Finito di stampare nel marzo del 2022 per Solferino, il libro di Fiorenza Sarzanini Affamati d’amore nasce dall’urgenza di impegnarsi in prima persona perché i disturbi del comportamento alimentare siano trattati per quello che sono: una vera emergenza. Lo sa bene la giornalista e vicedirettrice del Corriere della Sera e lo racconta nel libro. È successo anche a lei, quando aveva 23 anni, di dover affrontare questo demone. “Arrivi al fondo dell’abisso e non te ne rendi conto” scrive. Allora, 30 anni fa, i disturbi alimentari erano quasi sconosciuti, ma la scelta di scriverne proprio ora, dopo che la pandemia ha portato all’esplosione del numero dei casi, non è certo casuale.
L’autrice si chiede perché, in concomitanza con l’applicazione delle misure restrittive per ridurre i contagi, migliaia di bambini e adolescenti abbiano sviluppato disturbi alimentari e siano aumentati gli atti di autolesionismo e i tentativi di suicidio. Quanto contano in questo fenomeno la disinformazione in rete e il confronto sui social? Quanto conta l’isolamento? “Secondo le ultime stime aggiornate al 2021 – si legge nel libro –, in Italia soffrono di anoressia circa 3 milioni e mezzo di persone. Tra loro, il 20% sono bambini tra gli otto e i 14 anni. Soltanto il 10% sono maschi. Nel 2016 ci sono state 3.240 vittime, compresi i malati di bulimia”. Un esercito di bambini e ragazzi, ma non solo, contagiati da un’epidemia per cui non c’è vaccino né mascherina che possano svolgere un ruolo protettivo. A proteggere, o almeno a tentare di farlo, ci sono le persone, professionisti come medici e psicologi, ma anche persone attente e impegnate come l’autrice.
Il volume, si snoda lungo 137 pagine e si lascia ‘divorare’ in poco tempo, attraverso le storie di Simona, Paolo, Marilù, Vanessa, Bianca, Matteo e Ylenia. Nomi, volti e anche corpi, che l’autrice ha incontrato e dei quali ha raccolto e raccontato la storia con tatto e sensibilità. Oltre i luoghi comuni e le semplificazioni. Non sono tutti ragazzini, i protagonisti delle storie che scorrono sulle pagine di questo libro e neppure vivono tutti in situazioni di disagio evidente. Eppure nelle loro vite è scattato qualcosa che li ha fatti svoltare verso l’autodistruzione, chi poco a poco, chi con un episodio preciso. Le storie testimoniano di percorsi faticosi e differenziati, ma sono qui a dirci anche che una via d’uscita c’è e che, se si accetta di farsi aiutare, ci si può salvare.
© Riproduzione riservata; Foto: Solferinolibri, AdobeStock
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