provinciale Botteghelle di Portici), anche in questo caso con lo stesso punteggio.
La maglia nera del capoluogo campano va al Carrefour Market di via Giochi del Mediterraneo, preceduto da un altro Carrefour Market (via Raffaele Morghen) e dalla Coop di via Arenaccia. La differenza di prezzi tra il primo e l’ultimo supermercato in classifica è del 16%.
Secondo Altroconsumo, scegliendo il supermercato più economico di Napoli si può risparmiare fino a 788 €. Il risparmio può arrivare fino a 1537 € rinunciando ad acquistare i prodotti di marca e scegliendo solo quelli a marchio commerciale. Si può salire addirittura fino a 3069 € optando per la spesa nei discount più economici. Tutte le stime si riferiscono alle spese di una famiglia media italiana. Esaminando l’intera indagine, si nota che i supermercati più convenienti si trovano nelle città del Nord-Est, con Pordenone in prima posizione, seguita da Treviso, Vicenza e Verona. Male le città del Nord-Ovest Aosta e Genova, seguite da città del Sud Italia come, Ascoli e Avellino.
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Spett.le readazione
un grazie per l’articolo innanzitutto e una precisazione:
Via Gustavo Fara a Napoli non esiste! (forse si è fatta confusione con MIlano)
La Coop a Napoli centro è in Via Arenaccia.
Cordialità.
Grazie della segnalazione. Abbiamo provveduto a correggere la svista.
Effettivamente si è trattato di uno scambio di indirizzi con un altro punto vendita Coop, situato a Novara, che per una incredibile coincedenza è terzultimo in classifica seguito da due Carrefour Supermarket, esattamente come a Napoli.
Mi scuso se replico commento scritto per Roma, ma l’argomento è troppo importante (e il Fatto alimentare non ha mancato di evidenziarlo più volte, ad es. parlando della Pasta…):
La rincorsa al prezzo più basso fa sprofondare la qualità, la territorialità, il rispetto delle regole, del lavoro in primis, ma anche della sanità. L’agricoltura sta morendo per colpa di questa follia ancestrale che pretende di pagare 8 centesimi un piatto di pasta, mentre già con 10 si potrebbe puntare a qualità, territorialità, rispetto delle regole APPUNTO !
Ma 2 centesimi in più allertano la irrazionale paura ancestrale della carenza di cibo in caverna.
Mentre il VERO CAVERNICOLO con una sgassata al SUVVONE in mezzo al traffico ha già speso 200 centesimi (ci si pagava la pasta, quella OTTIMA, tutto l’anno…)
E altri 2000 per il suo bel smartphone o il pantaloncino firmato….ma ci stracciamo le vesti solo davanti ai prezzi del cibo, per un risparmio molto spesso RISIBILE !