Come ogni anno è arrivato il momento della celebre inchiesta sui supermercati di Altroconsumo. La classifica dei punti vendita più convenienti di 70 città è stata realizzata rilevando, tra il 15 giugno e il 15 luglio, ben 221 mila prezzi di prodotti di marca delle 116 categorie merceologiche più acquistate dai consumatori italiani sulla base dei dati Istat. Nell’inchiesta mancano i punti vendita Auchan perché i prezzi potrebbero oscillare repentinamente, in seguito alla vendita della catena.
Dopo aver esaminato la situazione di Torino, ci spostiamo a Milano. Nel capoluogo lombardo, il supermercato più conveniente è il Conad di corso Lodi 130 con un indice di 104. Ciò significa che i prezzi sono il 4% più cari rispetto al punto vendita più economico in assoluto, che quest’anno è il Conad City Spesa facile di via Michelangelo Grigoletti 62 a Pordenone, a cui è stato attribuito il valore base di 100. Ogni punto in più rispetto all’indice del supermercato meno caro d’Italia rappresenta quindi un rincaro di un punto percentuale.
In seconda posizione, con un indice di 109 si piazza il punto vendita Tigros di via Giambellino 31, mentre al terzo posto troviamo il supermercato Esselunga di via Feltre 40, con un punteggio di 112. Dei tre punti vendita che, con un indice di 113, occupano la quarta posizione solo uno è all’interno dei confini di Milano, il Tigros di via Cagliero 14/A, mentre gli altri due si trovano nella città metropolitana, cioè il supermercato Galassia di via Norvegia 1/A a Melzo e Il Gigante di viale Italia 555 a Sesto San Giovanni. Un altro punto vendita Il Gigante (via Lorenteggio 3) si trova in quinta posizione con un indice di 114, insieme al Conad di via Gonin 71.
All’altra estremità della classifica, con una variazione di prezzi notevole rispetto al supermercato più economico della città (si passa da un indice di 104 a uno di ben 136), si trovano due Carrefour: si tratta del punto vendita di Carugate (S.P. 209 km 2.000) e del Market di via Trivulzio 12.
La grande differenza di prezzi tra testa e coda della classifica si traduce in un risparmio di addirittura 1.769 euro l’anno, il più alto registrato in tutto il Paese, se si sceglie il punti vendita più economico della città rispetto a quello più caro. Il posizionamento degli altri supermercati della città è consultabile sul sito di Altroconsumo (solo per abbonati).
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Queste indagini senza il paniere di prodotti presi in considerazione, almeno in questo articolo non è riportato e sul sito di altroconsumo bisogna essere soci per vedere le indagini, sono come la media del pollo, giuste matematicamente, ma completamente fuori dalla realtà…
Condivido quello che dice Max. Aggiungo che il costo complessivo della spesa non è dato solo dal prezzo a scaffale. Fanno parte del costo totale anche il tempo di attesa, il tempo per raggiungere il punto vendita, la spesa dell’auto per spostarsi. In conclusione preferirei nella mia città più punti vendita non grandissimi ma ben distribuiti piuttosto che il deserto in centro con pochi giganti in periferia.