Negli Stati Uniti, diverse catene di supermercati nazionali e regionali hanno iniziato a fare campagne dedicate al cibo sano e a lanciare nuove linee di prodotti, sino a fornire ai clienti consulenze online. Si tratta di una tendenza che sembra apprezzata dai consumatori e che sta spingendo i grandi produttori a cercare nuovi modi per soddisfare aspettative nutrizionali più elevate, come spiega Bryan Pearson sulla rivista di economia e finanza Forbes. Ormai si è ben oltre l’offerta di prodotti biologici e si va ad analizzare gli ingredienti degli alimenti processati industrialmente e confezionati, probabilmente anche in vista delle nuove etichette nutrizionali, che entreranno in vigore negli usa dal 2018. Oppure, osserva Forbes, sono le nuove normative a venire incontro a una richiesta dei consumatori già presente. In entrambi i casi, i supermercati stanno assumendo un ruolo più interattivo nelle campagne sull’alimentazione sana, mettendo sotto pressione i loro fornitori, costretti a seguirne l’esempio.
Tra i casi segnalati dalla rivista americana vi è quello dei supermercati Marsh. La catena ha assunto una esperta di nutrizione come direttrice del settore nutrizione e benessere che presenta ricette sane in una televisione locale e risponde dal sito di Marsh alle domande dei clienti. La catena Target ha deciso di spostare l’attenzione da grandi fornitori come General Mills, Kraft e Kellogg, verso marchi più piccoli e più naturali. I supermercati Aldi hanno introdotto una linea di prodotti a base di carne di animali allevati senza antibiotici, ormoni e steroidi. La catena di supermercati Kroger ha eliminato dalla linea di prodotti Simple Truth 101 conservanti e ingredienti artificiali, che i clienti avevano detto di non volere, e il fatturato di questa linea di prodotti è passato in un anno da 1,3 a 1,5 miliardi di dollari.